Preservation of Interactive Multimedia Artworks has become a particularly active research area over the last years. Starting from the end of the last century, the role played by multimediality within the performing arts has become more and more important, thanks to the adoption of increasingly more sophisticated audio-visual technologies. Such analogical and digital artworks rely on underlying working computer systems; however, since technology advances with a relevant pace, hardware and software involved in the installations eventually become obsolete. There is therefore the need for preserving the experience and, more importantly, the interactions and the artistic thinking behind the artworks via digital tools and preservation methods. While dealing with the preservation of standard document formats is well established, very few detailed approaches about preserving multimedia objects and pieces of electronic art have been defined. In this context, this work presents a multilevel preservation approach developed in the Centro di Sonologia Computazionale (CSC) group of the Department of Information Engineering at the University of Padova. Moreover, the application of such scheme is considered for the case study of the "Il Caos delle Sfere" installation (1999) by Carlo De Pirro as well as an accurate documentation of the original artwork's setup that was previously missing. On top of the methodological multilevel analysis, a corresponding technological migration for the "Il Caos delle Sfere" has been completed at the CSC laboratory: the experimental results of the operations carried out and all the hardware and software migrations are also reported. From the point of view of the preservation, the overall migration process has aimed at preserving more the identity behind the artwork rather than a simpler replication of the original performance, also due to the lack of documentation for it. This is also why, in this work, several future additional improvements required to correct some critical issues remaining in the proposed technological reactivation are finally analysed.

La conservazione delle opere d'arte multimediali interattive è diventata un'area di ricerca particolarmente attiva negli ultimi anni. A partire dalla fine del secolo scorso, il ruolo svolto dalla multimedialità nell'ambito delle arti performative è diventato sempre più importante, grazie anche all'adozione di tecnologie sempre più sofisticate. Tali opere d'arte analogiche e digitali si basano su elaboratori o dispositivi elettronici; tuttavia, poiché la tecnologia avanza con un ritmo rilevante, l'hardware e il software coinvolti nelle installazioni diventano presto obsoleti. È quindi necessario preservare l'esperienza e, soprattutto, le interazioni e il pensiero artistico attraverso strumenti digitali e metodi di conservazione. Se da un lato la conservazione dei formati documentali standard è ben consolidata, dall’altro sono stati definiti pochi approcci specifici per la conservazione di oggetti multimediali e opere d'arte elettronici. In questo contesto, l’elaborato presenta un approccio di conservazione multilivello sviluppato nel gruppo di ricerca del Centro di Sonologia Computazionale (CSC) del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Padova. L'applicazione di tale sistema è considerata in merito alla riattivazione de "Il Caos delle Sfere", un'installazione del 1999 di Carlo De Pirro. Inoltre, a causa di una documentazione accurata dell'allestimento originale dell'opera, si è stata presentata la necessità di produrla durante la riattivazione. Oltre all'analisi metodologica multilivello, una migrazione tecnologica de "Il Caos delle Sfere" è stata completata presso i laboratori del CSC: nell’elaborato sono riportati anche i risultati sperimentali delle operazioni effettuate e tutte le migrazioni hardware e software eseguite. Dal punto di vista della conservazione, il processo di migrazione complessivo ha mirato a preservare maggiormente l'identità dell'opera d'arte piuttosto che una più semplice replica della performance originale, a causa della mancanza di documentazione della stessa. Anche per questo motivo, in questa tesi vengono analizzati diversi miglioramenti futuri necessari alla riattivazione tecnologica proposta.

Conservazione di Installazioni Artistiche Multimediali Interattive. Studio di caso: Riattivazione di "Il Caos delle Sfere" di Carlo de Pirro

ZECCHINATO, LUCA
2021/2022

Abstract

Preservation of Interactive Multimedia Artworks has become a particularly active research area over the last years. Starting from the end of the last century, the role played by multimediality within the performing arts has become more and more important, thanks to the adoption of increasingly more sophisticated audio-visual technologies. Such analogical and digital artworks rely on underlying working computer systems; however, since technology advances with a relevant pace, hardware and software involved in the installations eventually become obsolete. There is therefore the need for preserving the experience and, more importantly, the interactions and the artistic thinking behind the artworks via digital tools and preservation methods. While dealing with the preservation of standard document formats is well established, very few detailed approaches about preserving multimedia objects and pieces of electronic art have been defined. In this context, this work presents a multilevel preservation approach developed in the Centro di Sonologia Computazionale (CSC) group of the Department of Information Engineering at the University of Padova. Moreover, the application of such scheme is considered for the case study of the "Il Caos delle Sfere" installation (1999) by Carlo De Pirro as well as an accurate documentation of the original artwork's setup that was previously missing. On top of the methodological multilevel analysis, a corresponding technological migration for the "Il Caos delle Sfere" has been completed at the CSC laboratory: the experimental results of the operations carried out and all the hardware and software migrations are also reported. From the point of view of the preservation, the overall migration process has aimed at preserving more the identity behind the artwork rather than a simpler replication of the original performance, also due to the lack of documentation for it. This is also why, in this work, several future additional improvements required to correct some critical issues remaining in the proposed technological reactivation are finally analysed.
2021
Preservation of Interactive Multimedia Artwork. A case study: Reactivation of “Il Caos delle Sfere” by Carlo de Pirro
La conservazione delle opere d'arte multimediali interattive è diventata un'area di ricerca particolarmente attiva negli ultimi anni. A partire dalla fine del secolo scorso, il ruolo svolto dalla multimedialità nell'ambito delle arti performative è diventato sempre più importante, grazie anche all'adozione di tecnologie sempre più sofisticate. Tali opere d'arte analogiche e digitali si basano su elaboratori o dispositivi elettronici; tuttavia, poiché la tecnologia avanza con un ritmo rilevante, l'hardware e il software coinvolti nelle installazioni diventano presto obsoleti. È quindi necessario preservare l'esperienza e, soprattutto, le interazioni e il pensiero artistico attraverso strumenti digitali e metodi di conservazione. Se da un lato la conservazione dei formati documentali standard è ben consolidata, dall’altro sono stati definiti pochi approcci specifici per la conservazione di oggetti multimediali e opere d'arte elettronici. In questo contesto, l’elaborato presenta un approccio di conservazione multilivello sviluppato nel gruppo di ricerca del Centro di Sonologia Computazionale (CSC) del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Padova. L'applicazione di tale sistema è considerata in merito alla riattivazione de "Il Caos delle Sfere", un'installazione del 1999 di Carlo De Pirro. Inoltre, a causa di una documentazione accurata dell'allestimento originale dell'opera, si è stata presentata la necessità di produrla durante la riattivazione. Oltre all'analisi metodologica multilivello, una migrazione tecnologica de "Il Caos delle Sfere" è stata completata presso i laboratori del CSC: nell’elaborato sono riportati anche i risultati sperimentali delle operazioni effettuate e tutte le migrazioni hardware e software eseguite. Dal punto di vista della conservazione, il processo di migrazione complessivo ha mirato a preservare maggiormente l'identità dell'opera d'arte piuttosto che una più semplice replica della performance originale, a causa della mancanza di documentazione della stessa. Anche per questo motivo, in questa tesi vengono analizzati diversi miglioramenti futuri necessari alla riattivazione tecnologica proposta.
Interactive Artwork
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Caos delle Sfere
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/39210