Forensic mental health patient: a new culture of rehabilitation is required

Introduzione. Dopo la chiusura dei Manicomi e degli Ospedali Psichiatrici, si assiste ad un rinnovamento importante sul piano della salute mentale e dei suoi percorsi assistenziali, territoriali ed ospedalieri. Superando il concetto di “malattia mentale inguaribile”, a partire dagli anni ’70 nasce l’idea della riabilitazione psicosociale: l’esigenza di cura diventa indispensabile al fine di aiutare il paziente a reintegrarsi nella società il quale, divenendo consapevole della propria malattia, si riappropria della sua personalità e del suo ruolo sociale e familiare. Il Progetto Terapeutico Riabilitativo Personalizzato (PRTP) diventa lo strumento necessario per attivare le capacità residue della persona, la quale diventa partecipante attiva del proprio percorso di cura. Obiettivo. La seguente tesi va ad analizzare l’evoluzione clinica di una paziente con patologia psichiatrica ed autrice di reato. In particolare, ci si è focalizzati sul programma riabilitativo proposto dall’equipe, confrontandolo con le strategie presenti in letteratura: l’intervento cognitivo-comportamentale individuale e di gruppo in concomitanza con il programma GET-UP sono stati i due modelli di psicoeducazione a cui la paziente e la sua famiglia hanno accettato di aderire. Inoltre, si vuole porre particolare attenzione all’importante sviluppo professionale della figura dell’Infermiere Case Manager (ICM), il quale assume un ruolo di referente nel monitoraggio degli interventi proposti, nel coordinamento del PTRP e dell’equipe coinvolta, avente un obiettivo educativo e riabilitativo volti al reinserimento in società del paziente che acquisisce la piena consapevolezza dell’atto compiuto. Metodologia. Si sono analizzate le evidenze scientifiche e le linee guida presenti in letteratura, determinando un confronto tra gli stessi e gli interventi attuati durante la gestione del case report in studio. Questa ricerca ha reso possibile verificare quali siano i percorsi più idonei per l’assistenza al paziente psichiatrico autore di reato, garantendo una specifica presa in carico. Risultati e Conclusioni. Il programma riabilitativo scelto per la paziente si è dimostrato molto efficace. È da sottolineare la necessità di focalizzare l’attenzione su questa nuova tipologia di pazienti in costante aumento negli ultimi anni e che risulta essere sempre più urgente in termini di assistenza. Garantire un trattamento specifico a questi pazienti è determinante per ridurre il rischio di recidiva: gli studi presenti in letteratura, l’applicabilità degli stessi nella pratica clinica, la formazione del personale e la differenziazione dei percorsi nelle diverse strutture o servizi devono essere incrementati e migliorati. Va ribadita l’importanza dell’ICM in un percorso di tale portata, in cui la sua figura di garante diventa risorsa fondamentale, capace di accompagnare il paziente nel suo percorso di riabilitazione e capace di renderlo consapevole dell’atto compiuto con la riappropriazione del senso di sé. La selezione della persona più indicata nell’assunzione di questo ruolo deve essere necessariamente ben ponderata. La persona scelta dovrebbe essere determinata non solo da una formazione specifica e mirata a fronteggiare i complessi bisogni del paziente psichiatrico forense, ma anche dalla consapevolezza di acquisire delle responsabilità del ruolo tenuto a svolgere. Keywords. Case manager, case management, crime, criminals, family psychoeducation, forensic, forensic patient, mental disorders, mental ill, offence, psychosocial support systems, rehabilitation.

IL PAZIENTE PSICHIATRICO ED AUTORE DI REATO: L’ESIGENZA DI UNA NUOVA CULTURA DI RIABILITAZIONE

STECCHINI, GIULIA
2021/2022

Abstract

Forensic mental health patient: a new culture of rehabilitation is required
2021
FORENSIC MENTAL HEALTH PATIENT: A NEW CULTURE OF REHABILITATION IS REQUIRED
Introduzione. Dopo la chiusura dei Manicomi e degli Ospedali Psichiatrici, si assiste ad un rinnovamento importante sul piano della salute mentale e dei suoi percorsi assistenziali, territoriali ed ospedalieri. Superando il concetto di “malattia mentale inguaribile”, a partire dagli anni ’70 nasce l’idea della riabilitazione psicosociale: l’esigenza di cura diventa indispensabile al fine di aiutare il paziente a reintegrarsi nella società il quale, divenendo consapevole della propria malattia, si riappropria della sua personalità e del suo ruolo sociale e familiare. Il Progetto Terapeutico Riabilitativo Personalizzato (PRTP) diventa lo strumento necessario per attivare le capacità residue della persona, la quale diventa partecipante attiva del proprio percorso di cura. Obiettivo. La seguente tesi va ad analizzare l’evoluzione clinica di una paziente con patologia psichiatrica ed autrice di reato. In particolare, ci si è focalizzati sul programma riabilitativo proposto dall’equipe, confrontandolo con le strategie presenti in letteratura: l’intervento cognitivo-comportamentale individuale e di gruppo in concomitanza con il programma GET-UP sono stati i due modelli di psicoeducazione a cui la paziente e la sua famiglia hanno accettato di aderire. Inoltre, si vuole porre particolare attenzione all’importante sviluppo professionale della figura dell’Infermiere Case Manager (ICM), il quale assume un ruolo di referente nel monitoraggio degli interventi proposti, nel coordinamento del PTRP e dell’equipe coinvolta, avente un obiettivo educativo e riabilitativo volti al reinserimento in società del paziente che acquisisce la piena consapevolezza dell’atto compiuto. Metodologia. Si sono analizzate le evidenze scientifiche e le linee guida presenti in letteratura, determinando un confronto tra gli stessi e gli interventi attuati durante la gestione del case report in studio. Questa ricerca ha reso possibile verificare quali siano i percorsi più idonei per l’assistenza al paziente psichiatrico autore di reato, garantendo una specifica presa in carico. Risultati e Conclusioni. Il programma riabilitativo scelto per la paziente si è dimostrato molto efficace. È da sottolineare la necessità di focalizzare l’attenzione su questa nuova tipologia di pazienti in costante aumento negli ultimi anni e che risulta essere sempre più urgente in termini di assistenza. Garantire un trattamento specifico a questi pazienti è determinante per ridurre il rischio di recidiva: gli studi presenti in letteratura, l’applicabilità degli stessi nella pratica clinica, la formazione del personale e la differenziazione dei percorsi nelle diverse strutture o servizi devono essere incrementati e migliorati. Va ribadita l’importanza dell’ICM in un percorso di tale portata, in cui la sua figura di garante diventa risorsa fondamentale, capace di accompagnare il paziente nel suo percorso di riabilitazione e capace di renderlo consapevole dell’atto compiuto con la riappropriazione del senso di sé. La selezione della persona più indicata nell’assunzione di questo ruolo deve essere necessariamente ben ponderata. La persona scelta dovrebbe essere determinata non solo da una formazione specifica e mirata a fronteggiare i complessi bisogni del paziente psichiatrico forense, ma anche dalla consapevolezza di acquisire delle responsabilità del ruolo tenuto a svolgere. Keywords. Case manager, case management, crime, criminals, family psychoeducation, forensic, forensic patient, mental disorders, mental ill, offence, psychosocial support systems, rehabilitation.
MENTAL HEALTH
FORENSIC
REHABILITATION
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/37976