PROBLEMA: Con il termine burden del caregiver si intende una particolare risposta allo stress cronico che viene percepito dai caregiver e dovuto alle loro azioni di cura nei confronti di familiari ammalati. Il burden del caregiver è una sindrome con manifestazioni psicofisiche simili al burnout; è essenzialmente una forma di stress, che tende a cronicizzarsi quanto più si prolunga la situazione di accudimento. (Orler, 2020) Nei prossimi dieci anni, otto milioni di anziani avranno almeno una malattia cronica grave. Per questo motivo il potenziamento dell’assistenza domiciliare e della residenzialità, fondata sulla rete territoriale di presidi sociosanitari e socioassistenziali, non può essere procrastinata anche in funzione di equilibri sociali destinati a scomparire, con la progressiva riduzione di persone giovani all’interno dei nuclei familiari. Secondo l’OMS il “nuovo infermiere” è colui che aiuta gli individui ad adattarsi a malattia e disabilità cronica trascorrendo buona parte del suo tempo a lavorare a domicilio della persona assistita e della sua famiglia. L’obbiettivo è mantenere, e migliorare nel tempo, l’equilibrio e lo stato di salute della famiglia, nella comunità, aiutandola a evitare o gestire le minacce alla salute. I ruoli dell’infermiere di famiglia (IF) sono promuovere la salute, fare prevenzione e gestire le reti multidisciplinari. L’IF migliora gli aspetti attinenti alla salute del paziente aiutandolo ad evitare comportamenti che possano peggiorare le proprie condizioni o affliggere sé stesso o i comportamenti familiari, prevenendo o alleviando la sofferenza emotiva, fisica spirituale all’interno delle famiglie. (FNOPI, 2019) Pertanto, è compito dell’IF attuare interventi di prevenzione del burden rivolgendo la sua attenzione non solo al paziente ma anche a chi lo circonda. SCOPO: Lo scopo è quello di evidenziare strategie che possano influenzare positivamente lo stile di vita del caregiver, riducendo il peso, il senso di colpa e l’onere che può insorgere a causa della nuova condizione familiare, migliorandone la qualità della vita. MATERIALI E METODI: Per la realizzazione di questa revisione della letteratura è stata condotta una ricerca attraverso l’utilizzo di parole chiave, all’interno di database bibliografici elettronici come PubMed, Scopus, Google Scholar. Sono stati inclusi gli articoli che soddisfacessero i seguenti criteri: 1. Text Availability: Free full text; 2. Publication date: 5 years; Per quanto concerne il disegno di studi non sono state applicate restrizioni. Sono stati presi in analisi tutti gli articoli che valutavano e mettevano in evidenza il problema del burden del caregiver di pazienti con patologie cronico-degenerative, e gli interventi di prevenzione attuabili dall’infermiere. RISULTATI: Sono stati reclutati complessivamente n. 14 studi, di cui n. 11 sono stati inclusi nella revisione bibliografica di questa tesi e n. 3 sono stati considerati esclusi. Gli studi che sono stati selezionati comprendono 3 revisioni sistematiche di letteratura, 2 studi trasversali, 2 studi controllati randomizzati, 1 studio randomizzato longitudinale, 1 studio qualitativo, 1 studio sperimentale, 1 studio di coorte. CONCLUSIONE: Dalla ricerca è emerso che il tema della prevenzione e della tutela nei confronti del caregiver è molto sentita, e richiede peculiari attenzioni da parte della società. I caregiver sono figure essenziali, che il sistema sanitario nazionale dovrebbe tutelare, ampliando la rete territoriale, per garantire una buona assistenza domiciliare, riducendo gli accessi in ospedale atto alla gestione delle patologie acute, e favorendo la gestione delle patologie croniche nel territorio.
Prevenzione del Burden del caregiver nelle patologie cronico-degenerative
VIALE, DAVÌ
2021/2022
Abstract
PROBLEMA: Con il termine burden del caregiver si intende una particolare risposta allo stress cronico che viene percepito dai caregiver e dovuto alle loro azioni di cura nei confronti di familiari ammalati. Il burden del caregiver è una sindrome con manifestazioni psicofisiche simili al burnout; è essenzialmente una forma di stress, che tende a cronicizzarsi quanto più si prolunga la situazione di accudimento. (Orler, 2020) Nei prossimi dieci anni, otto milioni di anziani avranno almeno una malattia cronica grave. Per questo motivo il potenziamento dell’assistenza domiciliare e della residenzialità, fondata sulla rete territoriale di presidi sociosanitari e socioassistenziali, non può essere procrastinata anche in funzione di equilibri sociali destinati a scomparire, con la progressiva riduzione di persone giovani all’interno dei nuclei familiari. Secondo l’OMS il “nuovo infermiere” è colui che aiuta gli individui ad adattarsi a malattia e disabilità cronica trascorrendo buona parte del suo tempo a lavorare a domicilio della persona assistita e della sua famiglia. L’obbiettivo è mantenere, e migliorare nel tempo, l’equilibrio e lo stato di salute della famiglia, nella comunità, aiutandola a evitare o gestire le minacce alla salute. I ruoli dell’infermiere di famiglia (IF) sono promuovere la salute, fare prevenzione e gestire le reti multidisciplinari. L’IF migliora gli aspetti attinenti alla salute del paziente aiutandolo ad evitare comportamenti che possano peggiorare le proprie condizioni o affliggere sé stesso o i comportamenti familiari, prevenendo o alleviando la sofferenza emotiva, fisica spirituale all’interno delle famiglie. (FNOPI, 2019) Pertanto, è compito dell’IF attuare interventi di prevenzione del burden rivolgendo la sua attenzione non solo al paziente ma anche a chi lo circonda. SCOPO: Lo scopo è quello di evidenziare strategie che possano influenzare positivamente lo stile di vita del caregiver, riducendo il peso, il senso di colpa e l’onere che può insorgere a causa della nuova condizione familiare, migliorandone la qualità della vita. MATERIALI E METODI: Per la realizzazione di questa revisione della letteratura è stata condotta una ricerca attraverso l’utilizzo di parole chiave, all’interno di database bibliografici elettronici come PubMed, Scopus, Google Scholar. Sono stati inclusi gli articoli che soddisfacessero i seguenti criteri: 1. Text Availability: Free full text; 2. Publication date: 5 years; Per quanto concerne il disegno di studi non sono state applicate restrizioni. Sono stati presi in analisi tutti gli articoli che valutavano e mettevano in evidenza il problema del burden del caregiver di pazienti con patologie cronico-degenerative, e gli interventi di prevenzione attuabili dall’infermiere. RISULTATI: Sono stati reclutati complessivamente n. 14 studi, di cui n. 11 sono stati inclusi nella revisione bibliografica di questa tesi e n. 3 sono stati considerati esclusi. Gli studi che sono stati selezionati comprendono 3 revisioni sistematiche di letteratura, 2 studi trasversali, 2 studi controllati randomizzati, 1 studio randomizzato longitudinale, 1 studio qualitativo, 1 studio sperimentale, 1 studio di coorte. CONCLUSIONE: Dalla ricerca è emerso che il tema della prevenzione e della tutela nei confronti del caregiver è molto sentita, e richiede peculiari attenzioni da parte della società. I caregiver sono figure essenziali, che il sistema sanitario nazionale dovrebbe tutelare, ampliando la rete territoriale, per garantire una buona assistenza domiciliare, riducendo gli accessi in ospedale atto alla gestione delle patologie acute, e favorendo la gestione delle patologie croniche nel territorio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/37877