The patient's suicide or attempted suicide in hospital is the sentinel event most frequently reported after falls and it is known that this event is difficult to predict and is associated with high lethality. The suicide event must be considered as a general phenomenon that can involve the hospital as a place where the citizen can decide to put an end to his existence. Suicidal behavior is understood as a continuum that goes from self-damaging ideation, without intent to kill, to completed suicide. The means used differ according to sex, age, males tend to use more violent means (hanging) than women (drug poisoning), in both cases the precipitation of the top is widespread. In the hospital setting, the identification of high-risk subjects and the use of preventive methodologies and predictive tools are still scarce. It is therefore necessary to intervene by adequately training nurses in the recognition of risk factors and alarm bells, providing them with validated assessment scales and reinforcing prevention programs.

Il suicidio o tentato suicidio del paziente in ospedale rappresenta l’evento sentinella più frequentemente segnalato dopo le cadute ed è noto come tale evento sia difficilmente prevedibile ed associato ad elevata letalità. L’evento suicidio va considerato come fenomeno generale che può coinvolgere l’Ospedale in quanto luogo ove il cittadino può decidere di porre fine alla sua esistenza. Il comportamento suicidario è inteso come un continuum che va dall’ideazione autolesiva, senza intento di morte al suicidio realizzato. I mezzi utilizzati differiscono in base al sesso, età, i maschi tendono ad usare mezzi più violenti (impiccagione), rispetto alle donne (avvelenamento da farmaci), in entrambi è diffusa la precipitazione dell’alto. In ambito ospedaliero l’identificazione dei soggetti ad alto rischio e l’utilizzo di metodologie preventive e strumenti predittivi risultano essere ancora scarsi. È necessario dunque intervenire formando adeguatamente gli infermieri al riconoscimento dei fattori di rischio e ai campanelli d’allarme, fornendo loro delle scale di valutazione validate e rinforzando i programmi di prevenzione.

Il ruolo dell'infermiere nella valutazione e gestione del rischio di suicidio nel paziente con diagnosi di depressione.

MAMPRIN, GIANNA
2021/2022

Abstract

The patient's suicide or attempted suicide in hospital is the sentinel event most frequently reported after falls and it is known that this event is difficult to predict and is associated with high lethality. The suicide event must be considered as a general phenomenon that can involve the hospital as a place where the citizen can decide to put an end to his existence. Suicidal behavior is understood as a continuum that goes from self-damaging ideation, without intent to kill, to completed suicide. The means used differ according to sex, age, males tend to use more violent means (hanging) than women (drug poisoning), in both cases the precipitation of the top is widespread. In the hospital setting, the identification of high-risk subjects and the use of preventive methodologies and predictive tools are still scarce. It is therefore necessary to intervene by adequately training nurses in the recognition of risk factors and alarm bells, providing them with validated assessment scales and reinforcing prevention programs.
2021
The role of the nurse in the assessment and management of suicide risk in patients diagnosed with depression.
Il suicidio o tentato suicidio del paziente in ospedale rappresenta l’evento sentinella più frequentemente segnalato dopo le cadute ed è noto come tale evento sia difficilmente prevedibile ed associato ad elevata letalità. L’evento suicidio va considerato come fenomeno generale che può coinvolgere l’Ospedale in quanto luogo ove il cittadino può decidere di porre fine alla sua esistenza. Il comportamento suicidario è inteso come un continuum che va dall’ideazione autolesiva, senza intento di morte al suicidio realizzato. I mezzi utilizzati differiscono in base al sesso, età, i maschi tendono ad usare mezzi più violenti (impiccagione), rispetto alle donne (avvelenamento da farmaci), in entrambi è diffusa la precipitazione dell’alto. In ambito ospedaliero l’identificazione dei soggetti ad alto rischio e l’utilizzo di metodologie preventive e strumenti predittivi risultano essere ancora scarsi. È necessario dunque intervenire formando adeguatamente gli infermieri al riconoscimento dei fattori di rischio e ai campanelli d’allarme, fornendo loro delle scale di valutazione validate e rinforzando i programmi di prevenzione.
suicidio
psichiatria
depressione
protocolli
prevenzione
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