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Background. Il parto è una delle esperienze più importanti della vita di una donna; tuttavia, in alcune circostanze, può dar origine al disturbo post-traumatico da stress (PTSD) post-partum, una condizione che si presenta a seguito di un trauma reale o percepito come tale, prima, durante o dopo il parto. Molti elementi possono favorire l’instaurarsi di tale disturbo e nonostante la sua prevalenza vari dal 3.1% al 15.7%, non è così altamente riconosciuto come lo è la depressione post-partum. Finalità e obiettivi. La presente revisione si propone di indagare, nella letteratura internazionale, quali siano le azioni e gli interventi che potrebbero essere efficaci per predire e prevenire il PTSD post-partum e gli outcome a cui la donna, che ne è affetta, e il suo bambino, potrebbero andare incontro. Metodo. Ricerca bibliografica di letteratura con rielaborazione. Le banche dati consultate sono state: National Institute for Health and Care Excellence (NICE), Cumulative Index To Nursing and Allied Health Litterature (CINAHL), The Cochrane Library, PsycInfo, Pubmed e Google Scholar. Sono stati selezionati 13 studi in lingua inglese degli ultimi 6 anni (2 Linee Guida, 1 Metanalisi, 7 studi Randomizzati Controllati e 3 studi osservazionali). Risultati. Dall’analisi della letteratura, si evince che il questionario PTSD perinatale (PPQ) è specifico per scrinare le pazienti a rischio di PTSD post-partum. Gli interventi di prevenzione e di trattamento dei rispettivi sintomi, come la terapia cognitivo comportamentale (CBT), la desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari (EMDR) e l’uso di altre terapie psicologiche sono altamente efficaci. Numerosi outcome negativi sono emersi come conseguenza di tale condizione sulla donna (ansia, disturbi depressivi, paure legate al bambino, problemi sessuali), sul bambino (problemi di alimentazione e di sonno) e sul loro legame (rilevato basso punteggio di legame materno-infantile nel corso del primo anno dalla nascita). Conclusioni. Al di là delle procedure di routine l’infermiere, coinvolto nel processo di cura della neomamma, deve saper identificare i fattori di rischio ed i sintomi precursori del PTSD post-partum al fine di cogliere le situazioni di suscettibilità che possono portare allo sviluppo di questo disturbo, avvalendosi anche degli strumenti necessari e qualora si rendesse inevitabile, attuare prontamente gli interventi dovuti. Keyword: posttraumatic stress disorders (PTSD) post-partum, prevention, nurse.

DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS POST-PARTUM: AMBITI DI COMPETENZA INFERMIERISTICA NELLA RELAZIONE DI CURA REVISIONE DELLA LETTERATURA

LOGHIN, IONELA
2021/2022

Abstract

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2021
POST-PARTUM POST-TRAUMATIC STRESS DISORDER : AREAS OF NURSING EXPERTISE IN THE NURSING RELATIONSHIP LITERATURE REVIEW
Background. Il parto è una delle esperienze più importanti della vita di una donna; tuttavia, in alcune circostanze, può dar origine al disturbo post-traumatico da stress (PTSD) post-partum, una condizione che si presenta a seguito di un trauma reale o percepito come tale, prima, durante o dopo il parto. Molti elementi possono favorire l’instaurarsi di tale disturbo e nonostante la sua prevalenza vari dal 3.1% al 15.7%, non è così altamente riconosciuto come lo è la depressione post-partum. Finalità e obiettivi. La presente revisione si propone di indagare, nella letteratura internazionale, quali siano le azioni e gli interventi che potrebbero essere efficaci per predire e prevenire il PTSD post-partum e gli outcome a cui la donna, che ne è affetta, e il suo bambino, potrebbero andare incontro. Metodo. Ricerca bibliografica di letteratura con rielaborazione. Le banche dati consultate sono state: National Institute for Health and Care Excellence (NICE), Cumulative Index To Nursing and Allied Health Litterature (CINAHL), The Cochrane Library, PsycInfo, Pubmed e Google Scholar. Sono stati selezionati 13 studi in lingua inglese degli ultimi 6 anni (2 Linee Guida, 1 Metanalisi, 7 studi Randomizzati Controllati e 3 studi osservazionali). Risultati. Dall’analisi della letteratura, si evince che il questionario PTSD perinatale (PPQ) è specifico per scrinare le pazienti a rischio di PTSD post-partum. Gli interventi di prevenzione e di trattamento dei rispettivi sintomi, come la terapia cognitivo comportamentale (CBT), la desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari (EMDR) e l’uso di altre terapie psicologiche sono altamente efficaci. Numerosi outcome negativi sono emersi come conseguenza di tale condizione sulla donna (ansia, disturbi depressivi, paure legate al bambino, problemi sessuali), sul bambino (problemi di alimentazione e di sonno) e sul loro legame (rilevato basso punteggio di legame materno-infantile nel corso del primo anno dalla nascita). Conclusioni. Al di là delle procedure di routine l’infermiere, coinvolto nel processo di cura della neomamma, deve saper identificare i fattori di rischio ed i sintomi precursori del PTSD post-partum al fine di cogliere le situazioni di suscettibilità che possono portare allo sviluppo di questo disturbo, avvalendosi anche degli strumenti necessari e qualora si rendesse inevitabile, attuare prontamente gli interventi dovuti. Keyword: posttraumatic stress disorders (PTSD) post-partum, prevention, nurse.
PTSD post-partum
PTSD after birth
Traumatic childbirth
Fear of childbirth
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38926