Background: L’Ortoressia Nervosa (ON) si caratterizza per un’attenzione eccessiva nei confronti di alimenti percepiti come sani. Porta all’osservazione di diete restrittive, all’evitamento di alimenti considerati insalubri, all’adesione a schemi alimentari ritualizzati e strettamente controllati e di conseguenza ad un peggioramento della qualità della vita. L’obbiettivo principale di questa ricerca consiste nell’indagare le differenze tra un campione non- clinico ed un campione clinico, costituito da persone affetta da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI), per esplorare la relazione tra ON e Disturbi Gastrointestinali. Le MICI comportano infiammazioni croniche remittenti e recidivanti dell’apparato gastrointestinale, che provocano diarrea e dolore addominale. Comprendono principalmente il Morbo di Crohn e la Colite Ulcerosa. La dieta, identificata dalle evidenze scientifiche come fattore di rischio dell’ON, ha un ruolo nella gestione delle MICI. Tuttavia, in letteratura, sono pochi i dati relativi all’ON in pazienti con MICI ed al possibile aumento del rischio di comportamenti ortoressici a seguito di diete terapeutiche restrittive. Metodi: Il campione era composto da 90 partecipanti di età compresa tra i 18 ei 66 anni (M = 26, DS = 7.6) suddivisi in due gruppi: uno sperimentale (n =32; 36%) e uno di controllo (n =58; 64%) , sulla base della presenza o assenza di MICI. Essi hanno compilato una scheda anagrafica seguita da una batteria di questionari (EHQ-21, EDI-3 RF, SHAI, OCI-R, DASS-21 e PSWQ) per valutare le aspetti legati all’ON. I dati sono stati analizzati mediate l’utilizzo di R-Studio. Risultati: Non sono emerse differenze tra il GS e il GC per quanto riguarda i punteggi totali e le sottoscale dell’EHQ-21 e DELL’EDI-3 RF. Le analisi hanno, invece, evidenziato punteggi significativamente maggiori nel gruppo sperimentale nei seguenti questionari: OCI-R, SHAI e DASS-21. In particolar modo si è osservata una differenza significativa per quanto riguarda il punteggio totale e le sottoscale Hoarding, Ordering e Obsessing dell’OCI, nei primi 14 item e nella sottoscala delle rassicurazioni dello SHAI ed in tutte le sottoscale del DASS-21. Queste differenze si sono mantenute significative anche confrontando due sottocategorie del GS e del GC, costituite dai partecipanti che hanno seguito in precedenza o che seguono attualmente una dieta. Sono poi state indagate le differenze tra partecipanti che hanno seguito in precedenza una dieta (GD) e partecipanti che non ne hanno mai seguita una (GDN) e sono emerse differenze per quanto riguarda: il punteggio totale e tutte le sottoscale dell’EHQ-21 e l’EDI-3-RF. Infine sono emerse differenze anche tra partecipanti che evitano alcuni tipi di alimenti (GE) e partecipanti che non hanno mai messo in atto comportamenti di evitamento nei confronti del cibo (GEN). Tali differenze sono state osservate nell’EHQ-21, nella sottoscale dell’insoddisfazione corporea dell’EDI-3 RF nello SHAI e nella sottoscala Stress del DASS-21. Conclusioni: Una possibile spiegazione della mancanza di differenza tra GS e GC per quanto riguarda i comportamenti ortoressici e i sintomi di DCA, potrebbe essere legata al fatto che all’interno dell’GC l’81% dei partecipanti segue una dieta e di conseguenza potrebbe quindi avere un maggiore rischio di sviluppare ON/DCA. Sono invece emerse differenze per quanto riguarda la sintomatologia ossessivo-compulsiva, l’ansia per la salute e i sintomi di ansia e/o depressione e tali risultati sono in linea con la letteratura. Anche le differenze che si sono osservate tra GD e GDN e tra GE e GEN, sono in linea con la letteratura e confermano da un alto che le persone che aderiscono volontariamente ad un regime dietetico hanno una maggiore probabilità di mostrare comportamenti ortoressici e dall’altro l’evitamento di alcuni alimenti si un fattore di rischio per lo sviluppo di ON.
