Background. Il sovraffollamento degli ambulatori di Pronto Soccorso è una tematica al centro del dibattito sanitario odierno. Per farvi fronte si necessita la sperimentazione e l’implementazione di nuovi modelli organizzativi adatti allo scopo. Fra questi c’è il Fast-Track, un insieme di protocolli mirati all’individuazione in fase di Triage di quadri di evidente competenza mono specialistica. Lo scopo consiste nell’indirizzare l’utente nel percorso clinico-assistenziale specialistico di cui ha bisogno senza la necessità della visita da parte del medico di Pronto Soccorso. In tal modo, l’utente accede direttamente all’iter diagnostico-terapeutico necessario, eliminando così, il tempo di attesa per la visita. Sulla base dei dati registrati nell’U.O.C. di Pronto Soccorso dell’Azienda ULSS 6 di Piove di Sacco, si è svolto uno studio mirato a rilevare l’influenza dei protocolli di Fast-Track sui tempi di permanenza in Pronto Soccorso in una fascia d’utenza codificata come bassa priorità d’urgenza. Finalità e obiettivi. L’obiettivo primario di questa tesi è quello di indagare gli accessi a bassa priorità d’urgenza, effettuando un confronto fra gli utenti che accedono alla visita ambulatoriale e gli utenti che intraprendono i percorsi di Fast-Track nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Piove di Sacco. Lo scopo è quello di analizzare i tempi di permanenza in Pronto Soccorso per comprovare l’efficacia dei protocolli di Fast-Track nel ridurli e quindi, diminuire il sovraffollamento. Materiali e Metodi. Lo studio è stato condotto attraverso un’analisi retrospettiva dei dati raccolti dell’attività dell’U.O.C. di Pronto Soccorso dell’ospedale di Piove di Sacco, nel periodo che va dal 19 luglio 2021 al 19 luglio 2022. I dati vengono registrati attraverso il software SIO Areas®, in uso all’Azienda ULSS 6. Risultati. Dalla rilevazione effettuata si evidenzia che i Codici Bianchi visitati dal Medico di Pronto Soccorso dimostrano un incremento del tempo medio di permanenza in Pronto Soccorso con l’aumento della fascia d’età, mentre quelli che seguono i protocolli Fast-Track specialistici mostrano una rilevante diminuzione del tempo medio di permanenza, ma senza significativa differenza rispetto alla fascia d’età. Conclusioni. L’analisi dei dati di questa indagine osservazionale retrospettiva sui protocolli Fast-Track all’interno dell’U.O.C. del Pronto Soccorso di Piove di Sacco dimostra l’efficacia in termini di riduzione del tempo di permanenza in Pronto Soccorso confermando ulteriormente gli studi precedenti. I protocolli Fast-Track rappresentano quindi, una valida risorsa organizzativa per far fronte al fenomeno del sovraffollamento che sta diventando una realtà sempre più ricorrente. L’introduzione e l’ampliamento dei percorsi veloci consente di migliorare la presa in carico dei pazienti, aumentando il grado di appropriatezza e trasformare l’attesa in tempo di cura, permettendo così, un ulteriore miglioramento nella gestione del percorso e nell’utilizzo delle risorse. Keywords: “Fast Track” AND “overcrowding” AND “crowding”, “Fast Track” AND “crowding" AND “emergency department”, “Fast Track” AND “waiting time” AND “average length of stay” AND “emergency department”, “Fast Track” AND “overcrowding” AND “emergency department” AND “emergency nurse practitioners”, “Fast Track” AND “overcrowding” AND “emergency room” AND “waiting time”.
L’implementazione del Fast-Track nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Piove di Sacco: un’indagine conoscitiva sull’efficacia del protocollo.
BEGGIATO, DANIELE
2021/2022
Abstract
Background. Il sovraffollamento degli ambulatori di Pronto Soccorso è una tematica al centro del dibattito sanitario odierno. Per farvi fronte si necessita la sperimentazione e l’implementazione di nuovi modelli organizzativi adatti allo scopo. Fra questi c’è il Fast-Track, un insieme di protocolli mirati all’individuazione in fase di Triage di quadri di evidente competenza mono specialistica. Lo scopo consiste nell’indirizzare l’utente nel percorso clinico-assistenziale specialistico di cui ha bisogno senza la necessità della visita da parte del medico di Pronto Soccorso. In tal modo, l’utente accede direttamente all’iter diagnostico-terapeutico necessario, eliminando così, il tempo di attesa per la visita. Sulla base dei dati registrati nell’U.O.C. di Pronto Soccorso dell’Azienda ULSS 6 di Piove di Sacco, si è svolto uno studio mirato a rilevare l’influenza dei protocolli di Fast-Track sui tempi di permanenza in Pronto Soccorso in una fascia d’utenza codificata come bassa priorità d’urgenza. Finalità e obiettivi. L’obiettivo primario di questa tesi è quello di indagare gli accessi a bassa priorità d’urgenza, effettuando un confronto fra gli utenti che accedono alla visita ambulatoriale e gli utenti che intraprendono i percorsi di Fast-Track nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Piove di Sacco. Lo scopo è quello di analizzare i tempi di permanenza in Pronto Soccorso per comprovare l’efficacia dei protocolli di Fast-Track nel ridurli e quindi, diminuire il sovraffollamento. Materiali e Metodi. Lo studio è stato condotto attraverso un’analisi retrospettiva dei dati raccolti dell’attività dell’U.O.C. di Pronto Soccorso dell’ospedale di Piove di Sacco, nel periodo che va dal 19 luglio 2021 al 19 luglio 2022. I dati vengono registrati attraverso il software SIO Areas®, in uso all’Azienda ULSS 6. Risultati. Dalla rilevazione effettuata si evidenzia che i Codici Bianchi visitati dal Medico di Pronto Soccorso dimostrano un incremento del tempo medio di permanenza in Pronto Soccorso con l’aumento della fascia d’età, mentre quelli che seguono i protocolli Fast-Track specialistici mostrano una rilevante diminuzione del tempo medio di permanenza, ma senza significativa differenza rispetto alla fascia d’età. Conclusioni. L’analisi dei dati di questa indagine osservazionale retrospettiva sui protocolli Fast-Track all’interno dell’U.O.C. del Pronto Soccorso di Piove di Sacco dimostra l’efficacia in termini di riduzione del tempo di permanenza in Pronto Soccorso confermando ulteriormente gli studi precedenti. I protocolli Fast-Track rappresentano quindi, una valida risorsa organizzativa per far fronte al fenomeno del sovraffollamento che sta diventando una realtà sempre più ricorrente. L’introduzione e l’ampliamento dei percorsi veloci consente di migliorare la presa in carico dei pazienti, aumentando il grado di appropriatezza e trasformare l’attesa in tempo di cura, permettendo così, un ulteriore miglioramento nella gestione del percorso e nell’utilizzo delle risorse. Keywords: “Fast Track” AND “overcrowding” AND “crowding”, “Fast Track” AND “crowding" AND “emergency department”, “Fast Track” AND “waiting time” AND “average length of stay” AND “emergency department”, “Fast Track” AND “overcrowding” AND “emergency department” AND “emergency nurse practitioners”, “Fast Track” AND “overcrowding” AND “emergency room” AND “waiting time”.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Beggiato_Daniele.pdf
accesso riservato
Dimensione
1.67 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.67 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/37943