L'obiettivo della tesi è di approfondire una innovativa sequenza di risonanza magnetica, 4D-FLOW MRI, sia dal punto di vista tecnico sia analizzando i benefici che si possono ottenere dalla sua applicazione nella routine diagnostica e di follow-up, specialmente per lo studio di patologie cardiache congenite. Nella prima parte della tesi viene analizzato il funzionamento della risonanza magnetica, per poi approfondire a livello tecnico la sequenza 4D-FLOW comparandola con la sequenza 2D-FLOW che attualmente è impiegata su larga scala nelle diagnostiche di tutto il mondo per lo studio cardiaco. Sono esaminate anche le principali difficoltà che si possono incontrare durante l'acquisizione delle immagini e come lo sviluppo tecnologico della sequenza ha permesso di limitarne la comparsa. Infine vengono analizzati i benefici dell'impiego della sequenza 4D-FLOW nello studio delle patologie cardiache rispetto all'utilizzo della sequenza 2D-FLOW, evidenziando come la nuova sequenza permetta di ottenere una lettura della velocità del flusso ematico più corretta e vicina ai valori reali. Vengono esplorati anche i principali calcoli che si possono effettuare sui dati volumetrici acquisiti con la sequenza 4D-FLOW e come i nuovi parametri così ottenuti permettano una migliore valutazione del quadro patologico e della sua evoluzione clinica.
4D-FLOW MRI e le applicazioni nello studio di patologie cardiache congenite
LUISON, KEVIN
2021/2022
Abstract
L'obiettivo della tesi è di approfondire una innovativa sequenza di risonanza magnetica, 4D-FLOW MRI, sia dal punto di vista tecnico sia analizzando i benefici che si possono ottenere dalla sua applicazione nella routine diagnostica e di follow-up, specialmente per lo studio di patologie cardiache congenite. Nella prima parte della tesi viene analizzato il funzionamento della risonanza magnetica, per poi approfondire a livello tecnico la sequenza 4D-FLOW comparandola con la sequenza 2D-FLOW che attualmente è impiegata su larga scala nelle diagnostiche di tutto il mondo per lo studio cardiaco. Sono esaminate anche le principali difficoltà che si possono incontrare durante l'acquisizione delle immagini e come lo sviluppo tecnologico della sequenza ha permesso di limitarne la comparsa. Infine vengono analizzati i benefici dell'impiego della sequenza 4D-FLOW nello studio delle patologie cardiache rispetto all'utilizzo della sequenza 2D-FLOW, evidenziando come la nuova sequenza permetta di ottenere una lettura della velocità del flusso ematico più corretta e vicina ai valori reali. Vengono esplorati anche i principali calcoli che si possono effettuare sui dati volumetrici acquisiti con la sequenza 4D-FLOW e come i nuovi parametri così ottenuti permettano una migliore valutazione del quadro patologico e della sua evoluzione clinica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/38062