Background: Le Abilità Visuo-Spaziali (AVS) sono un insieme di processi che integrano le informazioni che provengono dallo spazio percettivo permettendo la corretta interazione di un soggetto con l’ambiente circostante. La vista, quale efficace sintetizzatore degli stimoli circostanti ha un ruolo chiave nello sviluppo delle AVS, che risultano fortemente inficiate in caso di disabilità visiva. Mediante un'équipe multidisciplinare formata dai terapisti della Fondazione R. Hollman ed ingegneri del DEI dell’Università di Padova, nell’ambito del progetto del Tappeto Multisensoriale sono stati realizzati, secondo un approccio di co-designed thinking, una serie di mini-giochi digitali specificamente creati per bambini con disabilità visiva, con l'obiettivo di migliorare le loro capacità cognitive e/o motorio-sensoriali, con particolare riguardo alle AVS. Scopo: Il progetto di tesi mira ad indagare se l’esperienza di gioco con un ambiente virtuale, interattivo, multimodale e adattato, integrata alla terapia neuropsicomotoria, possa sostenere ed incentivare le AVS nel bambino con disabilità visiva. Materiali e metodi: Il progetto Tappeto Multisensoriale è stato condotto nel periodo marzo-giugno 2022, durante il quale ai partecipanti, quattro bambini con diagnosi di disabilità visiva nel range di età 5- 6 anni, sono stati proposti quattro mini-giochi digitali, con cadenza di una volta a settimana, per sei incontri complessivi della durata di 15-20 minuti a sessione. Attraverso la scheda SON (G. Gison, E. Minghelli, V. Di Matteo) è stato possibile individuare le aree di intervento di competenza neuropsicomotoria a partire dai punti di forza e di debolezza riscontrati nel bambino. Le AVS sono state valutate utilizzando un adattamento su scala allargata del Test di Corsi, il Walked Corsi Test, e mediante somministrazione del Test delle Campanelle. Inoltre è stata condotta l’analisi qualitativa tematica delle videoregistrazioni e l’osservazione diretta, a supporto dei dati quantitativi. Risultati: In tutti i bambini si sono osservate delle evoluzioni e modificazioni positive sia quantitative che qualitative, in termini di una maggior sicurezza e precisione negli spostamenti nell’ambiente, aumento dell’esplorazione visiva, dell’attenzione selettiva e sostenuta, della memoria topografica, della comunicazione e reciprocità nella relazione con il terapista e le figure di riferimento. In particolare, l’attenzione visiva e l’adesione alla proposta sono apparse migliorate in modo significativo nell’unico partecipante che ha condiviso l’esperienza di gioco con un bambino di pari età. Conclusioni: La proposta con il Tappeto Multisensoriale, ad integrazione dell’intervento neuropsicomotorio, si è rivelata un’esperienza motivante, interattiva, multimodale e globale, a sostegno delle AVS. In particolare, per il bambino con disabilità visiva, il piacere nello sperimentarsi all’interno di uno spazio allargato facilitante e adattato alle sue peculiarità, la co-partecipazione attiva nella definizione della proposta e la condivisione del gioco con altri soggetti, sono apparsi fattori significativi nel sostenere una sua maggior adesione all’esperienza e gratificazione. Nonostante alcuni limiti (ridotta numerosità del campione, incostanza di partecipazione per malattie ecc.) si ritiene importante proseguire il progetto sviluppando maggiormente la correlazione tra la dimensione sociale, la motivazione e le AVS.

Utilizzo nella terapia neuropsicomotoria di un ambiente di gioco digitale multimodale per il sostegno delle abilità visuo-spaziali nel bambino con deficit visivo

CALDARI, MARIANNA
2021/2022

Abstract

Background: Le Abilità Visuo-Spaziali (AVS) sono un insieme di processi che integrano le informazioni che provengono dallo spazio percettivo permettendo la corretta interazione di un soggetto con l’ambiente circostante. La vista, quale efficace sintetizzatore degli stimoli circostanti ha un ruolo chiave nello sviluppo delle AVS, che risultano fortemente inficiate in caso di disabilità visiva. Mediante un'équipe multidisciplinare formata dai terapisti della Fondazione R. Hollman ed ingegneri del DEI dell’Università di Padova, nell’ambito del progetto del Tappeto Multisensoriale sono stati realizzati, secondo un approccio di co-designed thinking, una serie di mini-giochi digitali specificamente creati per bambini con disabilità visiva, con l'obiettivo di migliorare le loro capacità cognitive e/o motorio-sensoriali, con particolare riguardo alle AVS. Scopo: Il progetto di tesi mira ad indagare se l’esperienza di gioco con un ambiente virtuale, interattivo, multimodale e adattato, integrata alla terapia neuropsicomotoria, possa sostenere ed incentivare le AVS nel bambino con disabilità visiva. Materiali e metodi: Il progetto Tappeto Multisensoriale è stato condotto nel periodo marzo-giugno 2022, durante il quale ai partecipanti, quattro bambini con diagnosi di disabilità visiva nel range di età 5- 6 anni, sono stati proposti quattro mini-giochi digitali, con cadenza di una volta a settimana, per sei incontri complessivi della durata di 15-20 minuti a sessione. Attraverso la scheda SON (G. Gison, E. Minghelli, V. Di Matteo) è stato possibile individuare le aree di intervento di competenza neuropsicomotoria a partire dai punti di forza e di debolezza riscontrati nel bambino. Le AVS sono state valutate utilizzando un adattamento su scala allargata del Test di Corsi, il Walked Corsi Test, e mediante somministrazione del Test delle Campanelle. Inoltre è stata condotta l’analisi qualitativa tematica delle videoregistrazioni e l’osservazione diretta, a supporto dei dati quantitativi. Risultati: In tutti i bambini si sono osservate delle evoluzioni e modificazioni positive sia quantitative che qualitative, in termini di una maggior sicurezza e precisione negli spostamenti nell’ambiente, aumento dell’esplorazione visiva, dell’attenzione selettiva e sostenuta, della memoria topografica, della comunicazione e reciprocità nella relazione con il terapista e le figure di riferimento. In particolare, l’attenzione visiva e l’adesione alla proposta sono apparse migliorate in modo significativo nell’unico partecipante che ha condiviso l’esperienza di gioco con un bambino di pari età. Conclusioni: La proposta con il Tappeto Multisensoriale, ad integrazione dell’intervento neuropsicomotorio, si è rivelata un’esperienza motivante, interattiva, multimodale e globale, a sostegno delle AVS. In particolare, per il bambino con disabilità visiva, il piacere nello sperimentarsi all’interno di uno spazio allargato facilitante e adattato alle sue peculiarità, la co-partecipazione attiva nella definizione della proposta e la condivisione del gioco con altri soggetti, sono apparsi fattori significativi nel sostenere una sua maggior adesione all’esperienza e gratificazione. Nonostante alcuni limiti (ridotta numerosità del campione, incostanza di partecipazione per malattie ecc.) si ritiene importante proseguire il progetto sviluppando maggiormente la correlazione tra la dimensione sociale, la motivazione e le AVS.
2021
Use in neuropsychomotor therapy of a multimodal digital play environment to support visuospatial skills in the child with visual impairment
Neuropsicomotoria
Ambiente di gioco
visuo-spaziali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38727