Background: La gestione dell’Alzheimer è impegnativa in quanto non esiste ancora una cura o un solido trattamento farmacologico che permetta di arginare e prevenire la malattia. Nasce dunque il bisogno di indagare tra le terapie non farmacologiche, quali tra queste riescano meglio di altre a dare sollievo e supporto sia ai pazienti che ai caregiver. Considerando gli elevati costi socioeconomici legati al crescente numero di pazienti affetti da Alzheimer, e alla scarsa qualità della loro vita e di quella delle loro famiglie, è importante fornire un intervento appropriato. Obiettivo: Il lavoro di tesi mira a trovare i trattamenti non farmacologici nel paziente con malattia di Alzheimer, in grado di fornire benefici rilevanti nella qualità di vita del paziente e del caregiver in contesto domiciliare. In particolare, considerando la grande quantità ed eterogeneità degli interventi classificati come non farmacologici nella malattia di Alzheimer, ho deciso di prenderne in considerazione 10: Attività fisica e riabilitazione motoria, Stimolazione cognitiva, Terapia occupazionale, Aromaterapia, Musicoterapia, Arteterapia, Riabilitazione logopedica, Reminiscenza, Pet therapy, Terapia della bambola. Metodi: Per rispondere all’obiettivo, è stata prodotta una revisione sistematica della letteratura che va ad analizzare studi e revisioni trovati nelle banche dati: Pubmed, Cochrane Library, Jama, CINAHL, National Guideline Clearinghouse, National Health Service (NHS), Registered Nurses Association of Ontario (RNAO), Google Scholar. Risultati: Sono stati selezionati, alla fine di un’attenta analisi, 20 studi rispetto i dieci trattamenti non farmacologici sopracitati. Dalla revisione si nota che gli studi sono recenti e stanno aumentando. Questo perché si stanno divulgando sempre di più le terapie non farmacologiche, che risultano essere un’efficacia alternativa poiché economiche e prive di effetti collaterali. Questi trattamenti non hanno come obiettivo la guarigione, ma di migliorare la qualità di vita del paziente e della famiglia, valorizzando le capacità presenti e incoraggiando strategie di compenso. Conclusioni: I risultati di questa ricerca bibliografica suggeriscono che c’è bisogno di una maggior conoscenza e di un maggior studio di questo argomento. Si auspica che i limiti della ricerca mostrati e la mancanza di evidenze in particolari ambiti, possano essere uno stimolo ai professionisti per lo sviluppo futuro di nuove ricerche per consolidare l’efficacia di questi interventi.

Alzheimer: efficacia dei trattamenti non farmacologici a livello domiciliare

PEGORARO, FEDERICA
2021/2022

Abstract

Background: La gestione dell’Alzheimer è impegnativa in quanto non esiste ancora una cura o un solido trattamento farmacologico che permetta di arginare e prevenire la malattia. Nasce dunque il bisogno di indagare tra le terapie non farmacologiche, quali tra queste riescano meglio di altre a dare sollievo e supporto sia ai pazienti che ai caregiver. Considerando gli elevati costi socioeconomici legati al crescente numero di pazienti affetti da Alzheimer, e alla scarsa qualità della loro vita e di quella delle loro famiglie, è importante fornire un intervento appropriato. Obiettivo: Il lavoro di tesi mira a trovare i trattamenti non farmacologici nel paziente con malattia di Alzheimer, in grado di fornire benefici rilevanti nella qualità di vita del paziente e del caregiver in contesto domiciliare. In particolare, considerando la grande quantità ed eterogeneità degli interventi classificati come non farmacologici nella malattia di Alzheimer, ho deciso di prenderne in considerazione 10: Attività fisica e riabilitazione motoria, Stimolazione cognitiva, Terapia occupazionale, Aromaterapia, Musicoterapia, Arteterapia, Riabilitazione logopedica, Reminiscenza, Pet therapy, Terapia della bambola. Metodi: Per rispondere all’obiettivo, è stata prodotta una revisione sistematica della letteratura che va ad analizzare studi e revisioni trovati nelle banche dati: Pubmed, Cochrane Library, Jama, CINAHL, National Guideline Clearinghouse, National Health Service (NHS), Registered Nurses Association of Ontario (RNAO), Google Scholar. Risultati: Sono stati selezionati, alla fine di un’attenta analisi, 20 studi rispetto i dieci trattamenti non farmacologici sopracitati. Dalla revisione si nota che gli studi sono recenti e stanno aumentando. Questo perché si stanno divulgando sempre di più le terapie non farmacologiche, che risultano essere un’efficacia alternativa poiché economiche e prive di effetti collaterali. Questi trattamenti non hanno come obiettivo la guarigione, ma di migliorare la qualità di vita del paziente e della famiglia, valorizzando le capacità presenti e incoraggiando strategie di compenso. Conclusioni: I risultati di questa ricerca bibliografica suggeriscono che c’è bisogno di una maggior conoscenza e di un maggior studio di questo argomento. Si auspica che i limiti della ricerca mostrati e la mancanza di evidenze in particolari ambiti, possano essere uno stimolo ai professionisti per lo sviluppo futuro di nuove ricerche per consolidare l’efficacia di questi interventi.
2021
Alzheimer's: efficacy of non-pharmacological treatments at home
Alzheimer
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38957