Background There is a lot of evidence in literature showing that episiotomy should be performed only in some selected cases. International guidelines recommend its use in association with operative vaginal delivery, as prevention of foetal acidosis and to reduce possible complications of a severe spontaneous perineal tear. In the Western world, the episiotomy rate has been reduced over the last few decades, however, in low-resource countries, such as in Wolisso (Ethiopia), it is still practiced routinely. Aim of the study The purpose of the study is to assess the perineal outcomes related to the use of episiotomy to the women who give birth at St. Luke Catholic Hospital. The study is mainly focused on assessing the infections and dehiscences rate in the period of puerperium. These conditions can affect daily life of the women and can be prevented by staff training and by an adequate counseling service to the patients. Materials and methods This is a prospective longitudinal observational study. It is a monocentric study, conducted at the St. Luke Catholic Hospital in Wolisso (Ethiopia), a third level hospital that has about 3600 deliveries per year. It is a referral, private, non-profit hospital located in the city of Wolisso, capital of the Southwest Shoa Zone in the Oromiya region. The study was carried out by collecting data on the deliveries that occurred between mid-May and mid-July 2022, recruiting patients who got an episiotomy during this period. The patients were then invited to return to the hospital 7-14 days after delivery to evaluate the condition of the suture, looking, in particular, for signs of infection and dehiscence. The collected data were subsequently analysed and compared to the data in the literature. This study will be part of a project in collaboration with Doctors with Africa CUAMM. Results After 7-14 days, 46.2% (N=12) of the mothers had episiorrhaphy dehiscence and 11.5% (N=3) had an infection. 11.5% of patients (N=3) had both conditions. Conclusions Since the rate of dehiscence and infection is considerably high, a protocol specifying clinical indications for the practice of episiotomy should be drafted. In the cases in which this practice is necessary, an antibiotic prophylaxis may be introduced to limit the infection or dehiscence rates.

Background Esistono numerose evidenze in letteratura che dimostrano che l’episiotomia dovrebbe essere eseguita solo in casi selezionati. Le linee guida internazionali ne raccomandano l’utilizzo in associazione al parto vaginale operativo, come prevenzione dell’acidosi fetale e per ridurre possibili complicanze di una lacerazione perineale spontanea severa. Nel mondo occidentale il tasso di episiotomie ha visto una notevole riduzione nel corso degli ultimi decenni, tuttavia, in contesti a basse risorse, come a Wolisso (Etiopia), viene tuttora praticata in modo routinario. Obiettivo L’obiettivo dello studio è valutare gli esiti perineali correlati all’uso dell’episiotomia nelle donne che partoriscono presso l’ospedale di Wolisso. Lo studio si focalizza, in particolare, sulla ricerca di infezioni e deiscenze nel periodo del puerperio. Queste condizioni possono interferire nella vita quotidiana della donna e possono essere prevenute con un’adeguata formazione del personale e un corretto counseling alle pazienti. Materiali e metodi Lo studio è di tipo osservazionale longitudinale prospettico. È uno studio monocentrico, condotto presso il St. Luke Catholic Hospital di Wolisso (Etiopia), ospedale di III livello che conta circa 3600 parti all’anno. Si tratta di un ospedale di riferimento, privato, non-profit, situato nella città di Wolisso, capitale del South West Shoa Zone nella regione Oromiya. Lo studio si è svolto raccogliendo i dati relativi ai parti avvenuti tra metà maggio e metà luglio 2022, reclutando le pazienti sottoposte ad episiotomia in questo periodo. Le pazienti sono state successivamente invitate a ritornare presso la struttura ospedaliera a distanza di 7-14 giorni dal parto per valutare lo stato della sutura, ricercando in particolare segni di infezione e deiscenza. I dati raccolti sono stati successivamente analizzati e confrontati con i dati presenti in letteratura. Questo studio farà parte di un progetto in collaborazione con Medici con l’Africa CUAMM. Risultati A distanza di 7-14 giorni, il 46,2% (N=12) delle puerpere presentava deiscenza dell’episiorrafia e l’11,5% (N=3) presentava un’infezione. L’11,5% delle pazienti (N=3) presentava entrambe le condizioni. Conclusioni Dato l’elevato tasso di deiscenza ed infezione riscontrato nel campione analizzato, si propone la realizzazione di un protocollo che specifichi le indicazioni cliniche per l’utilizzo dell’episiotomia. Nei casi in cui questa si riveli necessaria, potrebbe essere introdotta una profilassi antibiotica che limiti la comparsa di infezione o deiscenza.

