PROBLEMA: La caduta è uno degli eventi avversi più temibili in cui gli anziani possono incorrere. Le cause che determinano tale evento sono le più disparate e tra queste viene contemplata anche la terapia farmacologica. Le benzodiazepine sono una classe di farmaci esempio, indicata come potenzialmente pericolosa soprattutto per la popolazione anziana, proprio per le loro proprietà sedative, ipnotiche, amnesiche, miorilassanti e ansiolitiche; proprietà sì che le rendono farmaci adatti a molteplici situazioni e di largo consumo, ma che al tempo stesso concorrono anche ad aumentare il rischio di eventi avversi. A differenza delle altre classi che incorrono ad aumentare il rischio caduta, contemplate nella macro-categoria “FRIDs” (Fall Risk Increasing Drugs) come gli ipotensivi, i diuretici e alcuni antipsicotici, le benzodiazepine presentano anche la capacità di creare dipendenza, fatto che potrebbe portare ad un abuso con effetti farmacologici incontrollati ed esponenzialmente più pericolosi. Qualora si associ al naturale processo di invecchiamento una terapia che altera e riduce la vigilanza, ritarda l’elaborazione centrale e rallenta la reattività, il coordinamento e inficia sullo stato di coscienza, si andrebbe ad aumentare il rischio di incidenza di eventi avversi come la caduta. Sinora sono stati condotti numerosi studi che confermano la stretta associazione che sussiste tra le benzodiazepine e la caduta, e sono state introdotte diverse linee guida e protocolli, i quali però sconsigliano di iniziare a prescindere una terapia con questi farmaci e di prediligere scelte di trattamento alternative ove possibile quando si parla dei pazienti anziani. IPOTESI: In considerazione dell’ancora attuale ed evidente prevalenza dell’evento caduta nella popolazione anziana e dell’elevato numero di benzodiazepine che ancora continua ad essere prescritto in questa categoria di soggetti, vi sono illustrati in letteratura interventi di comprovata efficacia in grado di prevenire le cadute benzodiazepine-correlate (o psicotropi-correlati) e ridurre di conseguenza le complicanze che esse comportano? MATERIALI E METODI: La ricerca si è concentrata nell’individuare se vi sono stati, nell’ultimo decennio (2012-2022), passi in avanti rispetto a nuove strategie di prevenzione dell’evento caduta associato ai FRIDs e, in modo più specifico, alle benzodiazepine.Sono state consultate al fine della revisione le banche dati PubMed, Google Scolar, CINHAIL e Cochrain Library. Sono stati selezionati ed analizzati 9 articoli in modalità free full-text in lingua inglese, nei quali ognuno riporta uno o più interventi finalizzati a prevenire le cadute farmaco-correlate. RISULTATI: Sono stati analizzati attentamente 9 articoli, di cui n. 5 revisione sistematica della letteratura e meta-analisi (Inghilterra e altri paesi europei), n. 2 revisione/metanalisi di trials clinici randomizzati (Inghilterra), n. 2 trial clinico randomizzato (Paesi bassi e Spagna). CONCLUSIONI: L'unico intervento per la prevenzione delle cadute correlate all'uso di benzodiazepine e FRIDs psicotropi risulta essere la sospensione del farmaco stesso; tale sospensione risulta più efficace quando è accompagnata da interventi paralleli come la psicoterapia e/o terapia comportamentale, revisione della terapia e regolari visite di follow- up, adiuvanti farmacologici sostitutivi, supporto computerizzati alla prescrizione e al monitoraggio e per ultimo, ma non per minor efficacia l'educazione sanitaria. Ulteriori studi sul campo sono però necessari per valutare l'applicabilità di questi interventi ad un più esteso range di pazienti, in modo da facilitare lo sviluppo di protocolli che forniscano una traduzione dalla teoria alla pratica clinica più agevole.

