Uno dei fenomeni che un Audioprotesista può trovarsi a gestire durante un’applicazione audioprotesica, è l’Autofonia. È fondamentale fare una distinzione tra le 2 variabili che la possono riguardare, ovvero sia l’Occlusione che si manifesta con la sensazione di rimbombo della propria voce, indossando l’apparecchio acustico inserito ma spento e il cosiddetto “Ampclusione” che crea lo stesso sintomo, ma questa volta con l’apparecchio acustico inserito e acceso. I variabili presi in considerazione legati a questo fenomeno, sono la correlazione tra la configurazione dell’audiogramma del paziente, il tipo di apparecchio acustico scelto, lo specifico sistema di accoppiamento adottato e la dimensione della ventilazione utilizzata sull’auricolare che viene introdotto nel condotto uditivo esterno. Lo scopo di questa tesi è quello di verificare l’efficacia nell’eliminazione o attenuazione dell’Autofonia tramite misure in vivo e autovalutazione, attraverso una nuova tecnologia introdotta nel 2021 dell’azienda Phonak, chiamata Receiver Active Vent. Quest’ ultimo è dotato di una ventilazione a commutazione micro-meccanica, che permette tramite un dischetto posizionato all’interno del ricevitore, di spostarsi tra l’applicazione open, dove viene lasciato uno spazio di ventilazione comunicante tra il condotto uditivo e l’ambiente esterno e la posizione closed che sposta il dischetto chiudendo la ventilazione comunicante con l’ambiente esterno. Il campione oggetto di studio è stato un gruppo denominato gruppo 1, di 7 pazienti ipoacusici con configurazione della curva audiometrica caratterizzata da frequenze gravi conservate e con le frequenze acute in discesa. Per l’applicazione dell’Active vent sono state eseguite le misure Rem con le due modalità di ventilazione (aperta e chiusa) in modo da avere una regolazione personalizzata “su misura” per ogni paziente e avere la consapevolezza di cosa viene erogato a livello della membrana timpanica. Per ampliare ulteriormente il database di pazienti inclusi, sono stati analizzati altri 8 pazienti, denominato gruppo 2, che non soddisfacevano le caratteristiche audiometriche di inclusione. Di questi sono state analizzate soltanto la misura REUR e la REOR sempre nelle 2 modalità aperta e chiusa. La ricerca si è sviluppata ulteriormente, (solo per il gruppo 1), per analizzare prima il fenomeno dell’effetto occlusione e successivamente dell’Ampclusione, iniziando con la modalità open e poi closed, facendo pronunciare al paziente le 5 vocali e poi instaurando un dialogo. Basandosi sul concetto “Patient Centred Healthcare” la ricerca vuole dimostrare l’importanza nella professione sanitaria dell’audioprotesista che nulla venga lasciato al caso quando si ha la presa in carico e responsabilità della salute dell’assistito. Quindi l’utilizzo di tecnologie che impiegano automatismi intelligenti, questi devono essere pur sempre validati per ogni paziente con metodiche precise e personalizzate, come per esempio l’uso delle misurazioni in vivo. L’appropriatezza vuole che l’assistenza fornita dall’audioprotesista deve quindi basarsi sulla prestazione intellettuale e non focalizzarsi esclusivamente soltanto sul prodotto o sulla tecnologia e questo in coerenza con i principi e valori espressi nel Codice Deontologico del Tecnico Audioprotesista.

VERIFICA DELL' EFFICACIA DEL RECEIVER ACTIVE VENT NELL' ELIMINAZIONE DELL' AUTOFONIA, TRAMITE MISURE IN VIVO E TRAMITE AUTOVALUTAZIONE.

GRASSIVARO, MICHELE
2021/2022

Abstract

Uno dei fenomeni che un Audioprotesista può trovarsi a gestire durante un’applicazione audioprotesica, è l’Autofonia. È fondamentale fare una distinzione tra le 2 variabili che la possono riguardare, ovvero sia l’Occlusione che si manifesta con la sensazione di rimbombo della propria voce, indossando l’apparecchio acustico inserito ma spento e il cosiddetto “Ampclusione” che crea lo stesso sintomo, ma questa volta con l’apparecchio acustico inserito e acceso. I variabili presi in considerazione legati a questo fenomeno, sono la correlazione tra la configurazione dell’audiogramma del paziente, il tipo di apparecchio acustico scelto, lo specifico sistema di accoppiamento adottato e la dimensione della ventilazione utilizzata sull’auricolare che viene introdotto nel condotto uditivo esterno. Lo scopo di questa tesi è quello di verificare l’efficacia nell’eliminazione o attenuazione dell’Autofonia tramite misure in vivo e autovalutazione, attraverso una nuova tecnologia introdotta nel 2021 dell’azienda Phonak, chiamata Receiver Active Vent. Quest’ ultimo è dotato di una ventilazione a commutazione micro-meccanica, che permette tramite un dischetto posizionato all’interno del ricevitore, di spostarsi tra l’applicazione open, dove viene lasciato uno spazio di ventilazione comunicante tra il condotto uditivo e l’ambiente esterno e la posizione closed che sposta il dischetto chiudendo la ventilazione comunicante con l’ambiente esterno. Il campione oggetto di studio è stato un gruppo denominato gruppo 1, di 7 pazienti ipoacusici con configurazione della curva audiometrica caratterizzata da frequenze gravi conservate e con le frequenze acute in discesa. Per l’applicazione dell’Active vent sono state eseguite le misure Rem con le due modalità di ventilazione (aperta e chiusa) in modo da avere una regolazione personalizzata “su misura” per ogni paziente e avere la consapevolezza di cosa viene erogato a livello della membrana timpanica. Per ampliare ulteriormente il database di pazienti inclusi, sono stati analizzati altri 8 pazienti, denominato gruppo 2, che non soddisfacevano le caratteristiche audiometriche di inclusione. Di questi sono state analizzate soltanto la misura REUR e la REOR sempre nelle 2 modalità aperta e chiusa. La ricerca si è sviluppata ulteriormente, (solo per il gruppo 1), per analizzare prima il fenomeno dell’effetto occlusione e successivamente dell’Ampclusione, iniziando con la modalità open e poi closed, facendo pronunciare al paziente le 5 vocali e poi instaurando un dialogo. Basandosi sul concetto “Patient Centred Healthcare” la ricerca vuole dimostrare l’importanza nella professione sanitaria dell’audioprotesista che nulla venga lasciato al caso quando si ha la presa in carico e responsabilità della salute dell’assistito. Quindi l’utilizzo di tecnologie che impiegano automatismi intelligenti, questi devono essere pur sempre validati per ogni paziente con metodiche precise e personalizzate, come per esempio l’uso delle misurazioni in vivo. L’appropriatezza vuole che l’assistenza fornita dall’audioprotesista deve quindi basarsi sulla prestazione intellettuale e non focalizzarsi esclusivamente soltanto sul prodotto o sulla tecnologia e questo in coerenza con i principi e valori espressi nel Codice Deontologico del Tecnico Audioprotesista.
2021
REAL EAR MEASUREMENTS AND SELF EVALUATION QUESTIONNAIRE TO VERIFY THE EFFICACY OF RECEIVER ACTIVE VENT IN ELIMINATING THE OCCLUSION EFFECT.
AUTOFONIA
MISURAZIONI IN VIVO
RECEIVER ACTIVE VENT
AUOVALUTAZIONE
QUESTIONARIO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38826