Introduzione. Con il termine spina bifida indichiamo una condizione morbosa congenita in cui la colonna vertebrale è divisa a causa di una mancata chiusura del tubo neurale embrionale. Questa patologia porta a varie forme di disfunzione delle vie urinarie che possono portare a incontinenza urinaria e vescica neurologica che, se non trattate, possono provocare danni renali permanenti e infezioni. Il trattamento di tali condizioni è mutato negli anni e l’utilizzo di pannolini e cateteri a permanenza non sono più così tanto utilizzati. La scoperta del CIC di Lapides (1972) ha permesso di ottenere ottimi risultati in termini di qualità di vita, integrazione sociale e indipendenza. Obiettivo. Negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di bambini affetti da vescica neurologica raggiunge l’età adulta testimoniando un crescente interesse all’apprendimento verso il SIC e richiedendo di essere addestrato nel prendersi cura si sé nel rispetto della propria intimità. L’obiettivo della revisione sarà, quindi, di valutare il ruolo dell’infermiere nell’educare e gestire il bambino al SIC determinandone i presunti candidati all’apprendimento della procedura e indagando le competenze educative, relazionali e tecnico-organizzative che il professionista deve possedere nel promuovere abilità di autocura e indipendenza al bambino. Materiali e metodi. La ricerca bibliografica è stata condotta su due banche dati scientifiche: PubMed e Cinahl. La revisione si prefigge di analizzare per lo più studi pubblicati negli ultimi dieci anni includendo studi in lingua inglese, studi solo con abstract disponibile, revisioni di letteratura, case study e linee guida. Sono state consultate anche fonti terziarie e siti di associazioni nazionali e internazionali. Al termine dell’analisi degli articoli sono stati presi in considerazione 14 studi. Risultati. Gli studi analizzati dimostrano che l’età media del paziente in grado di apprendere il SIC è intorno ai nove anni. I programmi di insegnamento più efficaci riguardano metodi che vanno dall’apprendimento su bambole anatomiche, dimostrazioni tramite uno specchio, utilizzo di giochi, DVD interrativi o materiali stampati e libri. Il paziente apprende la procedura con le proprie tempistiche ed è importante che l’infermiere sia comprensivo e disponibile con il paziente, genitori e insegnanti per tutta la durata del piano. Conclusioni. L’elaborato rivela che alcuni metodi sono più efficaci di altri nell’apprendere la procedura ma che il più delle volte l’unione di più metodiche aumenta il successo finale del piano. Nonostante i promettenti vantaggi di un’attuazione precoce verso il SIC, attualmente mancano iniziative mirate all’educazione della procedura in giovane età. È importante non dimenticare che gli studi disponibili nelle banche dati possono offrire spunti per sperimentazioni future.

Il ruolo dell'infermiere nell'educazione all'autocateterizzazione intermittente in bambino affetto da spina bifida.

SPAGNOLO, CHIARA
2021/2022

Abstract

Introduzione. Con il termine spina bifida indichiamo una condizione morbosa congenita in cui la colonna vertebrale è divisa a causa di una mancata chiusura del tubo neurale embrionale. Questa patologia porta a varie forme di disfunzione delle vie urinarie che possono portare a incontinenza urinaria e vescica neurologica che, se non trattate, possono provocare danni renali permanenti e infezioni. Il trattamento di tali condizioni è mutato negli anni e l’utilizzo di pannolini e cateteri a permanenza non sono più così tanto utilizzati. La scoperta del CIC di Lapides (1972) ha permesso di ottenere ottimi risultati in termini di qualità di vita, integrazione sociale e indipendenza. Obiettivo. Negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di bambini affetti da vescica neurologica raggiunge l’età adulta testimoniando un crescente interesse all’apprendimento verso il SIC e richiedendo di essere addestrato nel prendersi cura si sé nel rispetto della propria intimità. L’obiettivo della revisione sarà, quindi, di valutare il ruolo dell’infermiere nell’educare e gestire il bambino al SIC determinandone i presunti candidati all’apprendimento della procedura e indagando le competenze educative, relazionali e tecnico-organizzative che il professionista deve possedere nel promuovere abilità di autocura e indipendenza al bambino. Materiali e metodi. La ricerca bibliografica è stata condotta su due banche dati scientifiche: PubMed e Cinahl. La revisione si prefigge di analizzare per lo più studi pubblicati negli ultimi dieci anni includendo studi in lingua inglese, studi solo con abstract disponibile, revisioni di letteratura, case study e linee guida. Sono state consultate anche fonti terziarie e siti di associazioni nazionali e internazionali. Al termine dell’analisi degli articoli sono stati presi in considerazione 14 studi. Risultati. Gli studi analizzati dimostrano che l’età media del paziente in grado di apprendere il SIC è intorno ai nove anni. I programmi di insegnamento più efficaci riguardano metodi che vanno dall’apprendimento su bambole anatomiche, dimostrazioni tramite uno specchio, utilizzo di giochi, DVD interrativi o materiali stampati e libri. Il paziente apprende la procedura con le proprie tempistiche ed è importante che l’infermiere sia comprensivo e disponibile con il paziente, genitori e insegnanti per tutta la durata del piano. Conclusioni. L’elaborato rivela che alcuni metodi sono più efficaci di altri nell’apprendere la procedura ma che il più delle volte l’unione di più metodiche aumenta il successo finale del piano. Nonostante i promettenti vantaggi di un’attuazione precoce verso il SIC, attualmente mancano iniziative mirate all’educazione della procedura in giovane età. È importante non dimenticare che gli studi disponibili nelle banche dati possono offrire spunti per sperimentazioni future.
2021
Nurse role in intermittent catheterization education in children affected by spina bifida.
spina bifida
self catheterization
children
neurogenic bladder
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/37873