Introduzione: Lo scompenso cardiaco rappresenta la prima causa di ricovero in ospedale negli ultrasessantacinquenni, anche per questo è considerato un problema di salute pubblica di enorme rilievo. A soffrire di scompenso cardiaco in Italia sono circa 1.000.000 di persone ogni anno e si stima che la sua prevalenza raddoppi a ogni decade di età (dopo i 65 anni arriva al 10% circa). È una patologia che incide sulla qualità di vita delle persone che ne sono affette. Per migliorare l’aspettativa di vita di questi pazienti, li si sottopone ad interventi educativi di promozione dell’autocura. Obbiettivo: La revisione di letteratura condotta si è posta come obiettivo di identificare e valutare l’efficacia degli interventi educativi di promozione dell’autocura in pazienti affetti da scompenso cardiaco a domicilio. Materiale e metodi: È stata effettuata una revisione di letteratura consultando libri di testo quali “Brunner-Suddarth (infermieristica medico-chirurgica)” “Trattato di Medicina e Infermieristica (Anna Brugnolli)” “Harrison Principi di Medicina Interna (Fauci, Braun-waild, Kasper, Hauser, Longo, Jameson, Loscalso)” e banche dati quali Pubmed, Medline, Cochrane library, Cinahl. Selezionandoci studi pubblicati negli ultimi 10 anni che coinvolgevano pazienti con scompenso cardiaco sottoposti ad interventi di educazione all’autocura a domicilio. Risultati: La ricerca ha prodotto un totale di 279 studi, i quali sono stati analizzati secondo i criteri di inclusione ed esclusione. Successivamente solo 5 articoli sono stati introdotti nella revisione di letteratura. Dall’analisi degli studi selezionati emerge che i pazienti sottoposti ad interventi educativi di promozione dell’autocura (mediante materiale didattico di educazione all’autocura, colloquio motivazionale, follow-up telefonico, visite domiciliari di controllo) hanno riportato miglioramento significativo non solo della loro capacità di autocura in termini di mantenimento dell’autocura, gestione dell’autocura e self-care confidence, ma anche della loro qualità di vita in termini di riduzione della gravità dei sintomi, interferenze sociali, condizioni psicologiche e autoefficacia. Conclusione: Gli interventi educativi di promozione dell’autocura in pazienti con SC a domicilio risultano quindi efficaci in quanto permettono di migliorare la capacità di auto-cura dei pazienti ad essi sottoposti.
PROMUOVERE L'AUTOCURA IN PAZIENTI AFFETTI DA SCOMPENSO CARDIACO A DOMICILIO
FOFE YEMELONG, ARNOLD
2021/2022
Abstract
Introduzione: Lo scompenso cardiaco rappresenta la prima causa di ricovero in ospedale negli ultrasessantacinquenni, anche per questo è considerato un problema di salute pubblica di enorme rilievo. A soffrire di scompenso cardiaco in Italia sono circa 1.000.000 di persone ogni anno e si stima che la sua prevalenza raddoppi a ogni decade di età (dopo i 65 anni arriva al 10% circa). È una patologia che incide sulla qualità di vita delle persone che ne sono affette. Per migliorare l’aspettativa di vita di questi pazienti, li si sottopone ad interventi educativi di promozione dell’autocura. Obbiettivo: La revisione di letteratura condotta si è posta come obiettivo di identificare e valutare l’efficacia degli interventi educativi di promozione dell’autocura in pazienti affetti da scompenso cardiaco a domicilio. Materiale e metodi: È stata effettuata una revisione di letteratura consultando libri di testo quali “Brunner-Suddarth (infermieristica medico-chirurgica)” “Trattato di Medicina e Infermieristica (Anna Brugnolli)” “Harrison Principi di Medicina Interna (Fauci, Braun-waild, Kasper, Hauser, Longo, Jameson, Loscalso)” e banche dati quali Pubmed, Medline, Cochrane library, Cinahl. Selezionandoci studi pubblicati negli ultimi 10 anni che coinvolgevano pazienti con scompenso cardiaco sottoposti ad interventi di educazione all’autocura a domicilio. Risultati: La ricerca ha prodotto un totale di 279 studi, i quali sono stati analizzati secondo i criteri di inclusione ed esclusione. Successivamente solo 5 articoli sono stati introdotti nella revisione di letteratura. Dall’analisi degli studi selezionati emerge che i pazienti sottoposti ad interventi educativi di promozione dell’autocura (mediante materiale didattico di educazione all’autocura, colloquio motivazionale, follow-up telefonico, visite domiciliari di controllo) hanno riportato miglioramento significativo non solo della loro capacità di autocura in termini di mantenimento dell’autocura, gestione dell’autocura e self-care confidence, ma anche della loro qualità di vita in termini di riduzione della gravità dei sintomi, interferenze sociali, condizioni psicologiche e autoefficacia. Conclusione: Gli interventi educativi di promozione dell’autocura in pazienti con SC a domicilio risultano quindi efficaci in quanto permettono di migliorare la capacità di auto-cura dei pazienti ad essi sottoposti.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
TESI FOFE ARNOLD 3.pdf
accesso aperto
Dimensione
668.85 kB
Formato
Adobe PDF
|
668.85 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/38906