L’elaborato affronta la tematica del terrorismo islamico partendo dalle origini, focalizzandosi principalmente sulla creazione dell’organizzazione al-Qaida nel primo capitolo, affrontando il tema della guerra al terrorismo posta in essere dagli Stati Uniti fino a discutere nel secondo capitolo di uno dei principali strumenti dell’anti-terrorismo, l’omicidio mirato, nello specifico analizzando il caso di Osama bin Laden. Il terrorismo islamico inizia negli anni Duemila a divenire un problema di portata mondiale causando una serie di conseguenze politiche, culturali e sociali, intaccando così la sicurezza e la pace internazionale. Le azioni violente che si susseguirono nel corso degli anni portarono gli Stati, in particolare gli Stati Uniti, a dare vita ad una vera e propria guerra al terrore con l’obiettivo di contrastare l’organizzazione al-Qaida e tutti gli Stati e gli individui coinvolti nelle azioni terroristiche. Al-Qaida, un gruppo islamico radicale nato intorno agli anni Ottanta, il quale aggregava individui di classi sociali differenti il cui punto di incontro era il forte sentimento di rivendicazione di uno stato islamico, privo di influenze occidentali. Raggruppando sempre più attivisti islamici, Osama bin Laden divenne il leader indiscusso dell’organizzazione che si era venuta a creare e diede così inizio ad una serie di attacchi nei confronti del principale nemico, gli Stati Uniti, fino ad arrivare alla tragedia delle Torri gemelle del 11 settembre 2001. Da questo momento in poi iniziò la guerra al terrore, il cui principale obiettivo era la cattura di Osama bin Laden. Gli Stati Uniti riuscirono nel loro intento, uccidendolo. Questo avvenimento suscitò diverse critiche, specialmente in merito al metodo utilizzato, l’omicidio mirato. L'omicidio mirato viene analizzato nel dettaglio nel secondo capitolo facendo riferimento alle posizioni di diversi studiosi. Con il termine omicidio mirato si intende l'uccisione premeditata e programmata di un singolo individuo che è considerato una minaccia per la comunità. Viene considerato ammissibile moralmente e legalmente solo in determinati contesti e secondo diverse modalità che verranno analizzate nel capitolo, nello specifico si comparerà all'assassinio politico e verranno prese in considerazioni le disposizioni che lo disciplinano sia a livello nazionale sia a livello internazionale. In ultima analisi verrà esaminato il caso di Osama bin Laden, il quale in linea di massima viene considerato legale in conformità alle norme di diritto internazionale, benché non sia condiviso da tutti gli studiosi. Ciò che è comunemente accettato è che sia necessaria più chiarezza in merito alla legalità dell'omicidio mirato sia a livello nazionale sia a livello internazionale.

Al-Qaida, un nemico invisibile da eliminare : l'omicidio mirato di Osama bin Laden

BOSCOLO, ALICE
2021/2022

Abstract

L’elaborato affronta la tematica del terrorismo islamico partendo dalle origini, focalizzandosi principalmente sulla creazione dell’organizzazione al-Qaida nel primo capitolo, affrontando il tema della guerra al terrorismo posta in essere dagli Stati Uniti fino a discutere nel secondo capitolo di uno dei principali strumenti dell’anti-terrorismo, l’omicidio mirato, nello specifico analizzando il caso di Osama bin Laden. Il terrorismo islamico inizia negli anni Duemila a divenire un problema di portata mondiale causando una serie di conseguenze politiche, culturali e sociali, intaccando così la sicurezza e la pace internazionale. Le azioni violente che si susseguirono nel corso degli anni portarono gli Stati, in particolare gli Stati Uniti, a dare vita ad una vera e propria guerra al terrore con l’obiettivo di contrastare l’organizzazione al-Qaida e tutti gli Stati e gli individui coinvolti nelle azioni terroristiche. Al-Qaida, un gruppo islamico radicale nato intorno agli anni Ottanta, il quale aggregava individui di classi sociali differenti il cui punto di incontro era il forte sentimento di rivendicazione di uno stato islamico, privo di influenze occidentali. Raggruppando sempre più attivisti islamici, Osama bin Laden divenne il leader indiscusso dell’organizzazione che si era venuta a creare e diede così inizio ad una serie di attacchi nei confronti del principale nemico, gli Stati Uniti, fino ad arrivare alla tragedia delle Torri gemelle del 11 settembre 2001. Da questo momento in poi iniziò la guerra al terrore, il cui principale obiettivo era la cattura di Osama bin Laden. Gli Stati Uniti riuscirono nel loro intento, uccidendolo. Questo avvenimento suscitò diverse critiche, specialmente in merito al metodo utilizzato, l’omicidio mirato. L'omicidio mirato viene analizzato nel dettaglio nel secondo capitolo facendo riferimento alle posizioni di diversi studiosi. Con il termine omicidio mirato si intende l'uccisione premeditata e programmata di un singolo individuo che è considerato una minaccia per la comunità. Viene considerato ammissibile moralmente e legalmente solo in determinati contesti e secondo diverse modalità che verranno analizzate nel capitolo, nello specifico si comparerà all'assassinio politico e verranno prese in considerazioni le disposizioni che lo disciplinano sia a livello nazionale sia a livello internazionale. In ultima analisi verrà esaminato il caso di Osama bin Laden, il quale in linea di massima viene considerato legale in conformità alle norme di diritto internazionale, benché non sia condiviso da tutti gli studiosi. Ciò che è comunemente accettato è che sia necessaria più chiarezza in merito alla legalità dell'omicidio mirato sia a livello nazionale sia a livello internazionale.
2021
Al-Qaida, an invisible enemy to eliminate : the targeted killing of Osama bin Laden
terrorismo
evoluzione al-Qaida
Osama bin Laden
omicidio
islam politico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38567