(/)

Background: A partire da dicembre 2019, il mondo si è trovato a combattere una nuova pandemia a causa della propagazione del Sars-Cov-2. Questo virus provoca una malattia (conosciuta come Covid-19) la quale, nella maggior parte dei casi, provoca una sintomatologia semi-influenzale. In una minoranza di casi può dare quadri respiratori gravi, fino a un quadro di insufficienza respiratoria. Per combattere i quadri più gravi di insufficienza respiratoria refrattaria i pazienti sono trattati con l’ossigenazione extracorporea, comunemente conosciuta con il termine ECMO. La principale tipologia di ECMO utilizzata in questa casistica è quella veno-venosa: essa sostiene la funzione polmonare e migliora l’ossigenazione del sangue. Per fare ciò, il sangue viene drenato all’esterno del corpo umano e condotto in un ossigenatore esterno artificiale, che contemporaneamente carica il sangue di elevate quantità di ossigeno e lo depura dall’anidride carbonica, per poi essere nuovamente immesso a livello venoso. Questo trattamento, anche se efficace, richiede personale altamente specializzato e competente, oltre che risorse avanzate. L’infermiere che si occupa di questa tipologia di pazienti si trova di fronte ad un’assistenza altamente specializzata: deve essere in grado, infatti, non solo di fornire un’assistenza di base attraverso cure igieniche e prevenzione delle lesioni da decubito, ma deve fornire anche un’assistenza avanzata con gestione delle cannule di drenaggio, monitoraggio emodinamico e respiratorio, controllo delle principali complicanze e gestione psicologica della famiglia del paziente. Obiettivo: l’obiettivo della tesi è indagare in letteratura come si articola l’assistenza infermieristica al paziente Covid sottoposto a ECMO e mettere in evidenza le principali difficoltà riscontrare durante il processo assistenziale. Materiali e metodi: la revisione è stata condotta analizzando i quattro elementi costituenti il PICO. La ricerca è stata effettuata consultando la banca dati interinazione di Pubmed. Le parole chiavi utilizzate per la ricerca sono: nursing assistance or management, covid-19, ECMO or extracorporeal circulation, complications. Risultati e conclusioni: da questa revisione di letteratura è emerso come l’infermiere che gestisce questi pazienti si trova quotidianamente difronte a numerose difficoltà e ostacoli. In primis, deve lavorare per parecchie ore protetto dai numerosi dispositivi di protezione individuale per prevenire il contagio; ciò, oltre a rendere più difficili alcune manovre, aumenta il dispendio di fatiche sia a livello fisico che a livello mentale. Altro ostacolo è rappresentato dal fatto che spesso questi pazienti passano lunghi periodi in posizione prona e sono dunque esposti a un maggior rischio di sviluppo di lesioni. Infine, l’infermiere ha un ruolo fondamentale nel monitorare e prevenire lo sviluppo delle principali complicanze legate all’utilizzo dell’ECMO e alla patologia sottostante. Per fare tutto ciò, dunque, l’infermiere non deve solo avere elevate conoscenze dell’assistenza in area critica, ma deve essere costantemente aggiornato sul monitoraggio e sull’assistenza dei pazienti sottoposti a questa tipologia di trattamento a elevata componente tecnologica.

ECMO: la gestione infermieristica dei pazienti Covid-19 sottoposti a circolazione extracorporea

CAVALLIN, FRANCESCA
2021/2022

Abstract

(/)
2021
ECMO: nursing management of Covid-19 patients receiving extracorporeal circulation
Background: A partire da dicembre 2019, il mondo si è trovato a combattere una nuova pandemia a causa della propagazione del Sars-Cov-2. Questo virus provoca una malattia (conosciuta come Covid-19) la quale, nella maggior parte dei casi, provoca una sintomatologia semi-influenzale. In una minoranza di casi può dare quadri respiratori gravi, fino a un quadro di insufficienza respiratoria. Per combattere i quadri più gravi di insufficienza respiratoria refrattaria i pazienti sono trattati con l’ossigenazione extracorporea, comunemente conosciuta con il termine ECMO. La principale tipologia di ECMO utilizzata in questa casistica è quella veno-venosa: essa sostiene la funzione polmonare e migliora l’ossigenazione del sangue. Per fare ciò, il sangue viene drenato all’esterno del corpo umano e condotto in un ossigenatore esterno artificiale, che contemporaneamente carica il sangue di elevate quantità di ossigeno e lo depura dall’anidride carbonica, per poi essere nuovamente immesso a livello venoso. Questo trattamento, anche se efficace, richiede personale altamente specializzato e competente, oltre che risorse avanzate. L’infermiere che si occupa di questa tipologia di pazienti si trova di fronte ad un’assistenza altamente specializzata: deve essere in grado, infatti, non solo di fornire un’assistenza di base attraverso cure igieniche e prevenzione delle lesioni da decubito, ma deve fornire anche un’assistenza avanzata con gestione delle cannule di drenaggio, monitoraggio emodinamico e respiratorio, controllo delle principali complicanze e gestione psicologica della famiglia del paziente. Obiettivo: l’obiettivo della tesi è indagare in letteratura come si articola l’assistenza infermieristica al paziente Covid sottoposto a ECMO e mettere in evidenza le principali difficoltà riscontrare durante il processo assistenziale. Materiali e metodi: la revisione è stata condotta analizzando i quattro elementi costituenti il PICO. La ricerca è stata effettuata consultando la banca dati interinazione di Pubmed. Le parole chiavi utilizzate per la ricerca sono: nursing assistance or management, covid-19, ECMO or extracorporeal circulation, complications. Risultati e conclusioni: da questa revisione di letteratura è emerso come l’infermiere che gestisce questi pazienti si trova quotidianamente difronte a numerose difficoltà e ostacoli. In primis, deve lavorare per parecchie ore protetto dai numerosi dispositivi di protezione individuale per prevenire il contagio; ciò, oltre a rendere più difficili alcune manovre, aumenta il dispendio di fatiche sia a livello fisico che a livello mentale. Altro ostacolo è rappresentato dal fatto che spesso questi pazienti passano lunghi periodi in posizione prona e sono dunque esposti a un maggior rischio di sviluppo di lesioni. Infine, l’infermiere ha un ruolo fondamentale nel monitorare e prevenire lo sviluppo delle principali complicanze legate all’utilizzo dell’ECMO e alla patologia sottostante. Per fare tutto ciò, dunque, l’infermiere non deve solo avere elevate conoscenze dell’assistenza in area critica, ma deve essere costantemente aggiornato sul monitoraggio e sull’assistenza dei pazienti sottoposti a questa tipologia di trattamento a elevata componente tecnologica.
nursing assistance
ECMO
covid-19
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Cavallin_Francesca.pdf

accesso aperto

Dimensione 3.53 MB
Formato Adobe PDF
3.53 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38882