Introduzione: La sindrome da astinenza iatrogena (“Iatrogenic Withdrawal Syndrome”, IWS) da farmaci sedativi all’interno delle terapie intensive pediatriche (paediatric intensive care unit, PICU) è solitamente sottodiagnosticata o sottotrattata poiché l’identificazione dei segni e sintomi di astinenza può essere difficile a causa della concomitanza clinica con altre condizioni dei pazienti in PICU, per cui diventa sempre più importante utilizzare strumenti convalidati come la scala Withdrawal Assessment Tool-1 (WAT-1) per diagnosticare precocemente la WS in età pediatrica e per valutare l’efficacia clinica dei trattamenti. Obiettivi: Il principale osservatore clinico di un paziente in PICU è l'infermiere che deve essere consapevole di cause, segni e sintomi della IWS e saperla riconoscere tramite l’utilizzo della scala WAT-1 (utile per la soddisfazione del personale e per la cura del paziente). Materiali e metodi: E’ stata condotta un’indagine osservazionale monocentrica tramite la realizzazione di un questionario coinvolgendo gli infermieri della Terapia Intensiva Cardiochirurgica di Padova, che verteva al riconoscimento della IWS, all’utilizzo e alla percezione degli infermieri sulla validità della scala WAT-1. Le domande sono state consegnate ai partecipanti con modalità online Google Moduli. Per conseguire gli obiettivi di tale studio, è stata effettuata un’analisi descrittiva sul campione per studiare il comportamento generale delle osservazioni raccolte, seguita da un’analisi inferenziale basata principalmente sulla verifica di significatività delle correlazioni. Risultati: Il 63,6% del campione ha riferito una conoscenza della IWS pari a 5 (valore massimo), in particolare 9 su 11 che hanno conseguito un master, hanno dato tale risposta. In merito alla conoscenza dei sintomi nel 69,7% il livello è risultato essere sui valori 4-5, quest’ultima risulta essere associata agli anni lavorativi in Cardiochirurgia Pediatrica (r di Pearson =0.488, P-Value: 0.4%). Inoltre è stato osservato che i bambini sottoposti ad intervento cardiochirurgico sono più predisposti (r di Pearson = 0.479, P-Value: 0.5%). Riguardo l’utilizzo della scala WAT-1 è stato registrato un valore modale in corrispondenza del valore 3 ( 42.4%), mentre per la percezione sulla validità, la moda è rappresentata dal valore 4 osservato nel 54.5% dei casi. Risulta che con l’aumento degli anni di servizio in Cardiochirurgia Pediatrica, diminuisce la validità percepita della scala ( r di Pearson = -0.365, P-Value 3.7%). Il 75.7% del campione ha fornito risposte pari a 0 o 1 alla domanda riguardo il tempo che richiede l’utilizzo della WAT-1. E’ stato osservato inoltre che ritenere il secondo item della WAT-1 “2 minuti prima dello stimolo” di difficile valutazione (r di Pearson = 0.508, P-Value 0.3%), predice che la scala richieda tanto tempo. Conclusioni: L'esperienza lavorativa pregressa in Cardiochirurgia Pediatrica è risultata essere un fattore per un riconoscimento più approfondito dei sintomi della IWS. E’ stata riscontrata una maggiore “diffidenza” di coloro con più anzianità di servizio verso la scala WAT-1, della quale non si nota un eccessivo utilizzo: una migliore formazione (istruzioni video) del personale infermieristico sulla generalità della WAT-1, porterebbe lo stesso ad acquisire una maggiore conoscenza e padronanza dello strumento. Parole chiave: sindrome astinenza iatrogena, cardiochirurgia pediatrica, oppioidi, benzodiazepine, WAT-1, infermiere.
Sindrome da astinenza da farmaci sedativi nel bambino critico: studio osservazionale sull’utilizzo della scala WAT-1 nel personale infermieristico in Cardiochirurgia Pediatrica
DIQUATTRO, MELANIA
2021/2022
Abstract
Introduzione: La sindrome da astinenza iatrogena (“Iatrogenic Withdrawal Syndrome”, IWS) da farmaci sedativi all’interno delle terapie intensive pediatriche (paediatric intensive care unit, PICU) è solitamente sottodiagnosticata o sottotrattata poiché l’identificazione dei segni e sintomi di astinenza può essere difficile a causa della concomitanza clinica con altre condizioni dei pazienti in PICU, per cui diventa sempre più importante utilizzare strumenti convalidati come la scala Withdrawal Assessment Tool-1 (WAT-1) per diagnosticare precocemente la WS in età pediatrica e per valutare l’efficacia clinica dei trattamenti. Obiettivi: Il principale osservatore clinico di un paziente in PICU è l'infermiere che deve essere consapevole di cause, segni e sintomi della IWS e saperla riconoscere tramite l’utilizzo della scala WAT-1 (utile per la soddisfazione del personale e per la cura del paziente). Materiali e metodi: E’ stata condotta un’indagine osservazionale monocentrica tramite la realizzazione di un questionario coinvolgendo gli infermieri della Terapia Intensiva Cardiochirurgica di Padova, che verteva al riconoscimento della IWS, all’utilizzo e alla percezione degli infermieri sulla validità della scala WAT-1. Le domande sono state consegnate ai partecipanti con modalità online Google Moduli. Per conseguire gli obiettivi di tale studio, è stata effettuata un’analisi descrittiva sul campione per studiare il comportamento generale delle osservazioni raccolte, seguita da un’analisi inferenziale basata principalmente sulla verifica di significatività delle correlazioni. Risultati: Il 63,6% del campione ha riferito una conoscenza della IWS pari a 5 (valore massimo), in particolare 9 su 11 che hanno conseguito un master, hanno dato tale risposta. In merito alla conoscenza dei sintomi nel 69,7% il livello è risultato essere sui valori 4-5, quest’ultima risulta essere associata agli anni lavorativi in Cardiochirurgia Pediatrica (r di Pearson =0.488, P-Value: 0.4%). Inoltre è stato osservato che i bambini sottoposti ad intervento cardiochirurgico sono più predisposti (r di Pearson = 0.479, P-Value: 0.5%). Riguardo l’utilizzo della scala WAT-1 è stato registrato un valore modale in corrispondenza del valore 3 ( 42.4%), mentre per la percezione sulla validità, la moda è rappresentata dal valore 4 osservato nel 54.5% dei casi. Risulta che con l’aumento degli anni di servizio in Cardiochirurgia Pediatrica, diminuisce la validità percepita della scala ( r di Pearson = -0.365, P-Value 3.7%). Il 75.7% del campione ha fornito risposte pari a 0 o 1 alla domanda riguardo il tempo che richiede l’utilizzo della WAT-1. E’ stato osservato inoltre che ritenere il secondo item della WAT-1 “2 minuti prima dello stimolo” di difficile valutazione (r di Pearson = 0.508, P-Value 0.3%), predice che la scala richieda tanto tempo. Conclusioni: L'esperienza lavorativa pregressa in Cardiochirurgia Pediatrica è risultata essere un fattore per un riconoscimento più approfondito dei sintomi della IWS. E’ stata riscontrata una maggiore “diffidenza” di coloro con più anzianità di servizio verso la scala WAT-1, della quale non si nota un eccessivo utilizzo: una migliore formazione (istruzioni video) del personale infermieristico sulla generalità della WAT-1, porterebbe lo stesso ad acquisire una maggiore conoscenza e padronanza dello strumento. Parole chiave: sindrome astinenza iatrogena, cardiochirurgia pediatrica, oppioidi, benzodiazepine, WAT-1, infermiere.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/38898