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In molti paesi europei ed extraeuropei le pratiche eutanasiche e/o di suicidio assistito sono legali, in Italia, invece, la strada per la loro legalizzazione è ancora incerta, anche se sono stati fatti dei passi avanti. A partire dalla proposta di iniziativa popolare, depositata alla Camera nel 2013, ne sono seguite altre, con l’intento di portare in Parlamento la questione e arrivare ad una normativa che regoli i trattamenti di aiuto a morire. Nel marzo 2022, la Camera dei deputati ha approvato il testo unificato “disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita”; con una maggioranza favorevole e passando il provvedimento alla visione del Senato, che non si è ancora espresso in merito. Con l’emanazione della nuova legge, i compiti dei professionisti sanitari, tra cui l’infermiere, subirebbero dei cambiamenti; risulta quindi importante fare delle considerazioni sul tema. Con il seguente studio, si vuole capire quale sia l’opinione e conoscenza degli infermieri circa “eutanasia” e “suicidio assistito”, se i professionisti si presterebbero ad avere un ruolo attivo e la conoscenza del Codice deontologico della professione. Metodi. È stato ideato un questionario composto da 15 domande (14 a risposta multipla e una a risposta breve), così divise: dati generali, domande di natura conoscitiva sul tema trattato, domande sull’opinione professionale e personale dei professionisti e domande di esperienza professionale; è stato somministrato anonimamente agli infermieri di tre unità operative (Clinica Medica III, Chirurgia Generale 1 e Chirurgia d’Urgenza e T.I.P.O. cardiochirurgica) dell’Azienda Ospedale Università di Padova, tramite mail aziendale, con la collaborazione dei tre coordinatori. Risultati. Il campione analizzato è di 50 infermieri. Della popolazione in esame, il 54% dei compilatori ha ricevuto delle richieste di aiuto a morire e avrebbe voluto avere la possibilità di intervenire, ed un altro 22%, anche se non ha mai dovuto fronteggiare tale richiesta, vorrebbe poter assecondare il desiderio del paziente. Inoltre, la quasi totalità del campione (96%) prenderebbe parte a trattamenti eutanasici e di aiuto al suicidio. Purtroppo, la conoscenza del tema e del Codice deontologico che regola la professione, risultano essere scarsamente conosciuti. Conclusioni. I risultati hanno evidenziato un’apertura verso i trattamenti di aiuto a morire, confermando la vicinanza dell’infermiere durante tutte le fasi della vita del paziente ed il rispetto che ha nei confronti delle sue scelte. In aggiunta, dai dati rilevati, risulta necessaria una formazione specifica sul tema e un aggiornamento sulla conoscenza del Codice deontologico.

Eutanasia e suicidio assistito: indagine conoscitiva tra la popolazione infermieristica dell'Azienda Ospedaliera di Padova

ANTONELLO, ALESSIA
2021/2022

Abstract

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2021
Euthanasia and assisted dying
In molti paesi europei ed extraeuropei le pratiche eutanasiche e/o di suicidio assistito sono legali, in Italia, invece, la strada per la loro legalizzazione è ancora incerta, anche se sono stati fatti dei passi avanti. A partire dalla proposta di iniziativa popolare, depositata alla Camera nel 2013, ne sono seguite altre, con l’intento di portare in Parlamento la questione e arrivare ad una normativa che regoli i trattamenti di aiuto a morire. Nel marzo 2022, la Camera dei deputati ha approvato il testo unificato “disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita”; con una maggioranza favorevole e passando il provvedimento alla visione del Senato, che non si è ancora espresso in merito. Con l’emanazione della nuova legge, i compiti dei professionisti sanitari, tra cui l’infermiere, subirebbero dei cambiamenti; risulta quindi importante fare delle considerazioni sul tema. Con il seguente studio, si vuole capire quale sia l’opinione e conoscenza degli infermieri circa “eutanasia” e “suicidio assistito”, se i professionisti si presterebbero ad avere un ruolo attivo e la conoscenza del Codice deontologico della professione. Metodi. È stato ideato un questionario composto da 15 domande (14 a risposta multipla e una a risposta breve), così divise: dati generali, domande di natura conoscitiva sul tema trattato, domande sull’opinione professionale e personale dei professionisti e domande di esperienza professionale; è stato somministrato anonimamente agli infermieri di tre unità operative (Clinica Medica III, Chirurgia Generale 1 e Chirurgia d’Urgenza e T.I.P.O. cardiochirurgica) dell’Azienda Ospedale Università di Padova, tramite mail aziendale, con la collaborazione dei tre coordinatori. Risultati. Il campione analizzato è di 50 infermieri. Della popolazione in esame, il 54% dei compilatori ha ricevuto delle richieste di aiuto a morire e avrebbe voluto avere la possibilità di intervenire, ed un altro 22%, anche se non ha mai dovuto fronteggiare tale richiesta, vorrebbe poter assecondare il desiderio del paziente. Inoltre, la quasi totalità del campione (96%) prenderebbe parte a trattamenti eutanasici e di aiuto al suicidio. Purtroppo, la conoscenza del tema e del Codice deontologico che regola la professione, risultano essere scarsamente conosciuti. Conclusioni. I risultati hanno evidenziato un’apertura verso i trattamenti di aiuto a morire, confermando la vicinanza dell’infermiere durante tutte le fasi della vita del paziente ed il rispetto che ha nei confronti delle sue scelte. In aggiunta, dai dati rilevati, risulta necessaria una formazione specifica sul tema e un aggiornamento sulla conoscenza del Codice deontologico.
Suicidio assistito
Eutanasia
Infermiere
Legislazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38846