PROBLEMA: La venipuntura è tra le procedure più invasive e comuni in ambito clinico pediatrico. La letteratura riporta che oltre il 50% dei bambini sottoposti a venipuntura sperimenta un dolore da moderato a severo. Tuttavia, nonostante la sua frequenza, il dolore da venipuntura nei bambini è spesso sottovalutato e poco curato. In questo contesto, l’infermiere ha la responsabilità di ridurre il più possibile il dolore da venipuntura in quanto trascurare la prevenzione del dolore da ago può causare diversi effetti psicologici come ansia, angoscia, paura, fobie e aumentare la percezione del dolore in futuro. SCOPO: Questo elaborato di tesi ha lo scopo di individuare e analizzare le tecniche non farmacologiche utilizzate dall’infermiere per ridurre il dolore da venipuntura nel paziente pediatrico. CAMPIONE: Paziente pediatrico tra i 3 e 12 anni sottoposto a venipuntura nelle Unità Operative o Reparti Pediatrici Ospedalieri. METODI E STRUMENTI: Per la conduzione di tale revisione della letteratura, sono stati ricercati, scelti ed analizzati, in modo critico, gli articoli nel quale fosse possibile individuare le principali tecniche non farmacologiche utilizzate dall’infermiere che risultano efficaci nel ridurre il dolore da venipuntura nel paziente pediatrico. È stata utilizzata la strategia che prevede la consultazione dei database elettronici quali PubMed, Google Scholar. Per le ricerche sono stati utilizzati termini liberi e stringhe di ricerca MeSH Terms. Gli articoli inclusi nel presente lavoro sono dieci ed i contenuti sono coerenti con l’obiettivo dello studio. RISULTATI: Dall’analisi condotta è emerso che le tecniche non farmacologiche utilizzate dall’infermiere possono essere divise in aromaterapia con essenza di lavanda, metodi fisici (quali freddo esterno e vibrazioni, massaggio Hugo Point, trucco per la tosse) e metodi di distrazione (quali realtà virtuale, bolle, gonfiaggio del palloncino, cartone animato, caleidoscopio, musica). Tutte queste tecniche si sono dimostrate efficaci nel ridurre il dolore da venipuntura nel bambino. CONCLUSIONI: Le tecniche non farmacologiche possono essere adottate dall’infermiere in autonomia, garantendo un’adeguata analgesia al paziente pediatrico sottoposto a venipuntura. I metodi non farmacologici sono metodi semplici, facili da utilizzare, economici, convenienti e riutilizzabili, non invasivi, privi di complicazioni ovvero senza particolari effetti collaterali e non richiedono tempi eccessivi. KEY WORDS: “non-pharmacological treatment”, “pain”,” child”, “venipuncture”, “nurse”. PAROLE CHIAVE: “trattamenti non farmacologici”, “dolore”, “bambino”, “venipuntura”, “infermiere”.
Tecniche non farmacologiche per la gestione del dolore da venipuntura nel paziente pediatrico.
VOICU, BIANCA
2021/2022
Abstract
PROBLEMA: La venipuntura è tra le procedure più invasive e comuni in ambito clinico pediatrico. La letteratura riporta che oltre il 50% dei bambini sottoposti a venipuntura sperimenta un dolore da moderato a severo. Tuttavia, nonostante la sua frequenza, il dolore da venipuntura nei bambini è spesso sottovalutato e poco curato. In questo contesto, l’infermiere ha la responsabilità di ridurre il più possibile il dolore da venipuntura in quanto trascurare la prevenzione del dolore da ago può causare diversi effetti psicologici come ansia, angoscia, paura, fobie e aumentare la percezione del dolore in futuro. SCOPO: Questo elaborato di tesi ha lo scopo di individuare e analizzare le tecniche non farmacologiche utilizzate dall’infermiere per ridurre il dolore da venipuntura nel paziente pediatrico. CAMPIONE: Paziente pediatrico tra i 3 e 12 anni sottoposto a venipuntura nelle Unità Operative o Reparti Pediatrici Ospedalieri. METODI E STRUMENTI: Per la conduzione di tale revisione della letteratura, sono stati ricercati, scelti ed analizzati, in modo critico, gli articoli nel quale fosse possibile individuare le principali tecniche non farmacologiche utilizzate dall’infermiere che risultano efficaci nel ridurre il dolore da venipuntura nel paziente pediatrico. È stata utilizzata la strategia che prevede la consultazione dei database elettronici quali PubMed, Google Scholar. Per le ricerche sono stati utilizzati termini liberi e stringhe di ricerca MeSH Terms. Gli articoli inclusi nel presente lavoro sono dieci ed i contenuti sono coerenti con l’obiettivo dello studio. RISULTATI: Dall’analisi condotta è emerso che le tecniche non farmacologiche utilizzate dall’infermiere possono essere divise in aromaterapia con essenza di lavanda, metodi fisici (quali freddo esterno e vibrazioni, massaggio Hugo Point, trucco per la tosse) e metodi di distrazione (quali realtà virtuale, bolle, gonfiaggio del palloncino, cartone animato, caleidoscopio, musica). Tutte queste tecniche si sono dimostrate efficaci nel ridurre il dolore da venipuntura nel bambino. CONCLUSIONI: Le tecniche non farmacologiche possono essere adottate dall’infermiere in autonomia, garantendo un’adeguata analgesia al paziente pediatrico sottoposto a venipuntura. I metodi non farmacologici sono metodi semplici, facili da utilizzare, economici, convenienti e riutilizzabili, non invasivi, privi di complicazioni ovvero senza particolari effetti collaterali e non richiedono tempi eccessivi. KEY WORDS: “non-pharmacological treatment”, “pain”,” child”, “venipuncture”, “nurse”. PAROLE CHIAVE: “trattamenti non farmacologici”, “dolore”, “bambino”, “venipuntura”, “infermiere”.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/37980