Il Mieloma Multiplo è la seconda neoplasia ematologica più comune, attualmente considerata una malattia curabile ma non guaribile ed è caratterizzata da una incontrollata proliferazione delle plasmacellule associata ad una eccessiva produzione di anormali immunoglobuline monoclonali che infiltrano il midollo osseo. Il quadro clinico del MM è caratterizzato da dolore osseo, danno renale, astenia correlata all’anemia e infezioni che sono espressione del danno d’organo determinato sia dalla proliferazione delle plasmacellule e dalla loro interazione con l’ambiente circostante sia dalla produzione di immunoglobuline, intere e frazionate. Sebbene possa colpire diversi organi, il comparto osseo spicca sia in termini di prevalenza che di impatto clinico. Infatti, le manifestazioni ossee si verificano in circa i 2/3 dei pazienti alla diagnosi e in quasi tutti i pazienti nel corso della malattia incidendo notevolmente sulla qualità di vita del paziente essendo una delle principali causa di morbilità, come le fratture patologiche e le compressioni midollari, e di mortalità. Nonostante gli innumerevoli progressi nella terapia del MM, la presenza e l’estensione dell’interessamento midollare ed extra-midollare devono essere attentamente valutate per confermare la diagnosi, individuare e ove possibile prevenire complicanze come fratture patologiche e compressione del midollo spinale stabilendo misure terapeutiche adeguate. La radiologia fornisce un’aggiunta clinica cruciale ai test del sangue, del siero, delle urine e della biopsia del midollo osseo nei pazienti con problematiche delle cellule del plasma. Alla diagnosi la radiologia permette quindi una corretta caratterizzazione e staging della malattia e identifica i target appropriati per il prelievo istologico. Più tardi gioca un ruolo importante nel guidare la gestione della malattia, come l’inizio della terapia sistemica dopo la progressione del MM, o radioterapia o chirurgia per lesioni critiche che causano compromissione neurologica. In questo studio abbiamo valutato un campione di 54 pazienti affetti da Mieloma Multiplo sintomatico andando a valutare le tipologie di esami radiologici effettuati durante il decorso della malattia visualizzando in che occasione e con che dinamiche vengono utilizzate determinate tecniche di imaging.
Tecniche di imaging nell'approccio diagnostico e di follow-up nel Mieloma Multiplo. Analisi di una casistica real life di 150 pazienti e confronto con la letteratura.
AL SALEM, ISAM
2021/2022
Abstract
Il Mieloma Multiplo è la seconda neoplasia ematologica più comune, attualmente considerata una malattia curabile ma non guaribile ed è caratterizzata da una incontrollata proliferazione delle plasmacellule associata ad una eccessiva produzione di anormali immunoglobuline monoclonali che infiltrano il midollo osseo. Il quadro clinico del MM è caratterizzato da dolore osseo, danno renale, astenia correlata all’anemia e infezioni che sono espressione del danno d’organo determinato sia dalla proliferazione delle plasmacellule e dalla loro interazione con l’ambiente circostante sia dalla produzione di immunoglobuline, intere e frazionate. Sebbene possa colpire diversi organi, il comparto osseo spicca sia in termini di prevalenza che di impatto clinico. Infatti, le manifestazioni ossee si verificano in circa i 2/3 dei pazienti alla diagnosi e in quasi tutti i pazienti nel corso della malattia incidendo notevolmente sulla qualità di vita del paziente essendo una delle principali causa di morbilità, come le fratture patologiche e le compressioni midollari, e di mortalità. Nonostante gli innumerevoli progressi nella terapia del MM, la presenza e l’estensione dell’interessamento midollare ed extra-midollare devono essere attentamente valutate per confermare la diagnosi, individuare e ove possibile prevenire complicanze come fratture patologiche e compressione del midollo spinale stabilendo misure terapeutiche adeguate. La radiologia fornisce un’aggiunta clinica cruciale ai test del sangue, del siero, delle urine e della biopsia del midollo osseo nei pazienti con problematiche delle cellule del plasma. Alla diagnosi la radiologia permette quindi una corretta caratterizzazione e staging della malattia e identifica i target appropriati per il prelievo istologico. Più tardi gioca un ruolo importante nel guidare la gestione della malattia, come l’inizio della terapia sistemica dopo la progressione del MM, o radioterapia o chirurgia per lesioni critiche che causano compromissione neurologica. In questo studio abbiamo valutato un campione di 54 pazienti affetti da Mieloma Multiplo sintomatico andando a valutare le tipologie di esami radiologici effettuati durante il decorso della malattia visualizzando in che occasione e con che dinamiche vengono utilizzate determinate tecniche di imaging.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi Isam Al Salem definitiva.pdf
accesso riservato
Dimensione
1.74 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.74 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/38042