Problema: In Italia, pre-pandemia, solo il 2% delle Terapie Intensive è a modello aperto. Questo comporta gravi limitazioni nell’erogare cure sempre più umane e che mettano al proprio centro la famiglia e il paziente; portando i malati a trovarsi in un’ambiente estraneo, isolati dai loro familiari, se non per tempi limitati. La situazione sta però migliorando, anche se questo è stato limitato dalla pandemia. E’ utile quindi, ritornare, con alcune eccezioni, ad un modello di visita aperto, anche mediante l’uso delle visite virtuali. Scopo della tesi: Indagare se la presenza continua di un familiare, di un paziente adulto ricoverato in Terapia Intensiva, possa comportare dei benefici alla salute del paziente stesso e dei familiari, e quali effetti comporti sull’assistenza erogata. Indagare, successivamente, i pro e i contro della chiusura temporanea delle Terapie Intensive (a causa della pandemia da Covid-19), riguardo l’umanizzazione delle cure. Saranno poi esaminati gli articoli trovati riguardanti gli argomenti, ed analizzati i risultati. Infine, sono proposti alcuni suggerimenti e riflessioni in merito ai risultati. Materiali e metodi: Revisione della letteratura attraverso l'utilizzo di banche dati, analisi a livello internazionale, riviste e approfondimenti di temi specifici. Formazione di due quesiti di ricerca. Risultati: La revisione della letteratura evidenzia l’utilità e i benefici dell’apertura delle Terapie Intensive; per quanto riguarda i professionisti sanitari, non sono tutti favorevoli ad un cambiamento nelle politiche di visita, per il timore del giudizio e/o dell’interruzione da parte dei familiari. Nel periodo di pandemia, invece, nonostante la chiusura totale o quasi delle Terapie Intensive, sono state messe in atto delle strategie per favorire l’umanizzazione delle cure, come le visite virtuali. Conclusione: La presenza dei familiari, in generale, è un fattore positivo per il paziente, che, allo stesso tempo, deve essere gestita mediante un’attenta organizzazione e preparazione da parte dell’équipe. E’ indispensabile il supporto psicologico. Nei contesti emergenziali o in situazioni particolari, è utile l’utilizzo delle visite virtuali, anche se queste non si sostituiscono alle visite di persona. E’ importante continuare ad implementare questi mezzi ed eseguire ricerche in merito all’argomento.
Terapie Intensive aperte: una nuova frontiera di umanizzazione delle cure.
SIMONATO, VALENTINA
2021/2022
Abstract
Problema: In Italia, pre-pandemia, solo il 2% delle Terapie Intensive è a modello aperto. Questo comporta gravi limitazioni nell’erogare cure sempre più umane e che mettano al proprio centro la famiglia e il paziente; portando i malati a trovarsi in un’ambiente estraneo, isolati dai loro familiari, se non per tempi limitati. La situazione sta però migliorando, anche se questo è stato limitato dalla pandemia. E’ utile quindi, ritornare, con alcune eccezioni, ad un modello di visita aperto, anche mediante l’uso delle visite virtuali. Scopo della tesi: Indagare se la presenza continua di un familiare, di un paziente adulto ricoverato in Terapia Intensiva, possa comportare dei benefici alla salute del paziente stesso e dei familiari, e quali effetti comporti sull’assistenza erogata. Indagare, successivamente, i pro e i contro della chiusura temporanea delle Terapie Intensive (a causa della pandemia da Covid-19), riguardo l’umanizzazione delle cure. Saranno poi esaminati gli articoli trovati riguardanti gli argomenti, ed analizzati i risultati. Infine, sono proposti alcuni suggerimenti e riflessioni in merito ai risultati. Materiali e metodi: Revisione della letteratura attraverso l'utilizzo di banche dati, analisi a livello internazionale, riviste e approfondimenti di temi specifici. Formazione di due quesiti di ricerca. Risultati: La revisione della letteratura evidenzia l’utilità e i benefici dell’apertura delle Terapie Intensive; per quanto riguarda i professionisti sanitari, non sono tutti favorevoli ad un cambiamento nelle politiche di visita, per il timore del giudizio e/o dell’interruzione da parte dei familiari. Nel periodo di pandemia, invece, nonostante la chiusura totale o quasi delle Terapie Intensive, sono state messe in atto delle strategie per favorire l’umanizzazione delle cure, come le visite virtuali. Conclusione: La presenza dei familiari, in generale, è un fattore positivo per il paziente, che, allo stesso tempo, deve essere gestita mediante un’attenta organizzazione e preparazione da parte dell’équipe. E’ indispensabile il supporto psicologico. Nei contesti emergenziali o in situazioni particolari, è utile l’utilizzo delle visite virtuali, anche se queste non si sostituiscono alle visite di persona. E’ importante continuare ad implementare questi mezzi ed eseguire ricerche in merito all’argomento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/37871