IL COUNSELING AUDIOPROTESICO

Today a tool that, beyond technology, permeates all the work of the hearing care professional and counseling. As a whole, the rehabilitation process of a hearing impaired patient is extremely complex and difficult to treat in view of how he experiences psycho-social discomfort, the drama of his frustrations and the limited or total inability to relate to others. In general, the hearing impaired subject tends to assume an attitude of closure and distrust with the world around him, inevitably creating a condition of insecurity. This situation gives rise to the need in the patient to establish, with a specialist, an empathic relationship, who is aware and can face his problem to help him solve it. How can I enhance and improve my Counseling, carried out during my company internship, when I become a Hearing Care Technician? It is precisely from this question that I decided to start an investigation through the administration, after the first meeting, of an anonymous questionnaire that allowed me to see where to intervene to improve my Counseling as much as possible. From what emerges from the graphs, it is clear that there is still room for improvement in my counseling activity. Counseling, in my opinion, plays a role of primary importance in the path of acoustic prosthesis of a patient, because each person is a complex of emotional states, expectations and feelings that must be understood and valued with appropriate interventions and choices. The good action of a hearing care professional is in fact closely linked to this ambivalent connotation of technician and counselor: he understands to act. Acting ethically and competently means giving oneself and others great satisfaction. 

Oggi uno strumento che, al di là della tecnologia, permea tutto il lavoro dell’audioprotesista e il counseling. Nel suo insieme il processo di riabilitazione di un paziente audioleso è estremamente complesso e difficile da trattare in considerazione di come lo stesso vive il disagio psico-sociale, la drammaticità delle sue frustrazioni e la limitata o totale incapacità di relazionarsi con gli altri. In genere il soggetto audioleso tende ad assumere un atteggiamento di chiusura e diffidenza con il mondo che lo circonda creando inevitabilmente una condizione di insicurezza. Tale situazione fa nascere nel paziente l’esigenza di instaurare, con uno specialista, un rapporto empatico, che sia a conoscenza e possa affrontare il suo problema per aiutarlo a risolverlo. Come posso valorizzare e migliorare il mio Counseling, svolto durante il mio tirocinio aziendale, nel momento in cui diventerò un Tecnico Audioprotesista? È proprio a partire da questa domanda che ho deciso di avviare un’indagine attraverso la somministrazione, dopo il primo incontro, di un questionario in forma anonima che mi ha consentito di vedere dove intervenire per migliorare quanto più possibile il mio Counseling. . Da quanto emerge dai grafici, è evidente che vi è ancora spazio per migliorare la mia attività di counseling. Il counseling, a mio parere, svolge un ruolo di primaria importanza nel percorso di protesizzazione acustica di un paziente, perchè ogni persona è un complesso di stati emozionali, di aspettative e sentimenti che vanno compresi e valorizzati con interventi e scelte opportune. Il buon agire di un audioprotesista è infatti strettamente legato a questa sua connotazione ambivalente di tecnico e counselor: egli comprende per agire. Agire in maniera etica e competente significa regalare a sé stessi e agli altri grandi soddisfazioni.