All’interno della nostra società è presente un tabù culturale nel quale i soggetti di sesso maschile non si sottopongono a visite andrologiche di routine ma decidono di recarsi dagli specialisti solo in seguito all’insorgenza di sintomi o dopo aver tentato di concepire senza successo. Questo studio ha avuto come scopo quello di indagare la percezione che i ragazzi maschi tra i 14 e i 18 anni, residenti in Provincia di Belluno, hanno della fertilità e dei comportamenti atti a preservarla. Come metodo di indagine è stato utilizzato un questionario contenente 34 domande e suddiviso in 6 sezioni somministrato prevalentemente nelle scuole secondarie di secondo grado all’interno della Provincia. In tutto sono stati raccolti 200 questionari nel periodo compreso tra giugno e settembre 2022. Dall’analisi dei dati è emerso come, seppure il target sopracitato si consideri poco preoccupato e molto preparato riguardo questa tematica, siano invece presenti numerose lacune e carenze. La maggior parte dei ragazzi, pari all’86.5%, non si è mai recato o non è a conoscenza della figura dell’Andrologo. Quasi la totalità del campione oggetto di studio, inoltre, il 97.5%, non ha mai fatto accesso o ignora la presenza del Consultorio Familiare come Servizio in cui accedere per trovare supporto e aiuto. I partecipanti hanno dichiarato che le fonti principali da cui apprendono le informazioni riguardo questo tema siano internet o il gruppo di pari. A questo proposito, è necessaria la messa in atto di un programma Ministeriale a livello nazionale, svolto all’interno delle scuole e gestito da personale sanitario esterno, che educhi i ragazzi, gli insegnati e i genitori per normalizzare e promuovere la prevenzione della fertilità e della salute affettiva e sessuale dei giovani.
Auto-percezione sul tema della fertilità degli adolescenti maschi tra i 14 e 18 anni residenti in Provincia di Belluno.
MUSSATO, GIORGIA
2021/2022
Abstract
All’interno della nostra società è presente un tabù culturale nel quale i soggetti di sesso maschile non si sottopongono a visite andrologiche di routine ma decidono di recarsi dagli specialisti solo in seguito all’insorgenza di sintomi o dopo aver tentato di concepire senza successo. Questo studio ha avuto come scopo quello di indagare la percezione che i ragazzi maschi tra i 14 e i 18 anni, residenti in Provincia di Belluno, hanno della fertilità e dei comportamenti atti a preservarla. Come metodo di indagine è stato utilizzato un questionario contenente 34 domande e suddiviso in 6 sezioni somministrato prevalentemente nelle scuole secondarie di secondo grado all’interno della Provincia. In tutto sono stati raccolti 200 questionari nel periodo compreso tra giugno e settembre 2022. Dall’analisi dei dati è emerso come, seppure il target sopracitato si consideri poco preoccupato e molto preparato riguardo questa tematica, siano invece presenti numerose lacune e carenze. La maggior parte dei ragazzi, pari all’86.5%, non si è mai recato o non è a conoscenza della figura dell’Andrologo. Quasi la totalità del campione oggetto di studio, inoltre, il 97.5%, non ha mai fatto accesso o ignora la presenza del Consultorio Familiare come Servizio in cui accedere per trovare supporto e aiuto. I partecipanti hanno dichiarato che le fonti principali da cui apprendono le informazioni riguardo questo tema siano internet o il gruppo di pari. A questo proposito, è necessaria la messa in atto di un programma Ministeriale a livello nazionale, svolto all’interno delle scuole e gestito da personale sanitario esterno, che educhi i ragazzi, gli insegnati e i genitori per normalizzare e promuovere la prevenzione della fertilità e della salute affettiva e sessuale dei giovani.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/38323