Questo lavoro consiste nella revisione di letteratura sul fenomeno degli Hikikomori, soggetti che rifiutano qualsiasi contatto sociale, isolandosi in casa per un periodo di almeno sei mesi e che può arrivare a durare anche tutto il resto della vita. Il disturbo, di origine giapponese, è stato per lungo tempo ritenuto esclusivo di questo paese ma, negli ultimi anni, si stanno riscontrando sempre più casi in tutto il resto del mondo. Si ritiene che, data la scarsa notorietà del disturbo e la tendenza di alcune famiglie a sottovalutarne la serietà, una adeguata informazione sia uno dei punti più importanti su cui concentrarsi per contrastarlo. L’obiettivo è quindi quello di educare i familiari degli Hikikomori sulle cause che possono portare ad esso, sui segni e sintomi a cui prestare attenzione per riconoscerlo il prima possibile e poter intervenire efficacemente e tempestivamente. La famiglia svolge, infatti, un ruolo fondamentale per poter intraprendere con successo una terapia il prima possibile. Difatti, i soggetti Hikikomori, rifiutando qualsiasi contatto sociale, tenderebbero a non cercare alcun aiuto ed a rimanere nella loro condizione di malessere. Vengono infine esaminate le opzioni terapeutiche attualmente più utilizzate e di maggior efficacia.
Hikikomori, revisione letteraria sulla educazione alla prevenzione ed al trattamento.
CASTELLANI, MARCO
2021/2022
Abstract
Questo lavoro consiste nella revisione di letteratura sul fenomeno degli Hikikomori, soggetti che rifiutano qualsiasi contatto sociale, isolandosi in casa per un periodo di almeno sei mesi e che può arrivare a durare anche tutto il resto della vita. Il disturbo, di origine giapponese, è stato per lungo tempo ritenuto esclusivo di questo paese ma, negli ultimi anni, si stanno riscontrando sempre più casi in tutto il resto del mondo. Si ritiene che, data la scarsa notorietà del disturbo e la tendenza di alcune famiglie a sottovalutarne la serietà, una adeguata informazione sia uno dei punti più importanti su cui concentrarsi per contrastarlo. L’obiettivo è quindi quello di educare i familiari degli Hikikomori sulle cause che possono portare ad esso, sui segni e sintomi a cui prestare attenzione per riconoscerlo il prima possibile e poter intervenire efficacemente e tempestivamente. La famiglia svolge, infatti, un ruolo fondamentale per poter intraprendere con successo una terapia il prima possibile. Difatti, i soggetti Hikikomori, rifiutando qualsiasi contatto sociale, tenderebbero a non cercare alcun aiuto ed a rimanere nella loro condizione di malessere. Vengono infine esaminate le opzioni terapeutiche attualmente più utilizzate e di maggior efficacia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/38881