Introduzione: Il cheratocono è un’ectasia corneale, bilaterale e asimmetrica. È caratterizzata dall’assottigliamento stromale e dalla protrusione della cornea stessa che comporta lo sviluppo di miopia e astigmatismo irregolare. È una patologia progressiva che si sviluppa durante la pubertà, solitamente si stabilizza attorno alla quarta decade di vita e colpisce entrambi i sessi in egual misura. L’eziologia non è chiara, i fattori di rischio sono la familiarità, l’eye rubbing, l’atopia e la presenza di uno stato infiammatorio oculare. Alla patogenesi concorrono molteplici processi, biochimici e meccanici, non completamente chiariti. Il cheratocono è trattato diversamente in base allo stadio evolutivo. In quadri clinici iniziali si cerca di eliminare fattori di rischio modificabili, poi si procede con una correzione refrattiva, mentre nei quadri più evoluti si ricorre ad interventi chirurgici. In passato l’unico intervento che veniva eseguito era il trapianto di cornea, ma negli ultimi tre decenni il trattamento più usato è il cross-linking corneale che permette di bloccare la progressione della patologia. Scopo dello studio: Questo studio si è proposto di analizzare la morfologia corneale di occhi trattati con cross-linking per cheratocono evolutivo, quindi confrontarla con quella di occhi con cheratocono non ancora trattati ed occhi sani. Infine sono stati confrontati tra loro occhi di pazienti affetti bilateralmente da cheratocono, ma trattati con cross-linking solo in uno dei due occhi. Lo studio della morfologia corneale è stato effettuato attraverso l’analisi delle immagini ottenute tramite la microscopia corneale confocale. Materiali e metodi: Tutti i pazienti coinvolti in questo studio sono stati convocati tra giugno e agosto 2022 e sottoposti a microscopia corneale confocale. Dall’analisi delle immagini ottenute con il microscopio corneale confocale è stato eseguito uno studio descrittivo. Risultati: Il confronto tra i tre gruppi di occhi ha evidenziato una netta riduzione della densità dei cheratociti sia a livello dello stroma anteriore sia a livello dello stroma intermedio nelle cornee trattate con cross-linking rispetto alle densità dei cheratociti riscontrata nelle cornee non trattate e sane. La maggiore differenza della densità dei cheratociti tra cornee trattate, non trattate e sane riguarda lo stroma anteriore, si riduce considerando lo stroma intermedio ed è quasi nulla nello stroma profondo. Epitelio, endotelio e plesso nervoso sub-basale non sembrano essere modificati dal trattamento. Discussione: Il trattamento di cross-linking causa l’apoptosi dei cheratociti principalmente nel contesto dello stroma anteriore e meno in quello intermedio. Si verifica una conseguente attivazione dei cheratociti stromali che è evidenziata da un’iperreflettività della matrice extracellulare alla microscopia corneale confocale. Inoltre a livello dello stroma intermedio si possono apprezzare delle strutture iperriflettenti allungate a forma d’ago che corrispondono a nuovo collagene sintetizzato dai cheratociti iperattivati. Il plesso nervoso sub-basale, assente nel primo periodo post-trattamento, è successivamente ripristinato a valori pre-operatori. Conclusione: Il cross-linking corneale rimane l’unico trattamento in grado di bloccare la progressione dell’ectasia corneale da cheratocono. Questa metodica però permette di rinforzare la struttura corneale a scapito della densità dei cheratociti a livello dello stroma anteriore e intermedio. Vista la ridotta numerosità campionaria dei pazienti esaminati e la mancanza di informazioni sulla morfologia corneale pre-operatoria degli occhi trattati con cross-linking, sarebbe interessante ampliare le informazioni ottenute per capire se le alterazioni morfologiche riscontrate in questo studio sono presenti anche in un campione più numeroso e valutarne l’evoluzione a distanza di anni.

