Background. L’artrite reumatoide (AR) è una malattia infiammatoria cronica sistemica che ha un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti, per la cui gestione, oltre ad un’adeguata terapia farmacologica, viene anche raccomandato lo svolgimento di attività fisica. La terapia riabilitativa ha un ruolo chiave in questo ambito. Tuttavia, le restrizioni imposte a causa dello stato di pandemia globale causato dal Covid-19, hanno influito negativamente sulla possibilità di svolgere attività fisica in luoghi pubblici, riducendo l’accessibilità ai programmi riabilitativi in presenza e diminuendo la percentuale di persone che praticano attività fisica. Scopo. Lo scopo della tesi, organizzata in due fasi, è quello di creare un programma riabilitativo dedicato a pazienti affetti da AR, eseguibile in modalità di tele-riabilitazione (fase 1), e di valutarne fattibilità, tollerabilità ed efficacia (fase 2) attraverso l’esecuzione in modalità sincrona e asincrona. Metodi. Nella prima fase dello studio è stata condotta una ricerca bibliografica per identificare una serie di esercizi adeguati ai pazienti con AR. Successivamente, nella seconda fase, gli esercizi selezionati a formare un programma riabilitativo sono stati proposti a un campione di pazienti affetti da AR. La popolazione target di soggetti affetti da AR è stata individuata attraverso l’ambulatorio dedicato alla cura di questa malattia presso la UOC di Reumatologia dell’Università di Padova. Le sedute di trattamento sono state erogate attraverso due modalità distinte: sincrona, attraverso il programma Zoom Meetings, eseguendo gli esercizi con il candidato, il quale motivava e forniva indicazioni alle pazienti; asincrona, collegandosi ad un canale YouTube appositamente creato, eseguendo in autonomia le sedute precedentemente registrate. Entrambi i gruppi hanno seguito 24 sessioni di trattamento con una frequenza di 2 volte alla settimana per 12 settimane. L’efficacia del trattamento su attività della malattia, qualità di vita, fatica, umore e livello di disabilità è stata valutata tramite questionari validati somministrati al baseline, dopo 6, 12, 24 settimane. Risultati. Attraverso la ricerca bibliografica sono stati identificati esercizi mirati alla riabilitazione di pazienti affetti da AR, che sono stati organizzati in sedute di 50 minuti erogabili 2 volte alla settimana. Successivamente, sono stati identificati 41 pazienti affetti da AR idonei, di cui 14 hanno completato lo studio. L’analisi dei questionari ha mostrato che l’umore e la percezione di fatica risultano migliorati in entrambi i gruppi nel breve, medio e lungo termine; l’attività fisica svolta e la qualità di vita hanno registrato miglioramenti a partire dal medio termine, mantenuti anche nel lungo termine; l’attività di malattia in termini di stato di salute generale, rigidità mattutina, stato di attività della malattia hanno registrato miglioramenti significativi solo nel breve termine. Conclusioni. La teleriabilitazione appare una modalità riabilitativa apprezzata dai pazienti affetti da AR e associata a benefici sia dal punto di vista fisico che psicologico. Ulteriori studi che indaghino i possibili benefici nel lungo termine in un campione più ampio sarebbero auspicabili
Teleriabilitazione e Artrite Reumatoide: effetto su qualità di vita, dolore, fatica, umore e livello di disabilità di un trattamento fisioterapico sincrono o asincrono.
DE MARCHI, ALESSANDRA
2021/2022
Abstract
Background. L’artrite reumatoide (AR) è una malattia infiammatoria cronica sistemica che ha un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti, per la cui gestione, oltre ad un’adeguata terapia farmacologica, viene anche raccomandato lo svolgimento di attività fisica. La terapia riabilitativa ha un ruolo chiave in questo ambito. Tuttavia, le restrizioni imposte a causa dello stato di pandemia globale causato dal Covid-19, hanno influito negativamente sulla possibilità di svolgere attività fisica in luoghi pubblici, riducendo l’accessibilità ai programmi riabilitativi in presenza e diminuendo la percentuale di persone che praticano attività fisica. Scopo. Lo scopo della tesi, organizzata in due fasi, è quello di creare un programma riabilitativo dedicato a pazienti affetti da AR, eseguibile in modalità di tele-riabilitazione (fase 1), e di valutarne fattibilità, tollerabilità ed efficacia (fase 2) attraverso l’esecuzione in modalità sincrona e asincrona. Metodi. Nella prima fase dello studio è stata condotta una ricerca bibliografica per identificare una serie di esercizi adeguati ai pazienti con AR. Successivamente, nella seconda fase, gli esercizi selezionati a formare un programma riabilitativo sono stati proposti a un campione di pazienti affetti da AR. La popolazione target di soggetti affetti da AR è stata individuata attraverso l’ambulatorio dedicato alla cura di questa malattia presso la UOC di Reumatologia dell’Università di Padova. Le sedute di trattamento sono state erogate attraverso due modalità distinte: sincrona, attraverso il programma Zoom Meetings, eseguendo gli esercizi con il candidato, il quale motivava e forniva indicazioni alle pazienti; asincrona, collegandosi ad un canale YouTube appositamente creato, eseguendo in autonomia le sedute precedentemente registrate. Entrambi i gruppi hanno seguito 24 sessioni di trattamento con una frequenza di 2 volte alla settimana per 12 settimane. L’efficacia del trattamento su attività della malattia, qualità di vita, fatica, umore e livello di disabilità è stata valutata tramite questionari validati somministrati al baseline, dopo 6, 12, 24 settimane. Risultati. Attraverso la ricerca bibliografica sono stati identificati esercizi mirati alla riabilitazione di pazienti affetti da AR, che sono stati organizzati in sedute di 50 minuti erogabili 2 volte alla settimana. Successivamente, sono stati identificati 41 pazienti affetti da AR idonei, di cui 14 hanno completato lo studio. L’analisi dei questionari ha mostrato che l’umore e la percezione di fatica risultano migliorati in entrambi i gruppi nel breve, medio e lungo termine; l’attività fisica svolta e la qualità di vita hanno registrato miglioramenti a partire dal medio termine, mantenuti anche nel lungo termine; l’attività di malattia in termini di stato di salute generale, rigidità mattutina, stato di attività della malattia hanno registrato miglioramenti significativi solo nel breve termine. Conclusioni. La teleriabilitazione appare una modalità riabilitativa apprezzata dai pazienti affetti da AR e associata a benefici sia dal punto di vista fisico che psicologico. Ulteriori studi che indaghino i possibili benefici nel lungo termine in un campione più ampio sarebbero auspicabiliFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi Alessandra De Marchi.pdf
accesso riservato
Dimensione
1.66 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.66 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/38664