SCOPO DEL LAVORO: In questo studio si è cercata la correlazione tra l’esposizione a fumo passivo, nei pazienti pediatrici, e la presenza di carie nella dentizione decidua. Per fare ciò si sono andate ad analizzare le abitudini dei familiari a contatto con il bambino per valutare il tipo di esposizione a diverse sorgenti di fumo passivo: fumo di sigaretta tradizionale e fumo generato dalle sigarette IQOS. MATERIALI E METODI: Questo studio include un campione di 300 pazienti, di età compresa tra i 3 e i 6 anni, i cui genitori o tutori legali hanno deciso di aderire al servizio della clinica dentale, e che hanno dato il consenso di partecipare alla ricerca, tutti sono residenti in Italia. Un solo medico ha compiuto la prima visita del paziente. Dopo di ciò, sono stati raccolti dati sull’anamnesi del paziente, includendo domande riguardo alle abitudini alimentari del paziente per durata e tipologia. Le domande raccolte sono state implementate nell’anamnesi dell’ambulatorio e comprendono: • Presenza in famiglia a contatto con il paziente di ex fumatori, fumatori di sigarette tradizionali, non fumatori, fumatori di IQOS • Numero di sigarette fumate al giorno • Eventuale esposizione del paziente al fumo: esposizione nulla, in casa, in auto, esposizione continua Sono state inoltre considerate le abitudini alimentari del paziente, tenendo conto del numero di bevande zuccherate, merendine e caramelle ingerite quotidianamente dal paziente. Per tenere conto del numero di carie presenti o curate si sono utilizzati gli indici dmft per i denti decidui, DMFT per la dentizione permanente, facendo la somma in caso di paziente con dentizione mista. In totale sono stati analizzati i dati di 300 pazienti, suddivisi in tre gruppi composti ciascuno da 100 soggetti: pazienti con familiari non fumatori, pazienti con familiari fumatori di sigarette tradizionali, pazienti con familiari fumatori di IQOS. I dati analizzati sono stati raccolti nell’ambulatori di odontoiatria pediatrica di Borgo Cavalli, ospedale accademico a Treviso, appartenente l’Università degli Studi di Padova. RISULTATI: Dall’analisi statistica emerge che non vi è nessuna rilevanza statistiche che possa correlare la presenza di carie all’esposizione al fumo passivo, né per le sigarette tradizionali né per le IQOS. Conclusioni: I risultati trovati si concentrano su un campione di 300 pazienti, tra questi non vi è stata trovata nessuna correlazione di rilevanza statistica che posso associare l’esposizione a fumo passivo allo sviluppo di carie. La letteratura presenta sia casi che sostengono tali risultati, ed esistono sia articoli che sottolineano la correlazione. Si è osservata una differenza in questi ultimi per il sample considerato: la letteratura che trova una correlazione presentava un sample molto ampio.

Correlazione tra fumo passivo e presenza di carie nei pazienti pediatrici

RADU, ALEXANDRA MIHAELA
2021/2022

Abstract

SCOPO DEL LAVORO: In questo studio si è cercata la correlazione tra l’esposizione a fumo passivo, nei pazienti pediatrici, e la presenza di carie nella dentizione decidua. Per fare ciò si sono andate ad analizzare le abitudini dei familiari a contatto con il bambino per valutare il tipo di esposizione a diverse sorgenti di fumo passivo: fumo di sigaretta tradizionale e fumo generato dalle sigarette IQOS. MATERIALI E METODI: Questo studio include un campione di 300 pazienti, di età compresa tra i 3 e i 6 anni, i cui genitori o tutori legali hanno deciso di aderire al servizio della clinica dentale, e che hanno dato il consenso di partecipare alla ricerca, tutti sono residenti in Italia. Un solo medico ha compiuto la prima visita del paziente. Dopo di ciò, sono stati raccolti dati sull’anamnesi del paziente, includendo domande riguardo alle abitudini alimentari del paziente per durata e tipologia. Le domande raccolte sono state implementate nell’anamnesi dell’ambulatorio e comprendono: • Presenza in famiglia a contatto con il paziente di ex fumatori, fumatori di sigarette tradizionali, non fumatori, fumatori di IQOS • Numero di sigarette fumate al giorno • Eventuale esposizione del paziente al fumo: esposizione nulla, in casa, in auto, esposizione continua Sono state inoltre considerate le abitudini alimentari del paziente, tenendo conto del numero di bevande zuccherate, merendine e caramelle ingerite quotidianamente dal paziente. Per tenere conto del numero di carie presenti o curate si sono utilizzati gli indici dmft per i denti decidui, DMFT per la dentizione permanente, facendo la somma in caso di paziente con dentizione mista. In totale sono stati analizzati i dati di 300 pazienti, suddivisi in tre gruppi composti ciascuno da 100 soggetti: pazienti con familiari non fumatori, pazienti con familiari fumatori di sigarette tradizionali, pazienti con familiari fumatori di IQOS. I dati analizzati sono stati raccolti nell’ambulatori di odontoiatria pediatrica di Borgo Cavalli, ospedale accademico a Treviso, appartenente l’Università degli Studi di Padova. RISULTATI: Dall’analisi statistica emerge che non vi è nessuna rilevanza statistiche che possa correlare la presenza di carie all’esposizione al fumo passivo, né per le sigarette tradizionali né per le IQOS. Conclusioni: I risultati trovati si concentrano su un campione di 300 pazienti, tra questi non vi è stata trovata nessuna correlazione di rilevanza statistica che posso associare l’esposizione a fumo passivo allo sviluppo di carie. La letteratura presenta sia casi che sostengono tali risultati, ed esistono sia articoli che sottolineano la correlazione. Si è osservata una differenza in questi ultimi per il sample considerato: la letteratura che trova una correlazione presentava un sample molto ampio.
2021
Correlation between second hand smoking and caries incidence in pediatric patients
Fumo
Carie
Pediatria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38100