Avere un bambino è nella maggior parte dei casi un’esperienza positiva, tuttavia la gravidanza, il parto e la nascita possono causare sofferenza, danno alla salute e decesso anche in contesti extraospedalieri, i quali rappresentano eventi eccezionali che l’équipe sanitaria di primo soccorso deve essere preparata a gestire, poiché potrebbero risultare eventi non privi di rischi e con possibili complicanze. Lavorare come infermiere in ambulanza significa incontrare pazienti di diverse età, con tutti i tipi di malattie o traumi. Il lavoro può includere l’assistenza alle nascite prima dell’arrivo in ospedale e questa situazione può essere impegnativa, in quanto significa che gli assistiti si aspettano che gli infermieri sappiano gestire da soli il parto in un contesto extraospedaliero. Anche se la maggior parte delle nascite avvengono senza incidenti, la combinazione tra infrequenza e urgenza, rende stressante l’assistenza da erogare e inoltre aumenta il rischio di complicazioni e per evitarle è necessario che l’infermiere in ambulanza sappia come creare un ambiente sicuro e gestire il momento della nascita di un bambino. Ci sono numerosi rischi associati al parto avvenuto al di fuori di una struttura sanitaria sia per la madre sia per il neonato. Si calcola infatti, che circa 30% di patologie gravi insorte durante il travaglio non siano “prevedibili” e che l’1-2% dei nati necessiti di una rianimazione neonatale e di cure intensive o subintensive in maniera del tutto “inattesa”, ma tale situazione è una per le quali gli infermieri si sentono meno preparati in ambulanza. L’intervento di emergenza deve favorire il trasporto della donna in travaglio al più vicino e qualificato punto di assistenza alla nascita. Quando però la nascita è ormai imminente, l’assistenza al parto, al neonato ed alla donna devono avvenire sul posto e il fattore più importante per la sopravvivenza delle donne e dei bambini al momento del parto è l’assistenza fornita durante il parto stesso, unito al trattamento tempestivo delle complicanze. Le esperienze degli infermieri durante questi eventi però, vengono spesso vissute con nervosismo e stress per avere improvvisamente due pazienti, la madre e il neonato, invece di uno solo, e ciò accresce sentimenti di preoccupazione e frustrazione, poiché prelude la responsabilità di gestire due vite con molteplici variabili a volte non prevedibili.

Ruolo dell’infermiere nella gestione del travaglio in un contesto extraospedaliero e delle possibili complicanze: emorragia postpartum e ipotermia neonatale

NALIN, SARA
2021/2022

Abstract

Avere un bambino è nella maggior parte dei casi un’esperienza positiva, tuttavia la gravidanza, il parto e la nascita possono causare sofferenza, danno alla salute e decesso anche in contesti extraospedalieri, i quali rappresentano eventi eccezionali che l’équipe sanitaria di primo soccorso deve essere preparata a gestire, poiché potrebbero risultare eventi non privi di rischi e con possibili complicanze. Lavorare come infermiere in ambulanza significa incontrare pazienti di diverse età, con tutti i tipi di malattie o traumi. Il lavoro può includere l’assistenza alle nascite prima dell’arrivo in ospedale e questa situazione può essere impegnativa, in quanto significa che gli assistiti si aspettano che gli infermieri sappiano gestire da soli il parto in un contesto extraospedaliero. Anche se la maggior parte delle nascite avvengono senza incidenti, la combinazione tra infrequenza e urgenza, rende stressante l’assistenza da erogare e inoltre aumenta il rischio di complicazioni e per evitarle è necessario che l’infermiere in ambulanza sappia come creare un ambiente sicuro e gestire il momento della nascita di un bambino. Ci sono numerosi rischi associati al parto avvenuto al di fuori di una struttura sanitaria sia per la madre sia per il neonato. Si calcola infatti, che circa 30% di patologie gravi insorte durante il travaglio non siano “prevedibili” e che l’1-2% dei nati necessiti di una rianimazione neonatale e di cure intensive o subintensive in maniera del tutto “inattesa”, ma tale situazione è una per le quali gli infermieri si sentono meno preparati in ambulanza. L’intervento di emergenza deve favorire il trasporto della donna in travaglio al più vicino e qualificato punto di assistenza alla nascita. Quando però la nascita è ormai imminente, l’assistenza al parto, al neonato ed alla donna devono avvenire sul posto e il fattore più importante per la sopravvivenza delle donne e dei bambini al momento del parto è l’assistenza fornita durante il parto stesso, unito al trattamento tempestivo delle complicanze. Le esperienze degli infermieri durante questi eventi però, vengono spesso vissute con nervosismo e stress per avere improvvisamente due pazienti, la madre e il neonato, invece di uno solo, e ciò accresce sentimenti di preoccupazione e frustrazione, poiché prelude la responsabilità di gestire due vite con molteplici variabili a volte non prevedibili.
2021
Role of the nurse in the management of labor in an out-of-hospital setting and possible complications: postpartum haemorrhage and neonatal hypothermia
childbirth
emergency
nurse
prehospital birth
out of hospital
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Sara.Nalin.1238308.pdf

accesso aperto

Dimensione 2.82 MB
Formato Adobe PDF
2.82 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38950