"La prevenzione della caduta farmaco-correlata nel paziente anziano che assume benzodiazepine"

FUSER, CLAUDIA
2021/2022

Abstract

PROBLEMA: La caduta è uno degli eventi avversi più temibili in cui gli anziani possono incorrere. Le cause che determinano tale evento sono le più disparate e tra queste viene contemplata anche la terapia farmacologica. Le benzodiazepine sono una classe di farmaci esempio, indicata come potenzialmente pericolosa soprattutto per la popolazione anziana, proprio per le loro proprietà sedative, ipnotiche, amnesiche, miorilassanti e ansiolitiche; proprietà sì che le rendono farmaci adatti a molteplici situazioni e di largo consumo, ma che al tempo stesso concorrono anche ad aumentare il rischio di eventi avversi. A differenza delle altre classi che incorrono ad aumentare il rischio caduta, contemplate nella macro-categoria “FRIDs” (Fall Risk Increasing Drugs) come gli ipotensivi, i diuretici e alcuni antipsicotici, le benzodiazepine presentano anche la capacità di creare dipendenza, fatto che potrebbe portare ad un abuso con effetti farmacologici incontrollati ed esponenzialmente più pericolosi. Qualora si associ al naturale processo di invecchiamento una terapia che altera e riduce la vigilanza, ritarda l’elaborazione centrale e rallenta la reattività, il coordinamento e inficia sullo stato di coscienza, si andrebbe ad aumentare il rischio di incidenza di eventi avversi come la caduta. Sinora sono stati condotti numerosi studi che confermano la stretta associazione che sussiste tra le benzodiazepine e la caduta, e sono state introdotte diverse linee guida e protocolli, i quali però sconsigliano di iniziare a prescindere una terapia con questi farmaci e di prediligere scelte di trattamento alternative ove possibile quando si parla dei pazienti anziani. IPOTESI: In considerazione dell’ancora attuale ed evidente prevalenza dell’evento caduta nella popolazione anziana e dell’elevato numero di benzodiazepine che ancora continua ad essere prescritto in questa categoria di soggetti, vi sono illustrati in letteratura interventi di comprovata efficacia in grado di prevenire le cadute benzodiazepine-correlate (o psicotropi-correlati) e ridurre di conseguenza le complicanze che esse comportano? MATERIALI E METODI: La ricerca si è concentrata nell’individuare se vi sono stati, nell’ultimo decennio (2012-2022), passi in avanti rispetto a nuove strategie di prevenzione dell’evento caduta associato ai FRIDs e, in modo più specifico, alle benzodiazepine.Sono state consultate al fine della revisione le banche dati PubMed, Google Scolar, CINHAIL e Cochrain Library. Sono stati selezionati ed analizzati 9 articoli in modalità free full-text in lingua inglese, nei quali ognuno riporta uno o più interventi finalizzati a prevenire le cadute farmaco-correlate. RISULTATI: Sono stati analizzati attentamente 9 articoli, di cui n. 5 revisione sistematica della letteratura e meta-analisi (Inghilterra e altri paesi europei), n. 2 revisione/metanalisi di trials clinici randomizzati (Inghilterra), n. 2 trial clinico randomizzato (Paesi bassi e Spagna). CONCLUSIONI: L'unico intervento per la prevenzione delle cadute correlate all'uso di benzodiazepine e FRIDs psicotropi risulta essere la sospensione del farmaco stesso; tale sospensione risulta più efficace quando è accompagnata da interventi paralleli come la psicoterapia e/o terapia comportamentale, revisione della terapia e regolari visite di follow- up, adiuvanti farmacologici sostitutivi, supporto computerizzati alla prescrizione e al monitoraggio e per ultimo, ma non per minor efficacia l'educazione sanitaria. Ulteriori studi sul campo sono però necessari per valutare l'applicabilità di questi interventi ad un più esteso range di pazienti, in modo da facilitare lo sviluppo di protocolli che forniscano una traduzione dalla teoria alla pratica clinica più agevole.
2021
"Prevention of drug releated fall in elderly patient taking benzodiazepines"
BENZODIAZEPINES
ACCIDENTAL FALLS
AGED/ELDERLY
PREVENTION
FRIDS
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/37799