In questo lavoro di tesi sono stati sintetizzati 5 carboni mesoporosi dopati zolfo mediante sintesi hard template con un diverso rapporto nella quantità dei precursori carboniosi (dibenzotiofene e saccarosio), e quindi con una diversa percentuale di materiale dopante. La caratterizzazione di questi materiali è avvenuta mediante analisi elementale, che mostra una dipendenza lineare tra la quantità di dibenzotiofene e la quantità di zolfo nel materiale. L'analisi degli spettri Raman non evidenzia difformità nella grafitizzazione dei carboni, che individua composti dal simile rapporto di banda ID/IG, caratterizzati dalla stessa densità di difetti del piano di bordo, dalla stessa posizione dei picchi di banda D1, G e analoga dimensione dei nanocristalli. Perciò, l’eventuale diversa reattività elettrochimica degli MC non è ascrivibile a differenze strutturali tra loro, ma piuttosto testurali, non analizzate in questo elaborato. Un'analisi strutturale indica che gli MC contengono una componente grafitica e ridotta componente amorfa, che individua il primo stadio del modello di Ferrari-Robertson, ossia il passaggio da grafite a grafite nanocristallina, che non prevede un eccessiva presenza di componente sp3 del carbone.
Sintesi di carboni mesoporosi dopati zolfo e loro caratterizazione attraverso spettroscopia Raman
TREVISAN, SIMONE
2021/2022
Abstract
In questo lavoro di tesi sono stati sintetizzati 5 carboni mesoporosi dopati zolfo mediante sintesi hard template con un diverso rapporto nella quantità dei precursori carboniosi (dibenzotiofene e saccarosio), e quindi con una diversa percentuale di materiale dopante. La caratterizzazione di questi materiali è avvenuta mediante analisi elementale, che mostra una dipendenza lineare tra la quantità di dibenzotiofene e la quantità di zolfo nel materiale. L'analisi degli spettri Raman non evidenzia difformità nella grafitizzazione dei carboni, che individua composti dal simile rapporto di banda ID/IG, caratterizzati dalla stessa densità di difetti del piano di bordo, dalla stessa posizione dei picchi di banda D1, G e analoga dimensione dei nanocristalli. Perciò, l’eventuale diversa reattività elettrochimica degli MC non è ascrivibile a differenze strutturali tra loro, ma piuttosto testurali, non analizzate in questo elaborato. Un'analisi strutturale indica che gli MC contengono una componente grafitica e ridotta componente amorfa, che individua il primo stadio del modello di Ferrari-Robertson, ossia il passaggio da grafite a grafite nanocristallina, che non prevede un eccessiva presenza di componente sp3 del carbone.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/38444