Background: In Italia ci sono mediamente ogni anno novemila cittadini, di ogni età, che aspettano un trapianto d’organo. Perché esso sia possibile è necessario che si realizzi la donazione di organi. Ci sono due categorie di donatori: da vivente o da cadavere. La morte è certificata con criteri cardiaci o neurologici, in particolare per la morte neurologica è richiesto un accertamento da parte di un collegio medico. Il consenso o dissenso alla donazione post mortem può essere registrato in vari modi, uno dei quali è rilascio o rinnovo della carta d’identità. Se ciò però non accade spetta alla famiglia del defunto, supportata dal personale medico-infermieristico, esprimersi in merito. Obiettivo: descrivere il corretto approccio e supporto alla famiglia del potenziale donatore d’organi. Più nello specifico, indagare quali sono le strategie che l’infermiere può utilizzare per la gestione efficace della relazione con i familiari dei potenziali donatori, per ottenere la loro non opposizione alla donazione. Metodo: revisione di letteratura. Sono stati consultati libri di testo, siti internet ufficiali, banche dati quali Pubmed e Cinahl, pubblicazioni e articoli online inerenti l’argomento. Risultati: vi sono vari fattori che possono influenzare la decisione della famiglia, i più significativi sono riassunti dall’acronimo “DONATE”. Inoltre, l’approccio alla famiglia non può essere improvvisato, ma deve rispettare alcune fasi fondamentali. Il ruolo ricoperto dall’infermiere è di primaria importanza, in quanto egli funge da filo conduttore per tutto il processo di donazione. Agisce dall’identificazione del potenziale donatore fino alla consegna della salma e ha il compito di sensibilizzare e guidare i familiari per ridurre al minimo le cause che potrebbero portare al rifiuto della richiesta di donazione. Conclusioni: Per aumentare i consensi alla donazione vi è la necessità di competenze avanzate da parte dei professionisti sanitari, infermieri inclusi. È quindi indispensabile una formazione alla comunicazione e alla relazione con le persone che affrontano una condizione di stress psicologico ed emotivo legata alla dichiarazione di morte di un loro congiunto.

Verso la donazione d'organi: ruolo infermieristico nel supporto della famiglia del potenziale donatore

DURANTE, VANESSA
2021/2022

Abstract

Background: In Italia ci sono mediamente ogni anno novemila cittadini, di ogni età, che aspettano un trapianto d’organo. Perché esso sia possibile è necessario che si realizzi la donazione di organi. Ci sono due categorie di donatori: da vivente o da cadavere. La morte è certificata con criteri cardiaci o neurologici, in particolare per la morte neurologica è richiesto un accertamento da parte di un collegio medico. Il consenso o dissenso alla donazione post mortem può essere registrato in vari modi, uno dei quali è rilascio o rinnovo della carta d’identità. Se ciò però non accade spetta alla famiglia del defunto, supportata dal personale medico-infermieristico, esprimersi in merito. Obiettivo: descrivere il corretto approccio e supporto alla famiglia del potenziale donatore d’organi. Più nello specifico, indagare quali sono le strategie che l’infermiere può utilizzare per la gestione efficace della relazione con i familiari dei potenziali donatori, per ottenere la loro non opposizione alla donazione. Metodo: revisione di letteratura. Sono stati consultati libri di testo, siti internet ufficiali, banche dati quali Pubmed e Cinahl, pubblicazioni e articoli online inerenti l’argomento. Risultati: vi sono vari fattori che possono influenzare la decisione della famiglia, i più significativi sono riassunti dall’acronimo “DONATE”. Inoltre, l’approccio alla famiglia non può essere improvvisato, ma deve rispettare alcune fasi fondamentali. Il ruolo ricoperto dall’infermiere è di primaria importanza, in quanto egli funge da filo conduttore per tutto il processo di donazione. Agisce dall’identificazione del potenziale donatore fino alla consegna della salma e ha il compito di sensibilizzare e guidare i familiari per ridurre al minimo le cause che potrebbero portare al rifiuto della richiesta di donazione. Conclusioni: Per aumentare i consensi alla donazione vi è la necessità di competenze avanzate da parte dei professionisti sanitari, infermieri inclusi. È quindi indispensabile una formazione alla comunicazione e alla relazione con le persone che affrontano una condizione di stress psicologico ed emotivo legata alla dichiarazione di morte di un loro congiunto.
2021
Towards organ donation: nursing role in supporting the potential donor's family
Organ donation
Brain death
Family
Communication
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