Esiti di episiotomia nella realtà di Wolisso: studio retrospettivo e proposta di management

SANTACATTERINA, LUCIA
2021/2022

Abstract

Background There is a lot of evidence in literature showing that episiotomy should be performed only in some selected cases. International guidelines recommend its use in association with operative vaginal delivery, as prevention of foetal acidosis and to reduce possible complications of a severe spontaneous perineal tear. In the Western world, the episiotomy rate has been reduced over the last few decades, however, in low-resource countries, such as in Wolisso (Ethiopia), it is still practiced routinely. Aim of the study The purpose of the study is to assess the perineal outcomes related to the use of episiotomy to the women who give birth at St. Luke Catholic Hospital. The study is mainly focused on assessing the infections and dehiscences rate in the period of puerperium. These conditions can affect daily life of the women and can be prevented by staff training and by an adequate counseling service to the patients. Materials and methods This is a prospective longitudinal observational study. It is a monocentric study, conducted at the St. Luke Catholic Hospital in Wolisso (Ethiopia), a third level hospital that has about 3600 deliveries per year. It is a referral, private, non-profit hospital located in the city of Wolisso, capital of the Southwest Shoa Zone in the Oromiya region. The study was carried out by collecting data on the deliveries that occurred between mid-May and mid-July 2022, recruiting patients who got an episiotomy during this period. The patients were then invited to return to the hospital 7-14 days after delivery to evaluate the condition of the suture, looking, in particular, for signs of infection and dehiscence. The collected data were subsequently analysed and compared to the data in the literature. This study will be part of a project in collaboration with Doctors with Africa CUAMM. Results After 7-14 days, 46.2% (N=12) of the mothers had episiorrhaphy dehiscence and 11.5% (N=3) had an infection. 11.5% of patients (N=3) had both conditions. Conclusions Since the rate of dehiscence and infection is considerably high, a protocol specifying clinical indications for the practice of episiotomy should be drafted. In the cases in which this practice is necessary, an antibiotic prophylaxis may be introduced to limit the infection or dehiscence rates.
2021
Episiotomy outcomes in Wolisso's Hospital: a retrospective study and management proposal
Background Esistono numerose evidenze in letteratura che dimostrano che l’episiotomia dovrebbe essere eseguita solo in casi selezionati. Le linee guida internazionali ne raccomandano l’utilizzo in associazione al parto vaginale operativo, come prevenzione dell’acidosi fetale e per ridurre possibili complicanze di una lacerazione perineale spontanea severa. Nel mondo occidentale il tasso di episiotomie ha visto una notevole riduzione nel corso degli ultimi decenni, tuttavia, in contesti a basse risorse, come a Wolisso (Etiopia), viene tuttora praticata in modo routinario. Obiettivo L’obiettivo dello studio è valutare gli esiti perineali correlati all’uso dell’episiotomia nelle donne che partoriscono presso l’ospedale di Wolisso. Lo studio si focalizza, in particolare, sulla ricerca di infezioni e deiscenze nel periodo del puerperio. Queste condizioni possono interferire nella vita quotidiana della donna e possono essere prevenute con un’adeguata formazione del personale e un corretto counseling alle pazienti. Materiali e metodi Lo studio è di tipo osservazionale longitudinale prospettico. È uno studio monocentrico, condotto presso il St. Luke Catholic Hospital di Wolisso (Etiopia), ospedale di III livello che conta circa 3600 parti all’anno. Si tratta di un ospedale di riferimento, privato, non-profit, situato nella città di Wolisso, capitale del South West Shoa Zone nella regione Oromiya. Lo studio si è svolto raccogliendo i dati relativi ai parti avvenuti tra metà maggio e metà luglio 2022, reclutando le pazienti sottoposte ad episiotomia in questo periodo. Le pazienti sono state successivamente invitate a ritornare presso la struttura ospedaliera a distanza di 7-14 giorni dal parto per valutare lo stato della sutura, ricercando in particolare segni di infezione e deiscenza. I dati raccolti sono stati successivamente analizzati e confrontati con i dati presenti in letteratura. Questo studio farà parte di un progetto in collaborazione con Medici con l’Africa CUAMM. Risultati A distanza di 7-14 giorni, il 46,2% (N=12) delle puerpere presentava deiscenza dell’episiorrafia e l’11,5% (N=3) presentava un’infezione. L’11,5% delle pazienti (N=3) presentava entrambe le condizioni. Conclusioni Dato l’elevato tasso di deiscenza ed infezione riscontrato nel campione analizzato, si propone la realizzazione di un protocollo che specifichi le indicazioni cliniche per l’utilizzo dell’episiotomia. Nei casi in cui questa si riveli necessaria, potrebbe essere introdotta una profilassi antibiotica che limiti la comparsa di infezione o deiscenza.
Episiotomia
Basse risorse
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Wolisso, Ethiopi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38286