Questo lavoro di tesi vuole porre in evidenza come la comunicazione rivesta un ruolo fondamentale nella vita di relazione ed emotiva di ogni essere umano e come, in sua assenza, sia necessario trovare in ambito educativo strategie e strumenti che consentano ad ognuno di esprimere partecipazione nei contesti di vita personali e sociali. Nello specifico lo scopo di questa tesi è di trovare ed evidenziare delle possibili soluzioni a quelle che sono le problematiche che possono sorgere lungo il percorso scolastico di un bambino ipoacusico, evidenziandone le difficoltà percettive con le loro relative peculiarità e come queste possano influire nel suo apprendimento. Come esse influiscano anche nella sua vita quotidiana. Si analizzano poi successivamente i fattori esterni che influenzano anch’essi negativamente il processo di apprendimento di questi bambini facendo in questo caso riferimento all’acustica delle classi, ai problemi di riverbero e del rumore di fondo, alla tonalità di voce dell’insegnante e al fattore di disturbo che possono essere i compagni di classe stessi. Nel momento storico attuale, inoltre, si aggiunge un’ulteriore complicazione legata all’uso delle mascherine e al distanziamento sociale. In questo elaborato viene esaminato il problema partendo dalla base, prendendo in considerazione le normali tappe evolutive dello sviluppo del linguaggio, andando in primo luogo a vedere come si sviluppa l’apparato sensoriale uditivo del bambino e quali sono gli esami strumentali di base che ci consentono di rilevare un eventuale deficit, accennando poi al fenomeno dell’over-hearing. La parte conclusiva della tesi riguarda tutte le possibili soluzioni di cui oggi disponiamo per rendere più agevole e quanto più alla pari possibile del coetaneo normo-acusico il percorso scolastico di un ragazzo con problemi uditivi. Tutte le soluzioni trovate si basano sull’analisi e lo studio dei problemi più invalidanti e frequenti riscontrati, prendendo in considerazione i tre punti fondamentali toccati nella parte centrale della discussione ovvero l’acustica nelle aule delle scuole visto dal punto di vista dell’aspetto fisico, il vero e proprio problema di percezione dei suoni in classe di cui soffrono questi bambini e in ultima analisi la fatica dell’ascolto che hanno nell’ambiente scolastico. Tutti questi aspetti che abbiamo indagato mettendo assieme questi fattori hanno condotto a quelle che possono essere le soluzioni più all’avanguardia per questi studenti in modo da consentire loro di avere accesso in maniera ottimale a tutti i tipi di input sonori dell’ambiente scolastico, fattore fondamentale per consentire loro di sviluppare successivamente un linguaggio completo sotto qualsiasi aspetto, il tutto facendo in modo che loro possano fare ciò senza un utilizzo spropositato di energie e risorse cognitive che è ciò che differenzia di più un bambino con deficit uditivi da uno perfettamente normo-acusico nel corso della sua carriera scolastica. In questa tesi si cerca di capire in che misura noi audioprotesisti (aiutati anche dalle istituzioni) siamo in grado di dare una risposta efficace di fronte all’esistenza di mondi percettivi differenti, attivando processi di integrazione, ma soprattutto di inclusione, dei bambini affetti da questo deficit all’interno degli istituti.
Lo studente ipoacusico: descrizione, aspetti critici e soluzioni per una migliore inclusione in ambiente scolastico
ALMACOLLE, MATTEO
2021/2022
Abstract
Questo lavoro di tesi vuole porre in evidenza come la comunicazione rivesta un ruolo fondamentale nella vita di relazione ed emotiva di ogni essere umano e come, in sua assenza, sia necessario trovare in ambito educativo strategie e strumenti che consentano ad ognuno di esprimere partecipazione nei contesti di vita personali e sociali. Nello specifico lo scopo di questa tesi è di trovare ed evidenziare delle possibili soluzioni a quelle che sono le problematiche che possono sorgere lungo il percorso scolastico di un bambino ipoacusico, evidenziandone le difficoltà percettive con le loro relative peculiarità e come queste possano influire nel suo apprendimento. Come esse influiscano anche nella sua vita quotidiana. Si analizzano poi successivamente i fattori esterni che influenzano anch’essi negativamente il processo di apprendimento di questi bambini facendo in questo caso riferimento all’acustica delle classi, ai problemi di riverbero e del rumore di fondo, alla tonalità di voce dell’insegnante e al fattore di disturbo che possono essere i compagni di classe stessi. Nel momento storico attuale, inoltre, si aggiunge un’ulteriore complicazione legata all’uso delle mascherine e al distanziamento sociale. In questo elaborato viene esaminato il problema partendo dalla base, prendendo in considerazione le normali tappe evolutive dello sviluppo del linguaggio, andando in primo luogo a vedere come si sviluppa l’apparato sensoriale uditivo del bambino e quali sono gli esami strumentali di base che ci consentono di rilevare un eventuale deficit, accennando poi al fenomeno dell’over-hearing. La parte conclusiva della tesi riguarda tutte le possibili soluzioni di cui oggi disponiamo per rendere più agevole e quanto più alla pari possibile del coetaneo normo-acusico il percorso scolastico di un ragazzo con problemi uditivi. Tutte le soluzioni trovate si basano sull’analisi e lo studio dei problemi più invalidanti e frequenti riscontrati, prendendo in considerazione i tre punti fondamentali toccati nella parte centrale della discussione ovvero l’acustica nelle aule delle scuole visto dal punto di vista dell’aspetto fisico, il vero e proprio problema di percezione dei suoni in classe di cui soffrono questi bambini e in ultima analisi la fatica dell’ascolto che hanno nell’ambiente scolastico. Tutti questi aspetti che abbiamo indagato mettendo assieme questi fattori hanno condotto a quelle che possono essere le soluzioni più all’avanguardia per questi studenti in modo da consentire loro di avere accesso in maniera ottimale a tutti i tipi di input sonori dell’ambiente scolastico, fattore fondamentale per consentire loro di sviluppare successivamente un linguaggio completo sotto qualsiasi aspetto, il tutto facendo in modo che loro possano fare ciò senza un utilizzo spropositato di energie e risorse cognitive che è ciò che differenzia di più un bambino con deficit uditivi da uno perfettamente normo-acusico nel corso della sua carriera scolastica. In questa tesi si cerca di capire in che misura noi audioprotesisti (aiutati anche dalle istituzioni) siamo in grado di dare una risposta efficace di fronte all’esistenza di mondi percettivi differenti, attivando processi di integrazione, ma soprattutto di inclusione, dei bambini affetti da questo deficit all’interno degli istituti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/38818