L’iter audioprotesico consiste nella valutazione psico funzionale volta alla raccolta di dati anamnestici a cui segue una serie di test strumentali finalizzati a determinare il campo uditivo. Nell’applicazione audioprotesica il tecnico audioprotesista sceglie, fornisce e adatta gli apparecchi acustici in base alle esigenze dell’utente e ai dati raccolti. Recentemente ha preso piede nel panorama audiologico l’utilizzo del Matrix test in associazione alla valutazione strumentale eseguita durante i controlli audioprotesici. Tale esame permette di testare le prestazioni del soggetto durante l’erogazione contestuale di rumore di sottofondo. Questo test permette di rappresentare simbolicamente situazioni di vita reale in cui l’utente con o senza apparecchi acustici può trovarsi e restituisce un valore numerico che i professionisti possono utilizzare nella pratica quotidiana. Lo scopo che si pone questa tesi è, attraverso lo studio del Matrix test in pazienti protesizzati, quello di osservare la presenza di possibili similitudini nelle applicazioni protesiche. L’eventuale presenza di valori standard potrebbero aiutare il tecnico audioprotesista nel momento della regolazione al fine di ottimizzare il guadagno in base al Matrix test. Lo studio è stato effettuato su un campione di 36 pazienti di età compresa fra i 56 e gli 93 anni (età media 77). Il campione è rappresentato da 20 pazienti di sesso maschile e 17 di sesso femminile. I criteri di inclusione riguardano la tipologia della perdita uditiva (ipoacusia neurosensoriale bilaterale in caduta sugli acuti), la fascia dell’apparecchio acustico (Gruppo 1) e la somministrazione del Matrix test. I limiti dello studio sono rappresentati dalla esiguità del campione studiato, dalla eterogeneità delle informazioni raccolte a causa di alcuni dati mancanti e non reperibili. Al momento, in considerazione dei limiti presenti nell’elaborazione di questa tesi, non è possibile confermare l’obiettivo prefissato in base all’utilizzo del test stesso. Possibile è invece sottolineare che l’utilizzo del Matrix test può aiutare l’audioprotesista durante l’iter protesico per il raggiungimento del best fitting.

Best fitting: come il Matrix test influisce nell'iter protesico

FURLANETTO, CHIARA
2021/2022

Abstract

L’iter audioprotesico consiste nella valutazione psico funzionale volta alla raccolta di dati anamnestici a cui segue una serie di test strumentali finalizzati a determinare il campo uditivo. Nell’applicazione audioprotesica il tecnico audioprotesista sceglie, fornisce e adatta gli apparecchi acustici in base alle esigenze dell’utente e ai dati raccolti. Recentemente ha preso piede nel panorama audiologico l’utilizzo del Matrix test in associazione alla valutazione strumentale eseguita durante i controlli audioprotesici. Tale esame permette di testare le prestazioni del soggetto durante l’erogazione contestuale di rumore di sottofondo. Questo test permette di rappresentare simbolicamente situazioni di vita reale in cui l’utente con o senza apparecchi acustici può trovarsi e restituisce un valore numerico che i professionisti possono utilizzare nella pratica quotidiana. Lo scopo che si pone questa tesi è, attraverso lo studio del Matrix test in pazienti protesizzati, quello di osservare la presenza di possibili similitudini nelle applicazioni protesiche. L’eventuale presenza di valori standard potrebbero aiutare il tecnico audioprotesista nel momento della regolazione al fine di ottimizzare il guadagno in base al Matrix test. Lo studio è stato effettuato su un campione di 36 pazienti di età compresa fra i 56 e gli 93 anni (età media 77). Il campione è rappresentato da 20 pazienti di sesso maschile e 17 di sesso femminile. I criteri di inclusione riguardano la tipologia della perdita uditiva (ipoacusia neurosensoriale bilaterale in caduta sugli acuti), la fascia dell’apparecchio acustico (Gruppo 1) e la somministrazione del Matrix test. I limiti dello studio sono rappresentati dalla esiguità del campione studiato, dalla eterogeneità delle informazioni raccolte a causa di alcuni dati mancanti e non reperibili. Al momento, in considerazione dei limiti presenti nell’elaborazione di questa tesi, non è possibile confermare l’obiettivo prefissato in base all’utilizzo del test stesso. Possibile è invece sottolineare che l’utilizzo del Matrix test può aiutare l’audioprotesista durante l’iter protesico per il raggiungimento del best fitting.
2021
Best fitting: how the Matrix test affects the prosthetic process
Matrix test
Best fitting
iter protesico
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