Il tecnico audioprotesista, nell’ambito delle sue competenze sanitarie, si deve interfacciare con il servizio sanitario regionale per la fornitura di ausili protesici ai pazienti affetti da disabilità uditive. I pazienti caratterizzati da una compromissione permanente a carico del sistema uditivo presentano un progressivo deterioramento della qualità di vita con una conseguente difficoltà nel rapportarsi normalmente con il mondo esterno. Per evitare un impatto critico, è fondamentale una corretta presa in carico del paziente e dei suoi bisogni all’interno del percorso di assistenza protesica da parte del sistema sanitario regionale. L’obiettivo dell’assistenza protesica è garantire il miglioramento della qualità di vita delle persone con menomazioni che compromettono l’autonomia, la capacità di comunicazione, l’attitudine lavorativa e la vita di relazione. La fornitura degli ausili acustici va dunque necessariamente contestualizzata sia nell’ambiente di vita, sia in ambito familiare dove si sviluppano e si realizzano i legami più intimi. L’obiettivo di questo studio è quello di descrivere il percorso del paziente affetto da ipoacusia all’interno dei protocolli clinico-assistenziali dell’assistenza protesica territoriale e in particolar modo confrontare questi modelli per quanto concerne l’udito. In particolare verranno presi in esame i modelli di due regioni: Veneto e Friuli Venezia Giulia, che nonostante siano confinanti presentano differenti organizzazioni. La scelta di confrontare queste due regioni nasce dall’esperienza maturata all’interno dell’azienda dove ho svolto il tirocinio in questi tre anni, che si estende in entrambe le regioni. L’elaborato è stato sviluppato successivamente a un’attenta ricerca sui vari siti internet della sanità regionale di ciascuna delle due regioni, sui Bollettini Ufficiali che raccolgono tutte le normative e le comunicazioni ufficiali e a numerose comunicazioni telefoniche e telematiche, nonché vis-à-vis con ASL, uffici protesici, 3 uffici amministrativi e personale ospedaliero come medici specialisti e audiometristi. Dal confronto emerge che la regione Veneto, a statuto ordinario, segue nel particolare le linee guida nazionali aggiornate ad oggi, mentre la regione a statuto speciale Friuli Venezia Giulia può adottare altri parametri e procedure in autonomia.

Confronto tra modelli organizzativi dell'assistenza protesica territoriale tra regione a statuto speciale Friuli Venezia Giulia e regione Veneto a statuto ordinario.

GASPARINI, ELISA
2021/2022

Abstract

Il tecnico audioprotesista, nell’ambito delle sue competenze sanitarie, si deve interfacciare con il servizio sanitario regionale per la fornitura di ausili protesici ai pazienti affetti da disabilità uditive. I pazienti caratterizzati da una compromissione permanente a carico del sistema uditivo presentano un progressivo deterioramento della qualità di vita con una conseguente difficoltà nel rapportarsi normalmente con il mondo esterno. Per evitare un impatto critico, è fondamentale una corretta presa in carico del paziente e dei suoi bisogni all’interno del percorso di assistenza protesica da parte del sistema sanitario regionale. L’obiettivo dell’assistenza protesica è garantire il miglioramento della qualità di vita delle persone con menomazioni che compromettono l’autonomia, la capacità di comunicazione, l’attitudine lavorativa e la vita di relazione. La fornitura degli ausili acustici va dunque necessariamente contestualizzata sia nell’ambiente di vita, sia in ambito familiare dove si sviluppano e si realizzano i legami più intimi. L’obiettivo di questo studio è quello di descrivere il percorso del paziente affetto da ipoacusia all’interno dei protocolli clinico-assistenziali dell’assistenza protesica territoriale e in particolar modo confrontare questi modelli per quanto concerne l’udito. In particolare verranno presi in esame i modelli di due regioni: Veneto e Friuli Venezia Giulia, che nonostante siano confinanti presentano differenti organizzazioni. La scelta di confrontare queste due regioni nasce dall’esperienza maturata all’interno dell’azienda dove ho svolto il tirocinio in questi tre anni, che si estende in entrambe le regioni. L’elaborato è stato sviluppato successivamente a un’attenta ricerca sui vari siti internet della sanità regionale di ciascuna delle due regioni, sui Bollettini Ufficiali che raccolgono tutte le normative e le comunicazioni ufficiali e a numerose comunicazioni telefoniche e telematiche, nonché vis-à-vis con ASL, uffici protesici, 3 uffici amministrativi e personale ospedaliero come medici specialisti e audiometristi. Dal confronto emerge che la regione Veneto, a statuto ordinario, segue nel particolare le linee guida nazionali aggiornate ad oggi, mentre la regione a statuto speciale Friuli Venezia Giulia può adottare altri parametri e procedure in autonomia.
2021
Comparison between organizational models of territorial prosthetic assistance of Friuli Venezia Giulia, a special statute region, and Veneto,an ordinary statute region
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Tesi di laurea Elisa Gasparini (Nov22).pdf

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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38825