Negli ultimi due anni l’impatto della pandemia di Covid-19 ha certamente colpito la salute psicologica della popolazione generale. Una dimensione che ha assunto un’importanza cruciale e crescenti attenzioni da parte della ricerca, soprattutto a causa delle restrizioni sociali adottate contro il dilagare dei contagi, è quella legata alla solitudine. Quest’ultima è comunemente definita come l’esperienza soggettiva della mancanza di connessioni sociali e già da molti anni rappresenta un costrutto psicologico che sempre più influisce negativamente sulla qualità della vita di molti: numerose evidenze suggeriscono che una porzione significativa della popolazione soffriva la solitudine già prima della pandemia. Preso in considerazione tale background appare sempre più utile comprendere quali interventi sia stato effettivamente possibile mettere in atto durante la pandemia e le conseguenti restrizioni sociali; nello specifico la presente rassegna sistematica si focalizza sui risultati ottenuti dagli interventi mirati a ridurre la solitudine nella popolazione adulta, escludendo volutamente il focus dalla fascia di popolazione minorenne (età minore di 18 anni) e da quella anziana (età maggiore di 65 anni) verso cui finora sono state poste le maggiori attenzioni. Sono stati utilizzati tre database di ricerca, PubMed, Scopus e PsycInfo, includendo quindi ogni studio di efficacia in lingua inglese sulla riduzione della solitudine nella popolazione adulta: otto di essi sono risultati eleggibili ai fini della presente rassegna e la sintesi di tali dati è proposta in forma narrativa. I risultati mostrano come alcuni interventi nonostante le restrizioni sociali abbiano ridotto la solitudine percepita dai partecipanti mentre altri non abbiano raggiunto cambiamenti statisticamente apprezzabili: sono state analizzate anche tipologia e modalità di erogazione di ciascuno di essi. Solo un numero esiguo di ricerche, dunque, sono risultate eleggibili ai fini di questa rassegna e la metà di esse ha mostrato risultati tangibili in termini di efficacia. Non potendo trarre alcuna generalizzazione, appare evidente che siano necessari ulteriori studi d’efficacia e di fattibilità su interventi erogabili anche in condizioni di restrizione sociale, per poter comprendere meglio quali aspetti possano facilmente essere riproducibili su popolazioni vaste ed eterogenee e su un costrutto transdiagnostico e fortemente soggettivo come quello della solitudine.

Interventi per contrastare la solitudine nella popolazione adulta durante la Pandemia di Covid-19: una rassegna sistematica

RUSSO, LUCA
2021/2022

Abstract

Negli ultimi due anni l’impatto della pandemia di Covid-19 ha certamente colpito la salute psicologica della popolazione generale. Una dimensione che ha assunto un’importanza cruciale e crescenti attenzioni da parte della ricerca, soprattutto a causa delle restrizioni sociali adottate contro il dilagare dei contagi, è quella legata alla solitudine. Quest’ultima è comunemente definita come l’esperienza soggettiva della mancanza di connessioni sociali e già da molti anni rappresenta un costrutto psicologico che sempre più influisce negativamente sulla qualità della vita di molti: numerose evidenze suggeriscono che una porzione significativa della popolazione soffriva la solitudine già prima della pandemia. Preso in considerazione tale background appare sempre più utile comprendere quali interventi sia stato effettivamente possibile mettere in atto durante la pandemia e le conseguenti restrizioni sociali; nello specifico la presente rassegna sistematica si focalizza sui risultati ottenuti dagli interventi mirati a ridurre la solitudine nella popolazione adulta, escludendo volutamente il focus dalla fascia di popolazione minorenne (età minore di 18 anni) e da quella anziana (età maggiore di 65 anni) verso cui finora sono state poste le maggiori attenzioni. Sono stati utilizzati tre database di ricerca, PubMed, Scopus e PsycInfo, includendo quindi ogni studio di efficacia in lingua inglese sulla riduzione della solitudine nella popolazione adulta: otto di essi sono risultati eleggibili ai fini della presente rassegna e la sintesi di tali dati è proposta in forma narrativa. I risultati mostrano come alcuni interventi nonostante le restrizioni sociali abbiano ridotto la solitudine percepita dai partecipanti mentre altri non abbiano raggiunto cambiamenti statisticamente apprezzabili: sono state analizzate anche tipologia e modalità di erogazione di ciascuno di essi. Solo un numero esiguo di ricerche, dunque, sono risultate eleggibili ai fini di questa rassegna e la metà di esse ha mostrato risultati tangibili in termini di efficacia. Non potendo trarre alcuna generalizzazione, appare evidente che siano necessari ulteriori studi d’efficacia e di fattibilità su interventi erogabili anche in condizioni di restrizione sociale, per poter comprendere meglio quali aspetti possano facilmente essere riproducibili su popolazioni vaste ed eterogenee e su un costrutto transdiagnostico e fortemente soggettivo come quello della solitudine.
2021
Interventions targeting loneliness in the adult population during Covid-19 pandemic: Sistematic review
Interventi
Solitudine
Covid-19
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38646