Morfologia corneale dopo cross-linking per cheratocono evolutivo: valutazione con microscopia corneale confocale

CHIARIN, ALESSANDRA
2021/2022

Abstract

Introduzione: Il cheratocono è un’ectasia corneale, bilaterale e asimmetrica. È caratterizzata dall’assottigliamento stromale e dalla protrusione della cornea stessa che comporta lo sviluppo di miopia e astigmatismo irregolare. È una patologia progressiva che si sviluppa durante la pubertà, solitamente si stabilizza attorno alla quarta decade di vita e colpisce entrambi i sessi in egual misura. L’eziologia non è chiara, i fattori di rischio sono la familiarità, l’eye rubbing, l’atopia e la presenza di uno stato infiammatorio oculare. Alla patogenesi concorrono molteplici processi, biochimici e meccanici, non completamente chiariti. Il cheratocono è trattato diversamente in base allo stadio evolutivo. In quadri clinici iniziali si cerca di eliminare fattori di rischio modificabili, poi si procede con una correzione refrattiva, mentre nei quadri più evoluti si ricorre ad interventi chirurgici. In passato l’unico intervento che veniva eseguito era il trapianto di cornea, ma negli ultimi tre decenni il trattamento più usato è il cross-linking corneale che permette di bloccare la progressione della patologia. Scopo dello studio: Questo studio si è proposto di analizzare la morfologia corneale di occhi trattati con cross-linking per cheratocono evolutivo, quindi confrontarla con quella di occhi con cheratocono non ancora trattati ed occhi sani. Infine sono stati confrontati tra loro occhi di pazienti affetti bilateralmente da cheratocono, ma trattati con cross-linking solo in uno dei due occhi. Lo studio della morfologia corneale è stato effettuato attraverso l’analisi delle immagini ottenute tramite la microscopia corneale confocale. Materiali e metodi: Tutti i pazienti coinvolti in questo studio sono stati convocati tra giugno e agosto 2022 e sottoposti a microscopia corneale confocale. Dall’analisi delle immagini ottenute con il microscopio corneale confocale è stato eseguito uno studio descrittivo. Risultati: Il confronto tra i tre gruppi di occhi ha evidenziato una netta riduzione della densità dei cheratociti sia a livello dello stroma anteriore sia a livello dello stroma intermedio nelle cornee trattate con cross-linking rispetto alle densità dei cheratociti riscontrata nelle cornee non trattate e sane. La maggiore differenza della densità dei cheratociti tra cornee trattate, non trattate e sane riguarda lo stroma anteriore, si riduce considerando lo stroma intermedio ed è quasi nulla nello stroma profondo. Epitelio, endotelio e plesso nervoso sub-basale non sembrano essere modificati dal trattamento. Discussione: Il trattamento di cross-linking causa l’apoptosi dei cheratociti principalmente nel contesto dello stroma anteriore e meno in quello intermedio. Si verifica una conseguente attivazione dei cheratociti stromali che è evidenziata da un’iperreflettività della matrice extracellulare alla microscopia corneale confocale. Inoltre a livello dello stroma intermedio si possono apprezzare delle strutture iperriflettenti allungate a forma d’ago che corrispondono a nuovo collagene sintetizzato dai cheratociti iperattivati. Il plesso nervoso sub-basale, assente nel primo periodo post-trattamento, è successivamente ripristinato a valori pre-operatori. Conclusione: Il cross-linking corneale rimane l’unico trattamento in grado di bloccare la progressione dell’ectasia corneale da cheratocono. Questa metodica però permette di rinforzare la struttura corneale a scapito della densità dei cheratociti a livello dello stroma anteriore e intermedio. Vista la ridotta numerosità campionaria dei pazienti esaminati e la mancanza di informazioni sulla morfologia corneale pre-operatoria degli occhi trattati con cross-linking, sarebbe interessante ampliare le informazioni ottenute per capire se le alterazioni morfologiche riscontrate in questo studio sono presenti anche in un campione più numeroso e valutarne l’evoluzione a distanza di anni.
2021
Corneal morphology after corneal cross-linking for progressive keratoconus: evaluation by corneal confocal microscopy
Cheratocono
Cross-linking
Morfologia corneale
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi Chiarin Alessandra.pdf

accesso riservato

Dimensione 2.25 MB
Formato Adobe PDF
2.25 MB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/37904