Background: con l’avvento dell’epidemia globale COVID-19, che ha visto come protagonista la diffusione del virus SARS-CoV-2, si è reso indispensabile incrementare l’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) all’interno delle fila ospedaliere, strutture socio-sanitarie, arrivando a sfociare anche nel nostro quotidiano. L’utilizzo giornaliero, legato al prestare assistenza, dei DPI da parte del personale sanitario, ha fatto emergere una concatenazione di problematiche secondarie legate al loro utilizzo, prima tra tutte la dermatite (da contatto/irritativa), derivante dall’utilizzo di maschera facciale, guanti, utilizzo di disinfettanti a base alcolica e copri camice protettivo. A Wuhan, città epicentro da cui l’epidemia si è diffusa, si è toccata la soglia del 74,5% di casi, tra sanitari, che presentano dermatite; in Italia i sanitari che presentano dermatosi si aggirano attorno all’80%. Obiettivo: l’obiettivo di questa revisione è ricercare evidenze sull’incremento del fenomeno della dermatite da contatto secondaria all’utilizzo di DPI e trovare alternative valide ed efficaci per la sua prevenzione. Materiali e metodi: sono state utilizzate per la revisione le banche dati: Pub Med, Google Scholar. Le parole chiave inserite nei motori di ricerca sono state combinate tra loro con gli operatori booleani (AND). Risultati: sono stati selezionati 15 articoli dove si può constatare la presenza di un filo conduttore comune che vede la mutazione della dermatite in una problematica lavorativa-professionale non indifferente. Infatti la dermatosi sta arrivando ad interessare una buona percentuale del personale sanitario, in particolare gli infermieri. Se la dermatite non viene trattata, e non viene data l’importanza che merita a questo fenomeno sempre più presente, si possono instaurare complicanze ulteriori come la dermatosi professionale cronica (PROD o OHD) correlata ai dispositivi di protezione individuale; la dermatosi viene vista come fattore che può andare a condizionare il lavoro e la qualità di vita del personale sanitario. Conclusioni: Per scongiurare la diffusione del virus che nel giro di pochi giorni, in alcuni casi anche poche ore, ha portato al collasso interi reparti ospedalieri intensivi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha emanato linee guida e protocolli molto rigidi in materia riguardo l’utilizzo quotidiano di Dispositivi Individuali di Protezione (DPI) come: maschere chirurgiche, FFP2, occhiali protettivi, visiera facciale o schermo facciale, camice monouso, l’uso del doppio guanto, calzari. Per quanto riguarda la prevenzione, vista la modalità di diffusione del virus tramite via aerea e tramite contatto di superficie infette, si è sottolineata l’importanza dell’igiene delle mani con acqua e sapone e quando questo non sia possibile con antisettico provvisto di almeno un 60% di alcool. A livello cutaneo ciò ha avuto effetti secondari rilevanti che sono andati ad impattare e compromettere non solo il benessere fisico di un professionista sanitario ma anche il suo stato psicologico che come ben sappiamo è chiamato in causa in ogni sua azione anche sul piano lavorativo. Occorre ad oggi mettere in primo piano l’ottica della prevenzione e trattamento in quanto, come siamo ben consapevoli, i DPI, nonostante i vaccini, sono ancora indispensabili; il virus ad oggi infatti non è stato completamente debellato, sta a noi conviverci con il minor rischio possibile di incorrere in sintomatologie secondarie simil dermatosiche. Parole chiavi: dermatite, Covid-19, DPI, guanti, igiene delle mani Key Words: dermatitis, Covid-19, DPI, gloves, hand hygien
Incremento della crescita esponenziale di dermatite da contatto correlata all'uso di DPI Covi-19. Revisione della letteratura
MOSER, BEATRICE
2021/2022
Abstract
Background: con l’avvento dell’epidemia globale COVID-19, che ha visto come protagonista la diffusione del virus SARS-CoV-2, si è reso indispensabile incrementare l’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) all’interno delle fila ospedaliere, strutture socio-sanitarie, arrivando a sfociare anche nel nostro quotidiano. L’utilizzo giornaliero, legato al prestare assistenza, dei DPI da parte del personale sanitario, ha fatto emergere una concatenazione di problematiche secondarie legate al loro utilizzo, prima tra tutte la dermatite (da contatto/irritativa), derivante dall’utilizzo di maschera facciale, guanti, utilizzo di disinfettanti a base alcolica e copri camice protettivo. A Wuhan, città epicentro da cui l’epidemia si è diffusa, si è toccata la soglia del 74,5% di casi, tra sanitari, che presentano dermatite; in Italia i sanitari che presentano dermatosi si aggirano attorno all’80%. Obiettivo: l’obiettivo di questa revisione è ricercare evidenze sull’incremento del fenomeno della dermatite da contatto secondaria all’utilizzo di DPI e trovare alternative valide ed efficaci per la sua prevenzione. Materiali e metodi: sono state utilizzate per la revisione le banche dati: Pub Med, Google Scholar. Le parole chiave inserite nei motori di ricerca sono state combinate tra loro con gli operatori booleani (AND). Risultati: sono stati selezionati 15 articoli dove si può constatare la presenza di un filo conduttore comune che vede la mutazione della dermatite in una problematica lavorativa-professionale non indifferente. Infatti la dermatosi sta arrivando ad interessare una buona percentuale del personale sanitario, in particolare gli infermieri. Se la dermatite non viene trattata, e non viene data l’importanza che merita a questo fenomeno sempre più presente, si possono instaurare complicanze ulteriori come la dermatosi professionale cronica (PROD o OHD) correlata ai dispositivi di protezione individuale; la dermatosi viene vista come fattore che può andare a condizionare il lavoro e la qualità di vita del personale sanitario. Conclusioni: Per scongiurare la diffusione del virus che nel giro di pochi giorni, in alcuni casi anche poche ore, ha portato al collasso interi reparti ospedalieri intensivi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha emanato linee guida e protocolli molto rigidi in materia riguardo l’utilizzo quotidiano di Dispositivi Individuali di Protezione (DPI) come: maschere chirurgiche, FFP2, occhiali protettivi, visiera facciale o schermo facciale, camice monouso, l’uso del doppio guanto, calzari. Per quanto riguarda la prevenzione, vista la modalità di diffusione del virus tramite via aerea e tramite contatto di superficie infette, si è sottolineata l’importanza dell’igiene delle mani con acqua e sapone e quando questo non sia possibile con antisettico provvisto di almeno un 60% di alcool. A livello cutaneo ciò ha avuto effetti secondari rilevanti che sono andati ad impattare e compromettere non solo il benessere fisico di un professionista sanitario ma anche il suo stato psicologico che come ben sappiamo è chiamato in causa in ogni sua azione anche sul piano lavorativo. Occorre ad oggi mettere in primo piano l’ottica della prevenzione e trattamento in quanto, come siamo ben consapevoli, i DPI, nonostante i vaccini, sono ancora indispensabili; il virus ad oggi infatti non è stato completamente debellato, sta a noi conviverci con il minor rischio possibile di incorrere in sintomatologie secondarie simil dermatosiche. Parole chiavi: dermatite, Covid-19, DPI, guanti, igiene delle mani Key Words: dermatitis, Covid-19, DPI, gloves, hand hygienFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/38243