L’elaborato intende evidenziare due lati dello stesso fenomeno, cioè le vittime e i carnefici durante gli Anni di Piombo, concentrandosi sui contesti e le storie che hanno caratterizzato la vita dei soggetti presi in analisi: Guido Rossa, operaio e sindacalista ucciso da alcuni esponenti delle Brigate Rosse nel 1979, e Marco Donat-Cattin, militante dell’organizzazione terroristica Prima Linea e figlio del leader democristiano Carlo Donat-Cattin. Il primo capitolo si presenta come quadro introduttivo generale per comprendere i fenomeni che hanno caratterizzato l’epoca del Dopoguerra fino agli anni ’70 con l’inizio degli Anni di Piombo. In particolar modo si analizzano le situazioni socio-economiche che hanno plasmato il periodo post bellico e il Boom economico, all’interno di un’ampia e complessa vetrina internazionale che vede il mondo diviso in due grossi blocchi: quello Atlantico e quello Sovietico. Inoltre vengono presentati e descritti i principali partiti che sono stati protagonisti della Prima Repubblica e i movimenti extraparlamentari artefici dell’evoluzione dell’azione politica dall’estremismo al terrorismo, un cambiamento che ha portato all’interno della società un forte clima di paura e inquietudine, facendo provare sentimenti di enorme sconforto. Alla base di questa atmosfera estremamente violenta e terrificante ci sono stragi (tra cui Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Treno Italicus e della stazione di Bologna), omicidi e rapimenti (il più famoso e drammatico: il caso Moro). Il secondo capitolo vede protagonista Guido Rossa, operaio e sindacalista comunista ucciso nel 1979 da alcuni militanti delle Brigate Rosse. Viene analizzata la sua storia partendo dal libro “Giù in mezzo agli uomini” di Sergio Luzzatto, fondamentale per comprendere le sfaccettature e i fattori determinanti alla base del percorso di vita di questo operaio fortemente idealista. Il terzo capitolo si concentra su Marco Donat-Cattin: militante e terrorista all’interno di Prima Linea e figlio del politico democristiano Carlo, il cui rapporto sarà determinante per scrivere una delle pagine più controverse della storia italiana all’interno del ‘900. Il libro utilizzato per questa analisi è “Il figlio terrorista” di Mara Galfré, che evidenzia come il rapporto della classe politica con il terrorismo italiano fosse caratterizzato da un intreccio opaco e indefinito, fatto di luci ed ombre. Entrambi i capitoli terminano con l’inserimento di alcuni articoli utili per comprendere il pensiero della stampa a riguardo di due figure importanti all’interno della cornice degli Anni di Piombo.

Tra vittime e carnefici: Gli Anni di Piombo in Italia

BALZARINI, SIMONE GIULIO
2021/2022

Abstract

L’elaborato intende evidenziare due lati dello stesso fenomeno, cioè le vittime e i carnefici durante gli Anni di Piombo, concentrandosi sui contesti e le storie che hanno caratterizzato la vita dei soggetti presi in analisi: Guido Rossa, operaio e sindacalista ucciso da alcuni esponenti delle Brigate Rosse nel 1979, e Marco Donat-Cattin, militante dell’organizzazione terroristica Prima Linea e figlio del leader democristiano Carlo Donat-Cattin. Il primo capitolo si presenta come quadro introduttivo generale per comprendere i fenomeni che hanno caratterizzato l’epoca del Dopoguerra fino agli anni ’70 con l’inizio degli Anni di Piombo. In particolar modo si analizzano le situazioni socio-economiche che hanno plasmato il periodo post bellico e il Boom economico, all’interno di un’ampia e complessa vetrina internazionale che vede il mondo diviso in due grossi blocchi: quello Atlantico e quello Sovietico. Inoltre vengono presentati e descritti i principali partiti che sono stati protagonisti della Prima Repubblica e i movimenti extraparlamentari artefici dell’evoluzione dell’azione politica dall’estremismo al terrorismo, un cambiamento che ha portato all’interno della società un forte clima di paura e inquietudine, facendo provare sentimenti di enorme sconforto. Alla base di questa atmosfera estremamente violenta e terrificante ci sono stragi (tra cui Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Treno Italicus e della stazione di Bologna), omicidi e rapimenti (il più famoso e drammatico: il caso Moro). Il secondo capitolo vede protagonista Guido Rossa, operaio e sindacalista comunista ucciso nel 1979 da alcuni militanti delle Brigate Rosse. Viene analizzata la sua storia partendo dal libro “Giù in mezzo agli uomini” di Sergio Luzzatto, fondamentale per comprendere le sfaccettature e i fattori determinanti alla base del percorso di vita di questo operaio fortemente idealista. Il terzo capitolo si concentra su Marco Donat-Cattin: militante e terrorista all’interno di Prima Linea e figlio del politico democristiano Carlo, il cui rapporto sarà determinante per scrivere una delle pagine più controverse della storia italiana all’interno del ‘900. Il libro utilizzato per questa analisi è “Il figlio terrorista” di Mara Galfré, che evidenzia come il rapporto della classe politica con il terrorismo italiano fosse caratterizzato da un intreccio opaco e indefinito, fatto di luci ed ombre. Entrambi i capitoli terminano con l’inserimento di alcuni articoli utili per comprendere il pensiero della stampa a riguardo di due figure importanti all’interno della cornice degli Anni di Piombo.
2021
Between victims and executioners: The Years of Lead in Italy
Anni di Piombo
Omicidi
Politica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38562