INTRODUZIONE: In relazione alla crisi in corso in Ucraina e in previsione dei conseguenti fenomeni migratori verso il nostro paese, il Ministero della Salute ha inviato una circolare alle Regioni affinché siano allertate le Aziende Sanitarie Locali ai fini della individuazione e della predisposizione di risorse necessarie all’esecuzione di test per l’infezione da SARS-CoV-2, ed alla somministrazione di vaccini anti-COVID-19 ed altre vaccinazioni di routine per tale popolazione a rischio. Il presente lavoro di tesi ha lo scopo di indagare l’importanza che i profughi ucraini residenti presso centri o domicili privati del territorio dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina attribuiscono alle vaccinazioni e al loro stato vaccinale. MATERIALI E METODI: È stato predisposto un questionario, redatto in due lingue cirillico ed italiano, finalizzato alla raccolta di informazioni in merito ad aspetti sociodemografico, percezione delle vaccinazioni routine obbligatorie e raccomandate in Italia sia quelle previste per gli adulti che quelle pediatriche, percezione delle vaccinazioni Covid-19 e la percezione sulle proprie conoscenze per quanto riguarda la profilassi vaccinale. La somministrazione del questionario è avvenuta in modalità cartacea con la presenza dell’intervistatore, sono stati utilizzati i dati analizzati dai questionari cartacei somministrati, riportati manualmente in Microsoft Excel. L’analisi delle vaccinazioni dei dati presenti in è stata condotta mediante l’uso di dati riservati delle cartelle vaccinali presenti nello schedario dell’ASUGI, con l’accesso autorizzato dal direttore del dipartimento di prevenzione di Gorizia e la supervisione del personale sanitario. RISULTATI: Il campione in studio è rappresentato soprattutto da bambini, Che costituiscono il 52% del totale, Contrariamente agli adulti che sono poco meno della metà. La maggioranza dei rispondenti è di genere femminile. Il campione formato per lo più da gente giovane: il 22% ha. Dai 18 ai 25 anni., il 53% ha tra i 25 e i 35 anni. Dai dati raccolti tramite il questionario le coperture vaccinali degli adulti, per quanto riguarda la vaccinazione poliomielitica pari al 88,70%, DTP pari al 86% e quella per l’epatite B pari al 88,70%, dimostrano di avere una discreta copertura vaccinale. Per quanto riguarda il vaccino Covid-19 i dati raccolti tramite il questionario hanno dimostrato che soltanto il 44% del campione fosse vaccinato. Le coperture vaccinali per quanto riguardano i minori sono alte per la tubercolosi pari al 91%, l’epatite B e polio pari al 40%, le vaccinazioni con copertura vaccinale più critica sono i vaccini per la varicella dove la percentuale di non vaccinati è pari al 88,60% della popolazione ed il morbillo. DISCUSSIONE E CONCLUSIONE: L’elaborazione dei dati fa emergere quanto la poca informazione possa influire in modo importante nell’adesione vaccinale. Una buona parte dei profughi Ucraini infatti, ritiene che eseguire le vaccinazioni nel primo anno di vita sia molto importanti, ma allo stesso tempo vi è un'alta percentuale di soggetti che ritiene la vaccinazione più pericolosa del contrarre la malattia stessa. Questo rende fondamentale intervenire attraverso un’approfondita promozione delle vaccinazioni ed un attento counseling vaccinale.
Indagine sull'adesione vaccinale della popolazione ucraina in provincia di Gorizia.
BEGAJ, JETLIRA
2021/2022
Abstract
INTRODUZIONE: In relazione alla crisi in corso in Ucraina e in previsione dei conseguenti fenomeni migratori verso il nostro paese, il Ministero della Salute ha inviato una circolare alle Regioni affinché siano allertate le Aziende Sanitarie Locali ai fini della individuazione e della predisposizione di risorse necessarie all’esecuzione di test per l’infezione da SARS-CoV-2, ed alla somministrazione di vaccini anti-COVID-19 ed altre vaccinazioni di routine per tale popolazione a rischio. Il presente lavoro di tesi ha lo scopo di indagare l’importanza che i profughi ucraini residenti presso centri o domicili privati del territorio dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina attribuiscono alle vaccinazioni e al loro stato vaccinale. MATERIALI E METODI: È stato predisposto un questionario, redatto in due lingue cirillico ed italiano, finalizzato alla raccolta di informazioni in merito ad aspetti sociodemografico, percezione delle vaccinazioni routine obbligatorie e raccomandate in Italia sia quelle previste per gli adulti che quelle pediatriche, percezione delle vaccinazioni Covid-19 e la percezione sulle proprie conoscenze per quanto riguarda la profilassi vaccinale. La somministrazione del questionario è avvenuta in modalità cartacea con la presenza dell’intervistatore, sono stati utilizzati i dati analizzati dai questionari cartacei somministrati, riportati manualmente in Microsoft Excel. L’analisi delle vaccinazioni dei dati presenti in è stata condotta mediante l’uso di dati riservati delle cartelle vaccinali presenti nello schedario dell’ASUGI, con l’accesso autorizzato dal direttore del dipartimento di prevenzione di Gorizia e la supervisione del personale sanitario. RISULTATI: Il campione in studio è rappresentato soprattutto da bambini, Che costituiscono il 52% del totale, Contrariamente agli adulti che sono poco meno della metà. La maggioranza dei rispondenti è di genere femminile. Il campione formato per lo più da gente giovane: il 22% ha. Dai 18 ai 25 anni., il 53% ha tra i 25 e i 35 anni. Dai dati raccolti tramite il questionario le coperture vaccinali degli adulti, per quanto riguarda la vaccinazione poliomielitica pari al 88,70%, DTP pari al 86% e quella per l’epatite B pari al 88,70%, dimostrano di avere una discreta copertura vaccinale. Per quanto riguarda il vaccino Covid-19 i dati raccolti tramite il questionario hanno dimostrato che soltanto il 44% del campione fosse vaccinato. Le coperture vaccinali per quanto riguardano i minori sono alte per la tubercolosi pari al 91%, l’epatite B e polio pari al 40%, le vaccinazioni con copertura vaccinale più critica sono i vaccini per la varicella dove la percentuale di non vaccinati è pari al 88,60% della popolazione ed il morbillo. DISCUSSIONE E CONCLUSIONE: L’elaborazione dei dati fa emergere quanto la poca informazione possa influire in modo importante nell’adesione vaccinale. Una buona parte dei profughi Ucraini infatti, ritiene che eseguire le vaccinazioni nel primo anno di vita sia molto importanti, ma allo stesso tempo vi è un'alta percentuale di soggetti che ritiene la vaccinazione più pericolosa del contrarre la malattia stessa. Questo rende fondamentale intervenire attraverso un’approfondita promozione delle vaccinazioni ed un attento counseling vaccinale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/38314