In this paper the phenomenon of substances related disorders and addiction disorders in women is investigated, with special attention to the stigma that affects in modern Italian society the female gender suffering of such disorders. In the common imaginary there is a strong stigma towards people who develop a pathological addiction: the society in fact marginalizes, despises, judges these people, by not recognizing that pathological addiction is, as a matter of fact, a chronic relapsing pathology; this means that pathological addiction is very often mistaken for a vice, a voluntarily and consciously choice made by the individual, and this causes him to be considered responsible for it. If it’s true that there is a stigma towards people with addiction, this is even more true with regard to women suffering of addiction disorders. This is the reason why, despite the increasing incidence of substances related disorders in the female population, there has not been a related increase in the number of women turning to local addiction services, as might have been expected. The paper tries to analyze and understand the reasons why women ask for help less frequently than men and highlights the need, as well as in other sectors, to use different intervention methods according to the gender. In the conclusions of the paper, there are considerations and assessments on the profile of the Professional Educator and possible ways of intervening to address the problem of stigma towards this segment of the population in Italy.

Con questo lavoro si vuole analizzare il fenomeno dei Disturbi correlati a sostanze e Disturbi da addiction nelle donne, e in particolare lo stigma che colpisce il genere femminile nella società moderna italiana in relazione a tali condizioni patologiche. Nell’immaginario comune vi è un forte stigma nei confronti delle persone che sviluppano una dipendenza patologica: la società infatti emargina, disprezza, giudica, non riconoscendo che la dipendenza patologica, invece, è una patologia cronica recidivante; questo comporta che molto spesso sia etichettata come un vizio, una scelta che l’individuo compie volontariamente e consapevolmente, e questo fa si che sia ritenuto responsabile. Se già nei confronti delle persone con dipendenza vi è uno stigma, questo è ancora maggiore nei confronti delle donne e ciò è dimostrato anche dal fatto che, nonostante l’avvenuto aumento di dipendenza da sostanze nel mondo femminile, non vi è stato, come ci si aspetterebbe, un aumento parallelo delle donne che si rivolgono ai Servizi per le Dipendenze territoriali. Con questo elaborato si è cercato di analizzare e comprendere le motivazioni che spingono le donne a chiedere aiuto meno frequentemente rispetto agli uomini ed evidenziare la necessità, come già in altri settori, di utilizzare metodologie d’intervento differenti a seconda del genere. A chiusura dell’elaborato vi sono delle considerazioni e valutazioni sulla figura dell’Educatore Professionale e possibili modalità di intervento per affrontare la problematica dello stigma verso questa fascia di popolazione in Italia.

Disturbi correlati a sostanze e Disturbi da addiction: lo stigma in un’ottica al femminile

PICCOLO, MARIA VITTORIA
2021/2022

Abstract

In this paper the phenomenon of substances related disorders and addiction disorders in women is investigated, with special attention to the stigma that affects in modern Italian society the female gender suffering of such disorders. In the common imaginary there is a strong stigma towards people who develop a pathological addiction: the society in fact marginalizes, despises, judges these people, by not recognizing that pathological addiction is, as a matter of fact, a chronic relapsing pathology; this means that pathological addiction is very often mistaken for a vice, a voluntarily and consciously choice made by the individual, and this causes him to be considered responsible for it. If it’s true that there is a stigma towards people with addiction, this is even more true with regard to women suffering of addiction disorders. This is the reason why, despite the increasing incidence of substances related disorders in the female population, there has not been a related increase in the number of women turning to local addiction services, as might have been expected. The paper tries to analyze and understand the reasons why women ask for help less frequently than men and highlights the need, as well as in other sectors, to use different intervention methods according to the gender. In the conclusions of the paper, there are considerations and assessments on the profile of the Professional Educator and possible ways of intervening to address the problem of stigma towards this segment of the population in Italy.
2021
Substance-related and addictive disorders: stigma from a female perspective
Con questo lavoro si vuole analizzare il fenomeno dei Disturbi correlati a sostanze e Disturbi da addiction nelle donne, e in particolare lo stigma che colpisce il genere femminile nella società moderna italiana in relazione a tali condizioni patologiche. Nell’immaginario comune vi è un forte stigma nei confronti delle persone che sviluppano una dipendenza patologica: la società infatti emargina, disprezza, giudica, non riconoscendo che la dipendenza patologica, invece, è una patologia cronica recidivante; questo comporta che molto spesso sia etichettata come un vizio, una scelta che l’individuo compie volontariamente e consapevolmente, e questo fa si che sia ritenuto responsabile. Se già nei confronti delle persone con dipendenza vi è uno stigma, questo è ancora maggiore nei confronti delle donne e ciò è dimostrato anche dal fatto che, nonostante l’avvenuto aumento di dipendenza da sostanze nel mondo femminile, non vi è stato, come ci si aspetterebbe, un aumento parallelo delle donne che si rivolgono ai Servizi per le Dipendenze territoriali. Con questo elaborato si è cercato di analizzare e comprendere le motivazioni che spingono le donne a chiedere aiuto meno frequentemente rispetto agli uomini ed evidenziare la necessità, come già in altri settori, di utilizzare metodologie d’intervento differenti a seconda del genere. A chiusura dell’elaborato vi sono delle considerazioni e valutazioni sulla figura dell’Educatore Professionale e possibili modalità di intervento per affrontare la problematica dello stigma verso questa fascia di popolazione in Italia.
Correlato a sostanze
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38179