Il cervello è l’organo più complesso del nostro organismo e probabilmente è proprio per questo motivo che da secoli studiosi affascinati dalla sua complessità cercano di svelarne i misteri. Nonostante ciò, ci sono ancora tante domande aperte e molte riguardano quello che il Prof. Sporns O. ha definito “Connettoma”, ossia la rappresentazione matematica dell’ insieme delle connessioni neurali del cervello umano, e il loro funzionamento. Gli approcci per poter studiare questa rete cerebrale sono vari, uno dei quali è lo studio della connettività funzionale, che può essere definita come insieme di correlazioni temporali tra eventi neurofisiologici spazialmente remoti. È possibile studiare la sequenza temporale degli eventi interessati tramite le tecniche di EEG e di Risonanza Magnetica Funzionale e, analizzando l’attivazione di regioni a volte anche molto distanti tra loro, ricavare la correlazione tra varie aree cerebrali. Grazie allo studio di queste correlazioni si possono individuare rapporti di dipendenza tra le diverse regioni, seppur per brevi periodi, ma non si possono dedurre automaticamente legami di causalità diretta tra le aree interessate.
Metodi per lo studio della connettività funzionale con segnali EEG e di risonanza magnetica funzionale
TOMASI, SARA
2021/2022
Abstract
Il cervello è l’organo più complesso del nostro organismo e probabilmente è proprio per questo motivo che da secoli studiosi affascinati dalla sua complessità cercano di svelarne i misteri. Nonostante ciò, ci sono ancora tante domande aperte e molte riguardano quello che il Prof. Sporns O. ha definito “Connettoma”, ossia la rappresentazione matematica dell’ insieme delle connessioni neurali del cervello umano, e il loro funzionamento. Gli approcci per poter studiare questa rete cerebrale sono vari, uno dei quali è lo studio della connettività funzionale, che può essere definita come insieme di correlazioni temporali tra eventi neurofisiologici spazialmente remoti. È possibile studiare la sequenza temporale degli eventi interessati tramite le tecniche di EEG e di Risonanza Magnetica Funzionale e, analizzando l’attivazione di regioni a volte anche molto distanti tra loro, ricavare la correlazione tra varie aree cerebrali. Grazie allo studio di queste correlazioni si possono individuare rapporti di dipendenza tra le diverse regioni, seppur per brevi periodi, ma non si possono dedurre automaticamente legami di causalità diretta tra le aree interessate.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tomasi_Sara.pdf
accesso riservato
Dimensione
4.86 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.86 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/38151