L’OMS definisce la sessualità come “un aspetto centrale dell’esistenza umana nell’arco dell’intera vita e comprende il sesso, l’identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione”. Se da un lato è intesa come atto finalizzato alla riproduzione, dall’altro lato è correlata allo sviluppo di comportamenti, di modelli sociali e di relazioni che si sono evoluti nella società. Quando si parla di “sessualità” si fa riferimento agli aspetti psicologici, sociali, culturali del comportamento sessuale di un essere umano. Il paziente che quindi dovrà convivere con un aspetto del proprio corpo modificato, deve quindi essere educato per la gestione della sua sessualità e soprattutto al mantenimento delle relazioni con le persone, in particolare con coloro che sono maggiormente vicini. In ambito psicologico il concetto di coping fa riferimento alle modalità che caratterizzano il processo di adattamento del soggetto ad una condizione stressante. Quindi, lo stile di coping rimanda alla tipologia di strategie, sforzi cognitivi e comportamentali, messe in atto nel tentativo di gestire l’evento. Alcune caratteristiche individuali possono favorire l’adozione di strategie di coping di successo. Fra queste si annoverano il senso di padronanza (MASTERY), ossia la percezione di poter esercitare un certo grado di controllo e regolare i propri stati mentali e comportamenti (autoefficacia), una buona autostima e un generale atteggiamento volto all’ottimismo, ossia la capacità di coltivare aspettative positive in relazione ad eventi avversi. L’infermiere quindi che prende in carico il paziente deve assolutamente avere delle competenze adeguate per poter indagare e affrontare gli aspetti che riguardano la natura sessuale, piscologica e relazionale conseguenti allo stato di malattia. Obiettivo: l’obiettivo principale della tesi è quello di indagare le modifiche sulla vita sessuale e le problematiche di una stomia, che essa sia temporanea o permanente e soprattutto a livello psicologico la persona dovrà riprendere pian piano le normali attività di vita quotidiana, tra le quali rientra anche l’attività sessuale con il partner. Materiali e metodi: Per eseguire questo elaborato è stata effettuata una ricerca bibliografica nella banca dati di Pub Med e nel libro di testo “Arte e scienza dell’assistenza infermieristica in Stomaterapia” a cura di Carla Saracco. Risultati della ricerca: dalla letteratura è emerso che la presenza di una stomia compromette in modo significativo tutte le dimensioni della qualità di vita (fisica, psicologica, sociale, sessuale…). Le problematiche riscontrate maggiormente sono le seguenti: alterazione dell’immagine corporea, ansia e depressione; calo dell’autostima; difficoltà nella relazione di coppia e nei contatti sociali. Conclusioni: I problemi causati dalla stomia possono essere evitati, o almeno contenuti, grazie a una presa in carico globale del paziente, sia prima che dopo l'intervento. Oltre alle cure prettamente tecniche, insegnamento, accompagnamento e sostegno costante sono le principali componenti della cura in grado di fare la differenza in merito a come il paziente accetterà la sua stomia. In qualità di infermiere, prendersi cura di una persona stomizzata significa essere in grado di gestire gli aspetti psicologici e sociali tanto quanto quelli fisici e di fornire un'assistenza che copra tutte le dimensioni della qualità di vita. Impostare l’assistenza unicamente sulla gestione della dimensione fisica difficilmente permetterà alla persona di integrare la stomia nella propria vita.
SESSUALITA’ E STOMIA: IL RUOLO DELL’INFERMIERE NELLA PRESA IN CARICO DELLA PERSONA PORTATRICE DI ENTEROSTOMIA.
VIANELLO, GIADA
2021/2022
Abstract
L’OMS definisce la sessualità come “un aspetto centrale dell’esistenza umana nell’arco dell’intera vita e comprende il sesso, l’identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione”. Se da un lato è intesa come atto finalizzato alla riproduzione, dall’altro lato è correlata allo sviluppo di comportamenti, di modelli sociali e di relazioni che si sono evoluti nella società. Quando si parla di “sessualità” si fa riferimento agli aspetti psicologici, sociali, culturali del comportamento sessuale di un essere umano. Il paziente che quindi dovrà convivere con un aspetto del proprio corpo modificato, deve quindi essere educato per la gestione della sua sessualità e soprattutto al mantenimento delle relazioni con le persone, in particolare con coloro che sono maggiormente vicini. In ambito psicologico il concetto di coping fa riferimento alle modalità che caratterizzano il processo di adattamento del soggetto ad una condizione stressante. Quindi, lo stile di coping rimanda alla tipologia di strategie, sforzi cognitivi e comportamentali, messe in atto nel tentativo di gestire l’evento. Alcune caratteristiche individuali possono favorire l’adozione di strategie di coping di successo. Fra queste si annoverano il senso di padronanza (MASTERY), ossia la percezione di poter esercitare un certo grado di controllo e regolare i propri stati mentali e comportamenti (autoefficacia), una buona autostima e un generale atteggiamento volto all’ottimismo, ossia la capacità di coltivare aspettative positive in relazione ad eventi avversi. L’infermiere quindi che prende in carico il paziente deve assolutamente avere delle competenze adeguate per poter indagare e affrontare gli aspetti che riguardano la natura sessuale, piscologica e relazionale conseguenti allo stato di malattia. Obiettivo: l’obiettivo principale della tesi è quello di indagare le modifiche sulla vita sessuale e le problematiche di una stomia, che essa sia temporanea o permanente e soprattutto a livello psicologico la persona dovrà riprendere pian piano le normali attività di vita quotidiana, tra le quali rientra anche l’attività sessuale con il partner. Materiali e metodi: Per eseguire questo elaborato è stata effettuata una ricerca bibliografica nella banca dati di Pub Med e nel libro di testo “Arte e scienza dell’assistenza infermieristica in Stomaterapia” a cura di Carla Saracco. Risultati della ricerca: dalla letteratura è emerso che la presenza di una stomia compromette in modo significativo tutte le dimensioni della qualità di vita (fisica, psicologica, sociale, sessuale…). Le problematiche riscontrate maggiormente sono le seguenti: alterazione dell’immagine corporea, ansia e depressione; calo dell’autostima; difficoltà nella relazione di coppia e nei contatti sociali. Conclusioni: I problemi causati dalla stomia possono essere evitati, o almeno contenuti, grazie a una presa in carico globale del paziente, sia prima che dopo l'intervento. Oltre alle cure prettamente tecniche, insegnamento, accompagnamento e sostegno costante sono le principali componenti della cura in grado di fare la differenza in merito a come il paziente accetterà la sua stomia. In qualità di infermiere, prendersi cura di una persona stomizzata significa essere in grado di gestire gli aspetti psicologici e sociali tanto quanto quelli fisici e di fornire un'assistenza che copra tutte le dimensioni della qualità di vita. Impostare l’assistenza unicamente sulla gestione della dimensione fisica difficilmente permetterà alla persona di integrare la stomia nella propria vita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/38986