Ortoressia Nervosa e Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali: un'indagine sui comportamenti ortoressici in un campione clinico
APPARI, VALENTINA
2021/2022
Abstract
Background: L’Ortoressia Nervosa (ON) si caratterizza per un’attenzione eccessiva nei confronti di alimenti percepiti come sani. Porta all’osservazione di diete restrittive, all’evitamento di alimenti considerati insalubri, all’adesione a schemi alimentari ritualizzati e strettamente controllati e di conseguenza ad un peggioramento della qualità della vita. L’obbiettivo principale di questa ricerca consiste nell’indagare le differenze tra un campione non- clinico ed un campione clinico, costituito da persone affetta da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI), per esplorare la relazione tra ON e Disturbi Gastrointestinali. Le MICI comportano infiammazioni croniche remittenti e recidivanti dell’apparato gastrointestinale, che provocano diarrea e dolore addominale. Comprendono principalmente il Morbo di Crohn e la Colite Ulcerosa. La dieta, identificata dalle evidenze scientifiche come fattore di rischio dell’ON, ha un ruolo nella gestione delle MICI. Tuttavia, in letteratura, sono pochi i dati relativi all’ON in pazienti con MICI ed al possibile aumento del rischio di comportamenti ortoressici a seguito di diete terapeutiche restrittive. Metodi: Il campione era composto da 90 partecipanti di età compresa tra i 18 ei 66 anni (M = 26, DS = 7.6) suddivisi in due gruppi: uno sperimentale (n =32; 36%) e uno di controllo (n =58; 64%) , sulla base della presenza o assenza di MICI. Essi hanno compilato una scheda anagrafica seguita da una batteria di questionari (EHQ-21, EDI-3 RF, SHAI, OCI-R, DASS-21 e PSWQ) per valutare le aspetti legati all’ON. I dati sono stati analizzati mediate l’utilizzo di R-Studio. Risultati: Non sono emerse differenze tra il GS e il GC per quanto riguarda i punteggi totali e le sottoscale dell’EHQ-21 e DELL’EDI-3 RF. Le analisi hanno, invece, evidenziato punteggi significativamente maggiori nel gruppo sperimentale nei seguenti questionari: OCI-R, SHAI e DASS-21. In particolar modo si è osservata una differenza significativa per quanto riguarda il punteggio totale e le sottoscale Hoarding, Ordering e Obsessing dell’OCI, nei primi 14 item e nella sottoscala delle rassicurazioni dello SHAI ed in tutte le sottoscale del DASS-21. Queste differenze si sono mantenute significative anche confrontando due sottocategorie del GS e del GC, costituite dai partecipanti che hanno seguito in precedenza o che seguono attualmente una dieta. Sono poi state indagate le differenze tra partecipanti che hanno seguito in precedenza una dieta (GD) e partecipanti che non ne hanno mai seguita una (GDN) e sono emerse differenze per quanto riguarda: il punteggio totale e tutte le sottoscale dell’EHQ-21 e l’EDI-3-RF. Infine sono emerse differenze anche tra partecipanti che evitano alcuni tipi di alimenti (GE) e partecipanti che non hanno mai messo in atto comportamenti di evitamento nei confronti del cibo (GEN). Tali differenze sono state osservate nell’EHQ-21, nella sottoscale dell’insoddisfazione corporea dell’EDI-3 RF nello SHAI e nella sottoscala Stress del DASS-21. Conclusioni: Una possibile spiegazione della mancanza di differenza tra GS e GC per quanto riguarda i comportamenti ortoressici e i sintomi di DCA, potrebbe essere legata al fatto che all’interno dell’GC l’81% dei partecipanti segue una dieta e di conseguenza potrebbe quindi avere un maggiore rischio di sviluppare ON/DCA. Sono invece emerse differenze per quanto riguarda la sintomatologia ossessivo-compulsiva, l’ansia per la salute e i sintomi di ansia e/o depressione e tali risultati sono in linea con la letteratura. Anche le differenze che si sono osservate tra GD e GDN e tra GE e GEN, sono in linea con la letteratura e confermano da un alto che le persone che aderiscono volontariamente ad un regime dietetico hanno una maggiore probabilità di mostrare comportamenti ortoressici e dall’altro l’evitamento di alcuni alimenti si un fattore di rischio per lo sviluppo di ON.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/38635