Outcome delle donne migranti che afferiscono all’Ospedale San Bortolo di Vicenza: studio retrospettivo

It’s well known in scientific literature that migratory history, along with the low socio-economic status that it’s usually linked to, has a great impact on physical and mental health. The following research dissertation intends to look into the implications that this problem has in a particularly vulnerable group: foreigner women who experience motherhood in Italy. The first section of the paper, based on an in-depth study of scientific literature, begins with a picture of the immigrant population living in the country and then focuses on the experience of women during their reproductive journey, describing the traits that the birth path takes in foreign women and highlighting its weak spots. Based on this, we especially looked into the outcomes at delivery, as it marks the moment where pregnancy issues take shape as measurable health indicators. Through retrospective studying of the deliveries performed at San Bortolo Hospital in Vicenza over the past year, we have examined the differences between a control group made of 429 Italian women and 387 foreign women, divided into 4 different groups based on their country of origin. Results show consistently higher rates of caesarean section, low birth-weight and prematurity in foreign women. These findings lead to take into consideration the need to take action to protect maternal and child health in immigrant women. For this purpose, we have suggested some practical measures that can be put into practice by operating units.

È noto in letteratura che la storia migratoria, assieme al basso status socio-economico che generalmente si associa ad essa, ha un forte impatto sulla salute fisica e mentale. La seguente tesi di ricerca intende indagare le ripercussioni che questo fenomeno manifesta in un gruppo con particolare fragilità: le donne straniere che vivono in Italia l’esperienza della maternità. La prima sezione dell’elaborato, che è basata sull’approfondimento della letteratura, parte da una fotografia della popolazione immigrata residente sul territorio e si focalizza poi sul vissuto delle donne nella loro storia riproduttiva, delineando le caratteristiche che il percorso nascita assume nelle straniere e mettendone in luce i punti di fragilità. A partire da questi, ci si è occupati però nello specifico degli outcome al momento del parto, in quanto evento in cui le criticità della gravidanza si concretizzano in esiti di salute misurabili. Tramite lo studio retrospettivo dei parti espletati dall’Ospedale San Bortolo di Vicenza nell’ultimo anno, sono state esaminate le differenze tra 387 donne straniere, divise a loro volta in 4 gruppi differenti a seconda dell’area di provenienza, e un gruppo di controllo, formato da 429 donne italiane. I risultati mostrano nelle donne straniere quote consistentemente maggiori di tagli cesarei, basso peso alla nascita e prematurità. Quanto ottenuto porta a considerare la necessità di introdurre provvedimenti a tutela della salute materno-infantile nelle donne immigrate. Per questo motivo, sono stati proposti degli interventi che possano essere messi in atto dalle unità operative nella pratica clinica.