Introduzione: La letteratura suggerisce che le persone con diagnosi di malattia mentale severa (Severe Mental Illness, SMI) corrono un rischio maggiore di mortalità precoce rispetto alla popolazione generale a causa di problemi di salute fisica, soprattutto dovuti a malattie cardiovascolari (Cardiovascular Disease, CVD). Le persone che soffrono di una SMI hanno infatti il 53% di rischio in più di avere una CVD, il 78% di rischio in più di sviluppare una CVD e l’85% di rischio in più di morire a causa di una CVD rispetto alla popolazione generale Obiettivo: Lo scopo di questa tesi è di individuare quali sono le strategie di natura educativa più efficaci consigliate dalla letteratura atte a prevenire gli eventi cardiovascolari nelle persone affette da malattia mentale severa e come a causa dell’influenza della pandemia Covid-19 esse si modulano in base al target di popolazione; inoltre vuole indagare gli effetti della qualità della relazione infermiere-utente in termini di aumento dell’efficacia degli interventi educativi. Materiali e metodi: È stata effettuata una revisione della letteratura mediante le banche dati PubMed, Cinahl, Google Scholar da luglio a settembre 2022. I criteri di inclusione degli studi sono: articoli pubblicati negli ultimi dieci anni, studi clinici, studi randomizzati controllati, revisioni sistematiche, metanalisi, umbrella review, e studi pertinenti al nursing e alla prevenzione del rischio cardiovascolare nelle persone con malattia mentale severa, studi relativi all’efficacia della relazione in termini di applicazione degli interventi educativi e studi per la prevenzione delle malattia mentali dovute alla pandemia nella popolazione giovanile. Risultati: Le evidenze hanno individuato tre categorie di strategie atte a prevenire gli eventi cardiovascolari nelle persone affette da malattia mentale severa: interventi incentrati sullo stile di vita, interventi di screening, e interventi attuati da un Nurse Practice Candidate (NPC). Per l’attuazione di interventi per la salvaguardia della salute mentale degli adolescenti e dei bambini al fine di poterne prevenire a lungo termine il rischio di malattie cardiovascolari sono stati individuati tre diversi contesti: il contesto scolastico, seguito dai servizi di salute mentale e dai settori esterni ai servizi di salute mentale. La relazione tra l’infermiere e il paziente è influenzata dai comportamenti degli infermieri, in quanto la malattia mentale compromette la capacità di lettura e comprensione del linguaggio verbale e non verbale. Discussioni e conclusioni: Per la prevenzione del rischio cardiovascolare nelle persone affette da malattia mentale severa l’infermiere ha il compito di fornire consigli e di servirsi di strumenti per favorire una comunicazione efficiente ed efficace e di integrarsi con gli altri professionisti sanitari. La messa in atto di interventi di prevenzione primaria sui giovani per la salvaguardia e la promozione della salute mentale e fisica può aiutare a ridurre l’incidenza in una prospettiva più lontana delle malattie cardiovascolari. La relazione rappresenta un’importante risorsa in quanto influenza la motivazione e il senso di impegno nel percorso di cura sia dell’infermiere che dell’assistito e la presa di coscienza da parte del personale infermieristico può influenzare positivamente l’assistenza agli assistiti affetti da SMI.

Interventi educativi infermieristici per la prevenzione del rischio cardiovascolare nelle persone affette da malattia mentale severa e l’influenza della pandemia Covid-19 sul target di popolazione: una revisione della letteratura

LORENZON, EVA
2021/2022

Abstract

Introduzione: La letteratura suggerisce che le persone con diagnosi di malattia mentale severa (Severe Mental Illness, SMI) corrono un rischio maggiore di mortalità precoce rispetto alla popolazione generale a causa di problemi di salute fisica, soprattutto dovuti a malattie cardiovascolari (Cardiovascular Disease, CVD). Le persone che soffrono di una SMI hanno infatti il 53% di rischio in più di avere una CVD, il 78% di rischio in più di sviluppare una CVD e l’85% di rischio in più di morire a causa di una CVD rispetto alla popolazione generale Obiettivo: Lo scopo di questa tesi è di individuare quali sono le strategie di natura educativa più efficaci consigliate dalla letteratura atte a prevenire gli eventi cardiovascolari nelle persone affette da malattia mentale severa e come a causa dell’influenza della pandemia Covid-19 esse si modulano in base al target di popolazione; inoltre vuole indagare gli effetti della qualità della relazione infermiere-utente in termini di aumento dell’efficacia degli interventi educativi. Materiali e metodi: È stata effettuata una revisione della letteratura mediante le banche dati PubMed, Cinahl, Google Scholar da luglio a settembre 2022. I criteri di inclusione degli studi sono: articoli pubblicati negli ultimi dieci anni, studi clinici, studi randomizzati controllati, revisioni sistematiche, metanalisi, umbrella review, e studi pertinenti al nursing e alla prevenzione del rischio cardiovascolare nelle persone con malattia mentale severa, studi relativi all’efficacia della relazione in termini di applicazione degli interventi educativi e studi per la prevenzione delle malattia mentali dovute alla pandemia nella popolazione giovanile. Risultati: Le evidenze hanno individuato tre categorie di strategie atte a prevenire gli eventi cardiovascolari nelle persone affette da malattia mentale severa: interventi incentrati sullo stile di vita, interventi di screening, e interventi attuati da un Nurse Practice Candidate (NPC). Per l’attuazione di interventi per la salvaguardia della salute mentale degli adolescenti e dei bambini al fine di poterne prevenire a lungo termine il rischio di malattie cardiovascolari sono stati individuati tre diversi contesti: il contesto scolastico, seguito dai servizi di salute mentale e dai settori esterni ai servizi di salute mentale. La relazione tra l’infermiere e il paziente è influenzata dai comportamenti degli infermieri, in quanto la malattia mentale compromette la capacità di lettura e comprensione del linguaggio verbale e non verbale. Discussioni e conclusioni: Per la prevenzione del rischio cardiovascolare nelle persone affette da malattia mentale severa l’infermiere ha il compito di fornire consigli e di servirsi di strumenti per favorire una comunicazione efficiente ed efficace e di integrarsi con gli altri professionisti sanitari. La messa in atto di interventi di prevenzione primaria sui giovani per la salvaguardia e la promozione della salute mentale e fisica può aiutare a ridurre l’incidenza in una prospettiva più lontana delle malattie cardiovascolari. La relazione rappresenta un’importante risorsa in quanto influenza la motivazione e il senso di impegno nel percorso di cura sia dell’infermiere che dell’assistito e la presa di coscienza da parte del personale infermieristico può influenzare positivamente l’assistenza agli assistiti affetti da SMI.
2021
Nursing educational interventions for cardiovascular risk prevention in people with severe mental illness and the influence of the Covid-19 pandemic on the target population: a literature review
severe mental illnes
cardiovascular risk
mental health
covid-19
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Lorenzon_Eva.pdf

accesso riservato

Dimensione 748.82 kB
Formato Adobe PDF
748.82 kB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38928