Background: Il trauma maggiore, data la sua definizione di una o più lesioni che possono determinare un rischio per la sopravvivenza, è una situazione che può comportare complicanze gravi nel quadro clinico del paziente. All’interno di queste possiamo trovare l’ipotermia, condizione definita con una temperatura corporea interna inferiore a 35°C. L’ipotermia, in aggiunta alle condizioni stressanti a cui è sottoposta una vittima di un trauma maggiore, comporta alterazioni a livello dei vari sistemi dell’organismo, modificandone i vari meccanismi fisiologici. Questa, associata ad altri due fattori, coagulopatia e acidosi, provoca una causa significativa di morte nei pazienti politraumatizzati. Questa situazione, però, può essere in parte limitata con gli interventi degli operatori sanitari. Infatti, esistono diversi metodi applicabili per il pronto monitoraggio e riscaldamento di una persona ipotermica. Obiettivo: L’obiettivo di questo elaborato è quello di ricercare in letteratura se è presente una correlazione tra la gestione dell’ipotermia in un paziente politraumatizzato da parte del personale infermieristico e la prevenzione dell’insorgenza di complicanze. Materiali e metodi: La ricerca della letteratura è stata condotta consultando le banche dati PubMed e Scopus, utilizzando termini MeSH e parole libere. Sono stati selezionati 22 articoli che rispondono ai quesiti di ricerca. Risultati: La letteratura analizzata ha dimostrato che l’ipotermia, in un paziente vittima di un trauma maggiore, comporta conseguenze negative a livello sistemico, con incremento dell’insorgenza di infezioni e di disfunzioni d’organo. Inoltre, è emerso che l’applicazione tempestiva di metodi di riscaldamento comporta, oltre ad una riduzione delle criticità e un miglioramento dell’outcome clinico del paziente, anche un beneficio a livello psicologico. Conclusioni: Mettere in atto delle strategie per il trattamento dell’ipotermia in pazienti traumatizzati risulta una misura efficace per ridurre le complicanze, ma ancora più importanza viene data ai provvedimenti da attuare per prevenire l’insorgenza di questa condizione. Per questo motivo, risulta necessario lo sviluppo di protocolli e linee guida basate su evidenze scientifiche per la gestione di questa situazione clinica. Keywords: hypothermia, multiple trauma, rewarming, complication

IPOTERMIA IN UN PAZIENTE TRAUMATIZZATO: RUOLO DELL'INFERMIERE E COMPLICANZE. REVISIONE DELLA LETTERATURA.

SACCOL, IRENE
2021/2022

Abstract

Background: Il trauma maggiore, data la sua definizione di una o più lesioni che possono determinare un rischio per la sopravvivenza, è una situazione che può comportare complicanze gravi nel quadro clinico del paziente. All’interno di queste possiamo trovare l’ipotermia, condizione definita con una temperatura corporea interna inferiore a 35°C. L’ipotermia, in aggiunta alle condizioni stressanti a cui è sottoposta una vittima di un trauma maggiore, comporta alterazioni a livello dei vari sistemi dell’organismo, modificandone i vari meccanismi fisiologici. Questa, associata ad altri due fattori, coagulopatia e acidosi, provoca una causa significativa di morte nei pazienti politraumatizzati. Questa situazione, però, può essere in parte limitata con gli interventi degli operatori sanitari. Infatti, esistono diversi metodi applicabili per il pronto monitoraggio e riscaldamento di una persona ipotermica. Obiettivo: L’obiettivo di questo elaborato è quello di ricercare in letteratura se è presente una correlazione tra la gestione dell’ipotermia in un paziente politraumatizzato da parte del personale infermieristico e la prevenzione dell’insorgenza di complicanze. Materiali e metodi: La ricerca della letteratura è stata condotta consultando le banche dati PubMed e Scopus, utilizzando termini MeSH e parole libere. Sono stati selezionati 22 articoli che rispondono ai quesiti di ricerca. Risultati: La letteratura analizzata ha dimostrato che l’ipotermia, in un paziente vittima di un trauma maggiore, comporta conseguenze negative a livello sistemico, con incremento dell’insorgenza di infezioni e di disfunzioni d’organo. Inoltre, è emerso che l’applicazione tempestiva di metodi di riscaldamento comporta, oltre ad una riduzione delle criticità e un miglioramento dell’outcome clinico del paziente, anche un beneficio a livello psicologico. Conclusioni: Mettere in atto delle strategie per il trattamento dell’ipotermia in pazienti traumatizzati risulta una misura efficace per ridurre le complicanze, ma ancora più importanza viene data ai provvedimenti da attuare per prevenire l’insorgenza di questa condizione. Per questo motivo, risulta necessario lo sviluppo di protocolli e linee guida basate su evidenze scientifiche per la gestione di questa situazione clinica. Keywords: hypothermia, multiple trauma, rewarming, complication
2021
HYPOTHERMIA IN A INJURED PATIENT: ROLE OF THE NURSE AND COMPLICATIONS. LITERATURE REVIEW.
Hypothermia
Trauma
Rewarming
Complications
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/38970