L’infermiere nella prevenzione del suicidio: il paziente psichiatrico durante la pandemia da SARS-CoV-2

PROBLEMA: L’11 marzo 2020 l’OMS ha dichiarato che l’epidemia di COVID-19 può essere considerata una pandemia. Il provvedimento principale che è stato assunto è il distanziamento sociale, per limitare al minimo lo sviluppo dell’infezione. La pandemia e l'isolamento hanno causato un senso di paura senza precedenti e ansia in tutto il mondo. Questo fenomeno catastrofico ha provocato implicazioni sulla salute mentale e psicosociale, sia a breve che a lungo termine, portando ad un aumento del suicidio e dei pensieri suicidari nelle persone. SCOPO: L’obiettivo di questo studio è quello di individuare i principali interventi infermieristici che vengono messi in atto sul paziente psichiatrico nel momento in cui quest’ultimo presenta comportamenti/ideazioni che portano o possono portare alla messa in atto di agiti anticonservativi. CAMPIONE: Pazienti con una o più patologie psichiatriche a rischio di suicidio in vari setting, come: CSM, domicilio con accesso in ambulatorio psichiatrico, Pronto Soccorso con ricovero nell’ Unità Operativa di Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC). METODI E STRUMENTI: Per l’individuazione degli studi selezionati sono stati consultati dei database elettronici. Gli articoli utilizzati per questo lavoro di revisione bibliografica sono stati reperiti nella banca dati Pubmed. Per le ricerche sono stati utilizzati termini liberi e stringhe di ricerca MeSH Terms. Gli articoli inclusi nel presente lavoro sono 10 ed i contenuti sono coerenti con l’obiettivo dello studio. RISULTATI: Sono stati analizzati 15 articoli, di cui 10 sono risultati idonei in relazione all’obiettivo di questa revisione della letteratura. CONCLUSIONI: Dagli studi che sono stati analizzati è emerso che gli interventi principali da mettere in atto nel paziente psichiatrico a rischio di suicidio durante la pandemia da COVID-19 sono il potenziamento dei servizi di assistenza sanitaria e l’utilizzo della telemedicina. Durante la pandemia molte persone che si trovavano in difficoltà, hanno preferito non chiedere aiuto ed evitare l’accesso alle strutture sanitarie perché sovraffollate a causa del COVID-19 o per paura di contrarre l’infezione. Una soluzione è stato lo sviluppo della telemedicina che permette ai professionisti sanitari e alle persone di mantenersi in contatto ma di rispettare la distanza fisica per evitare il contagio. Inoltre, una migliore accessibilità ai servizi di salute mentale favorisce una riduzione del suicidio, in quanto durante il periodo di emergenza sanitaria l’accesso a queste strutture è stato messo da parte, a causa dell’aumento della pressione della pandemia sui servizi di assistenza sanitaria. Key Words: suicide, prevention, COVID-19, health emergencies, pandemic, risk factors, COVID-19 lockdown, interventions, infection disease. Parole chiave: suicidio, prevenzione, COVID-19, emergenze sanitarie, pandemia, fattori di rischio, COVID-19 chiusura, interventi, malattia da infezione.