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Background: la demenza è una sindrome che compromette le funzioni cognitive di che ne soffre, così gravemente da comportare disabilità e dipendenza. Questi soggetti rispetto al resto della popolazione, infatti, a causa delle loro ridotte condizioni generali hanno una maggiore probabilità di incorrere in patologie che richiedono un trattamento prolungato per via endovenosa. Obiettivo: l’obiettivo di questa revisione bibliografica mira a confrontare quale accesso venoso tra i cateteri venosi centrali a inserzione periferica (PICC) e i cateteri Midline sia il migliore da utilizzare nei pazienti affetti da demenza, rispetto al rischio di insorgenza di complicanze (infettive; di dislocazione; di occlusione; di trombosi venosa profonda; di auto rimozione) e rispetto alle necessità terapeutiche (terapia endovenosa, nutrizione parenterale, cure di fine vita). Materiali e Metodi: è stata effettuata una revisione della letteratura attraverso la consultazione di quattro banche dati PubMed, Cochrane Library, CINAHL e Scopus per individuare articoli pubblicati tra il 2012 al 2022 in lingua inglese, francese, tedesca e italiana, inerenti all’argomento dell’elaborato. Sono sati posti i seguenti quesiti di ricerca: nei pazienti affetti da demenza quale accesso venoso tra PICC e Midline è il migliore da utilizzare rispetto: - al rischio di insorgenza di complicanze infettive, di dislocazione, di occlusione, di trombosi venosa profonda e di auto rimozione?; - alla terapia endovenosa, alla nutrizione parenterale supplementare/ totale e alle cure di fine vita? Risultati: su un totale di 499 articoli individuati, solo 4 soddisfacevano i criteri di inclusione e sono stati selezionati per la revisione della letteratura: 1 studio multicentrico, 2 studi di coorte retrospettivi e 1 studio osservazionale. Dall’ analisi di questi articoli emerge che il PICC risulta essere la scelta migliore rispetto al rischio di occlusione, di dislocazione, di auto rimozione e rispetto alla necessità di nutrizione parenterale. Per quanto riguarda il Midline, risulta essere invece la scelta migliore rispetto al rischio di infezioni. In merito alla terapia endovenosa ed alla trombosi venosa profonda (TVP) non ci sono ancora risultati che dimostrano differenze significative tra i due dispositivi. Infine, riguardante le cure di fine vita, solo un articolo ha trattato questo argomento affermando che l’utilizzo del PICC ha dimostrato di facilitare il trattamento di fine vita. Conclusioni: La revisione della letteratura effettuata ha permesso di rispondere a tutti i quesiti di ricerca posti per questo elaborato di tesi. L’esistenza di pochi studi che trattano di questo argomento, oltretutto di cui solo uno sul target specifico di persone con demenza, però, non ha permesso di affermare con certezza quale dispositivo tra PICC e Midline sia in assoluto il migliore da utilizzare in questa tipologia di persone. Pertanto, questa revisione della letteratura si propone come punto di partenza per proseguire la ricerca e come base per futuri progetti formativi. Keywords: demenza (dementia);PICC; Catetere Midline (Midline catheter); complicanze (complications); infezioni (infections); dislocazione (dislocation); trombosi venosa profonda (Deep vein thrombosis); auto rimozione (self removal); necessità terapeutiche (therapeutic needs); terapia endovenosa (intravenous therapy); nutrizione parenterale (parenteral nutrition); cure di fine vita (end-of-life care).

Persona con demenza: PICC o Midline? Revisione di letteratura

BIASUTTI, FRANCESCA
2021/2022

Abstract

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2021
Person with dementia: PICC or Midline? Literature review
Background: la demenza è una sindrome che compromette le funzioni cognitive di che ne soffre, così gravemente da comportare disabilità e dipendenza. Questi soggetti rispetto al resto della popolazione, infatti, a causa delle loro ridotte condizioni generali hanno una maggiore probabilità di incorrere in patologie che richiedono un trattamento prolungato per via endovenosa. Obiettivo: l’obiettivo di questa revisione bibliografica mira a confrontare quale accesso venoso tra i cateteri venosi centrali a inserzione periferica (PICC) e i cateteri Midline sia il migliore da utilizzare nei pazienti affetti da demenza, rispetto al rischio di insorgenza di complicanze (infettive; di dislocazione; di occlusione; di trombosi venosa profonda; di auto rimozione) e rispetto alle necessità terapeutiche (terapia endovenosa, nutrizione parenterale, cure di fine vita). Materiali e Metodi: è stata effettuata una revisione della letteratura attraverso la consultazione di quattro banche dati PubMed, Cochrane Library, CINAHL e Scopus per individuare articoli pubblicati tra il 2012 al 2022 in lingua inglese, francese, tedesca e italiana, inerenti all’argomento dell’elaborato. Sono sati posti i seguenti quesiti di ricerca: nei pazienti affetti da demenza quale accesso venoso tra PICC e Midline è il migliore da utilizzare rispetto: - al rischio di insorgenza di complicanze infettive, di dislocazione, di occlusione, di trombosi venosa profonda e di auto rimozione?; - alla terapia endovenosa, alla nutrizione parenterale supplementare/ totale e alle cure di fine vita? Risultati: su un totale di 499 articoli individuati, solo 4 soddisfacevano i criteri di inclusione e sono stati selezionati per la revisione della letteratura: 1 studio multicentrico, 2 studi di coorte retrospettivi e 1 studio osservazionale. Dall’ analisi di questi articoli emerge che il PICC risulta essere la scelta migliore rispetto al rischio di occlusione, di dislocazione, di auto rimozione e rispetto alla necessità di nutrizione parenterale. Per quanto riguarda il Midline, risulta essere invece la scelta migliore rispetto al rischio di infezioni. In merito alla terapia endovenosa ed alla trombosi venosa profonda (TVP) non ci sono ancora risultati che dimostrano differenze significative tra i due dispositivi. Infine, riguardante le cure di fine vita, solo un articolo ha trattato questo argomento affermando che l’utilizzo del PICC ha dimostrato di facilitare il trattamento di fine vita. Conclusioni: La revisione della letteratura effettuata ha permesso di rispondere a tutti i quesiti di ricerca posti per questo elaborato di tesi. L’esistenza di pochi studi che trattano di questo argomento, oltretutto di cui solo uno sul target specifico di persone con demenza, però, non ha permesso di affermare con certezza quale dispositivo tra PICC e Midline sia in assoluto il migliore da utilizzare in questa tipologia di persone. Pertanto, questa revisione della letteratura si propone come punto di partenza per proseguire la ricerca e come base per futuri progetti formativi. Keywords: demenza (dementia);PICC; Catetere Midline (Midline catheter); complicanze (complications); infezioni (infections); dislocazione (dislocation); trombosi venosa profonda (Deep vein thrombosis); auto rimozione (self removal); necessità terapeutiche (therapeutic needs); terapia endovenosa (intravenous therapy); nutrizione parenterale (parenteral nutrition); cure di fine vita (end-of-life care).
Demenza
PICC
Midline
Complicanze
Terapia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38866