Obiettivo: esaminare l’efficacia e il contributo della figura del Terapista Occupazionale (TO) all’interno di un progetto di riabilitazione neuropsicologica olistica nel reinserimento domiciliare, di comunità e lavorativo di persone con Grave Cerebrolesione Acquisita. Definizione del problema: esistono finora pochi studi nei quali il passaggio dalla riabilitazione ospedaliera a quella di comunità e territoriale ha ottenuto dei risultati in merito al reinserimento domiciliare, di comunità e lavorativo per persone con Grave Cerebrolesione Acquisita grazie alla riabilitazione olistica neuropsicologica e con integrazione di due team multidisciplinari, uno ospedaliero e uno di comunità. Materiali e metodi: un solo caso ha partecipato al percorso riabilitativo della durata di sei mesi; il disegno di studio è case study. I dati sono stati raccolti da fine aprile a fine ottobre 2022. Gli strumenti applicati nel programma: - Modello di Terapia occupazionale di riferimento: Occupational Therapy Intervention Process Model (OTIM); - Strumento di valutazione e di outcome: Assessment of Motor and Process Skills (AMPS) per un confronto tra valutazione pre e post intervento; - Modello di intervento: Strategy Training e Goal Management Training (GMT) adattato alle competenze del paziente; - Valutazioni qualitative di performance con il modello OTIPM. Risultati: Dopo i primi sei mesi di progetto AIRONI si può rilevare un miglioramento osservabile (cambiamento 0.8 logit) delle abilità ADL di processo e si ritiene che l’incremento possa essere considerato statisticamente significativo. Infatti il punteggio AMPS delle abilità ADL di processo post intervento è passato da un livello nel quale, solitamente si osserva una inefficienza/ disorganizzazione spazio-temporale lieve-moderata nella performance del compito ADL, a un livello nel quale solitamente si osserva una inefficienza/disorganizzazione spazio-temporale discutibile. Per quanto riguarda invece le abilità ADL motorie si rileva un cambiamento pari a 0.1 logit, né osservabile, né statisticamente significativo. Conclusioni: il paziente ha mostrato dei miglioramenti sia in attività trattate che non, inoltre è stata rilevata la generalizzazione al contesto domiciliare per alcune attività. Il paziente ha dimostrato soddisfazione in merito al percorso riabilitativo e il desiderio di proseguirlo.
LA TERAPIA OCCUPAZIONALE IN UN PROGETTO DI RIABILITAZIONE OLISTICA NEUROPSICOLOGICA PER L’AUTONOMIA DOMICILIARE NELLA GRAVE CEREBROLESIONE ACQUISITA: CASO STUDIO
PIGHIN, SILVIA
2021/2022
Abstract
Obiettivo: esaminare l’efficacia e il contributo della figura del Terapista Occupazionale (TO) all’interno di un progetto di riabilitazione neuropsicologica olistica nel reinserimento domiciliare, di comunità e lavorativo di persone con Grave Cerebrolesione Acquisita. Definizione del problema: esistono finora pochi studi nei quali il passaggio dalla riabilitazione ospedaliera a quella di comunità e territoriale ha ottenuto dei risultati in merito al reinserimento domiciliare, di comunità e lavorativo per persone con Grave Cerebrolesione Acquisita grazie alla riabilitazione olistica neuropsicologica e con integrazione di due team multidisciplinari, uno ospedaliero e uno di comunità. Materiali e metodi: un solo caso ha partecipato al percorso riabilitativo della durata di sei mesi; il disegno di studio è case study. I dati sono stati raccolti da fine aprile a fine ottobre 2022. Gli strumenti applicati nel programma: - Modello di Terapia occupazionale di riferimento: Occupational Therapy Intervention Process Model (OTIM); - Strumento di valutazione e di outcome: Assessment of Motor and Process Skills (AMPS) per un confronto tra valutazione pre e post intervento; - Modello di intervento: Strategy Training e Goal Management Training (GMT) adattato alle competenze del paziente; - Valutazioni qualitative di performance con il modello OTIPM. Risultati: Dopo i primi sei mesi di progetto AIRONI si può rilevare un miglioramento osservabile (cambiamento 0.8 logit) delle abilità ADL di processo e si ritiene che l’incremento possa essere considerato statisticamente significativo. Infatti il punteggio AMPS delle abilità ADL di processo post intervento è passato da un livello nel quale, solitamente si osserva una inefficienza/ disorganizzazione spazio-temporale lieve-moderata nella performance del compito ADL, a un livello nel quale solitamente si osserva una inefficienza/disorganizzazione spazio-temporale discutibile. Per quanto riguarda invece le abilità ADL motorie si rileva un cambiamento pari a 0.1 logit, né osservabile, né statisticamente significativo. Conclusioni: il paziente ha mostrato dei miglioramenti sia in attività trattate che non, inoltre è stata rilevata la generalizzazione al contesto domiciliare per alcune attività. Il paziente ha dimostrato soddisfazione in merito al percorso riabilitativo e il desiderio di proseguirlo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Pighin_Silvia.pdf
accesso aperto
Dimensione
924.19 kB
Formato
Adobe PDF
|
924.19 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/38545