Elettroencefalografia

L’elettroencefalografia, la cui invenzione risale al 1929, permette di registrare ed esaminare l’attività elettrofisiologica dell’encefalo. Esso, infatti, è costituito da cellule chiamate cellule piramidali che sono l’unità funzionale di base della trasmissione delle informazioni nel cervello. L’elettroencefalogramma misura l’attività collettiva e sincrona di tali cellule e, in particolare, il loro potenziale postsinaptico. L’obiettivo di questa tesi è fornire un’analisi dei principi fisici e fisiologici su cui si basa l’utilizzo dell’elettroencefalografia, descrivere l’apparecchiatura biomedica coinvolta ed investigare le tecniche di analisi dei dati che da essa scaturiscono. Inoltre, in base alle caratteristiche del segnale verranno descritte ed analizzate le bande di frequenza dell’elettroencefalogramma, relazionando ognuna di queste allo stato di attività cerebrale del soggetto e alle possibili patologie associate. Infine, verranno citate e descritte alcune delle numerose applicazioni di tale tecnica diagnostica.