Background: L’arresto cardiaco improvviso è la terza causa di morte in Europa. Le possibilità di sopravvivere ad un arresto cardiaco in ambiente extra ospedaliero sono strettamente legate a tre fattori principali; il primo è il riconoscimento da parte degli operatori di dispatch durante le chiamate di emergenza della situazione di arresto cardiaco, il secondo è la precoce rianimazione cardio-polmonare da parte degli astanti e il terzo è il precoce uso del defibrillatore. Risulta essenziale per gli infermieri di dispatch il riconoscimento delle situazioni di arresto cardiaco. Molti sono i rischi degli operatori sanitari coinvolti in prima linea in situazione di arresto cardiaco e i successivi tentativi di rianimazione. Fra questi è presente anche il rischio psicologico con possibilità di stress post traumatico, burnout e compassion fatigue. Da questo deriva l’importanza di indagare il vissuto di questi infermieri che sperimentano quotidianamente situazione ad elevato stress emotivo. Obbiettivi: la finalità del presente elaborato è indagare quali siano i vissuti che l’infermiere di dispatch sperimenta quando si trova a gestire un arresto cardiaco, e quali sono le eventuali difficoltà che egli incontra. Materiali e metodi: È stato condotto uno studio osservazionale ed è stata svolta una indagine esplorativa-qualitativa. Lo scopo è quello di indagare il vissuto e le sensazioni degli infermieri di dispatch che, almeno una volta nel corso della loro carriera, hanno gestito una richiesta di soccorso di una persona colpita da arresto cardiaco in ambiente extra-ospedaliero e che hanno guidato telefonicamente una rianimazione cardiopolmonare. Il campione individuato è il personale infermieristico della Centrale Operativa Provinciale dell’ULSS 3 Serenissima. Per la raccolta dei dati è stata utilizzata un’intervista semi-strutturata auto-compilata e non validata. Risultati: La maggior parte degli infermieri intervistati non sperimenta burnout e/o compassion fatigue come sensazione principale; solo un 25% degli intervistati ha dichiarato di provare sentimenti riconducibili a sensazioni di burnout e compassione fatigue. Conclusioni: Sulla base dell’analisi delle risposte fornite dagli infermieri intervistati si suggerisce l’implementazione di programmi di supporto psicologico e/o di counseling per il personale infermieristico che lavora all’interno delle Centrali Operative 118 ed l’implementazione del de-briefing. Parole chiave: vissuto, arresto cardiaco, RCP, infermieri. key words: nurses, CPR, cardiac arrest, experience

Chiamate di emergenza durante RCP: il vissuto degli infermieri. Studio qualitativo nella Centrale Operativa 118 di Venezia.

GRASSO, ANDREA
2021/2022

Abstract

Background: L’arresto cardiaco improvviso è la terza causa di morte in Europa. Le possibilità di sopravvivere ad un arresto cardiaco in ambiente extra ospedaliero sono strettamente legate a tre fattori principali; il primo è il riconoscimento da parte degli operatori di dispatch durante le chiamate di emergenza della situazione di arresto cardiaco, il secondo è la precoce rianimazione cardio-polmonare da parte degli astanti e il terzo è il precoce uso del defibrillatore. Risulta essenziale per gli infermieri di dispatch il riconoscimento delle situazioni di arresto cardiaco. Molti sono i rischi degli operatori sanitari coinvolti in prima linea in situazione di arresto cardiaco e i successivi tentativi di rianimazione. Fra questi è presente anche il rischio psicologico con possibilità di stress post traumatico, burnout e compassion fatigue. Da questo deriva l’importanza di indagare il vissuto di questi infermieri che sperimentano quotidianamente situazione ad elevato stress emotivo. Obbiettivi: la finalità del presente elaborato è indagare quali siano i vissuti che l’infermiere di dispatch sperimenta quando si trova a gestire un arresto cardiaco, e quali sono le eventuali difficoltà che egli incontra. Materiali e metodi: È stato condotto uno studio osservazionale ed è stata svolta una indagine esplorativa-qualitativa. Lo scopo è quello di indagare il vissuto e le sensazioni degli infermieri di dispatch che, almeno una volta nel corso della loro carriera, hanno gestito una richiesta di soccorso di una persona colpita da arresto cardiaco in ambiente extra-ospedaliero e che hanno guidato telefonicamente una rianimazione cardiopolmonare. Il campione individuato è il personale infermieristico della Centrale Operativa Provinciale dell’ULSS 3 Serenissima. Per la raccolta dei dati è stata utilizzata un’intervista semi-strutturata auto-compilata e non validata. Risultati: La maggior parte degli infermieri intervistati non sperimenta burnout e/o compassion fatigue come sensazione principale; solo un 25% degli intervistati ha dichiarato di provare sentimenti riconducibili a sensazioni di burnout e compassione fatigue. Conclusioni: Sulla base dell’analisi delle risposte fornite dagli infermieri intervistati si suggerisce l’implementazione di programmi di supporto psicologico e/o di counseling per il personale infermieristico che lavora all’interno delle Centrali Operative 118 ed l’implementazione del de-briefing. Parole chiave: vissuto, arresto cardiaco, RCP, infermieri. key words: nurses, CPR, cardiac arrest, experience
2021
Emergency medical calls during CPR: the experience of the nurses. A qualitative study in the 118 Operative Center of Venice.
Vissuto
arresto cardiaco
RCP
infermieri
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/37815