PROBLEMA: L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ogni anno più di 700.000 persone muoiono per suicidio, per quanto questo dato non sia ancora aggiornato alla pandemia, il dato è allarmate, pensando che già al 2019 sia il quarto motivo di morte nella popolazione adolescenziale (15/29 anni). (World Health Organization, 2021) Il fenomeno del suicidio sta sempre più prendendo spazio nei tempi moderni, il numero di suicidi è sempre in aumento, a causa delle varie problematiche globali come guerre, covid-19 aggravano questa condizione. Queste situazioni difficili imprimono ansia e stress nelle persone e fanno si che ci sia un pessimismo generale aumentando il rischio di suicidio, soprattutto nei giovani. Per questo motivo bisogna parlare di questo problema, far luce sui rischi, e sugli aiuti che sono presenti nel territorio. SCOPO: L’obiettivo principale dell’elaborato è quello di descrivere i fattori di rischio e i segnali di pericolo caratteristici del comportamento suicidario nell’adolescente. Indagare su quali siano le misure preventive che possono essere adottate per diminuire il tasso di suicidi. Inoltre, un altro scopo è quello di evidenziare e valutare quali cambiamenti sono avvenuti nei processi preventivi durante il Covid-19 e quali misure sono state messe in atto per la gestione del problema. MATERIALI E METODI: Per la realizzazione di questo elaborato è stata condotta una ricerca attraverso l’utilizzo di parole chiave, all’interno di un database bibliografico elettronico: PubMed. Sono stati inclusi gli articoli che soddisfacessero i seguenti criteri: 1. Retroattività 2 anni; 2. Adolescent: 13-18 years; 3. Young Adult: 19-24 years. Per quanto concerne il disegno di studi non sono state applicate restrizioni. Sono stati presi in analisi tutti gli articoli che mettevano in evidenza il problema della prevenzione del suicidio e come sono stati influenzati gli approcci rispetto a questa tematica durante il periodo di pandemia da Sars Covid-19. RISULTATI: Gli studi che sono stati selezionati ed inclusi per questa revisione comprendono 6 revisioni sistematiche di letteratura, 3 studi trasversali, 7 studi osservazionali. Si è riusciti a procedere con l’analisi individuando i principali fattori coinvolti nella prevenzione del suicidio e nell’individuazione dei fattori di rischio. È stato possibile ottenere un campione territoriale eterogeneo permettendo un’analisi della problematica a livello globale. CONCLUSIONI: Il tema del suicidio è un argomento molto sentito a livello globale. Sebbene per alcuni paesi la pandemia da Covid- 19 abbia mostrato degli aumenti per altre parti del mondo il tasso è rimasto invariato ma comunque con valori molto alti e preoccupanti. È necessario sensibilizzare tutti gli operatori sanitari sull’argomento ed istituire campagne contro il suicidio negli adolescenti, ma anche negli adulti. Sarebbe opportuno a livello nazionale eseguire una ricerca analizzando i vari servizi disponibili nel territorio mettendo a confronto i territori con più alto tasso di suicidio e valutarne l’efficacia, pensando ad interventi di potenziamento e miglioramento in quelle zone laddove il sistema risulta più carente o semplicemente vi sia una richiesta più alta. La ricerca ha dato esito positivo su tutti i quesiti che mi sono posto, rendendo ancor più importante il valore del cammino preventivo. L’infermiere deve sviluppare il lavoro di squadra a contatto con le altre figure professionali, andando a creare una multidisciplinarietà.

L'infermiere e la prevenzione nell'atto suicidiario

VELIU, ARGEN
2021/2022

Abstract

PROBLEMA: L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ogni anno più di 700.000 persone muoiono per suicidio, per quanto questo dato non sia ancora aggiornato alla pandemia, il dato è allarmate, pensando che già al 2019 sia il quarto motivo di morte nella popolazione adolescenziale (15/29 anni). (World Health Organization, 2021) Il fenomeno del suicidio sta sempre più prendendo spazio nei tempi moderni, il numero di suicidi è sempre in aumento, a causa delle varie problematiche globali come guerre, covid-19 aggravano questa condizione. Queste situazioni difficili imprimono ansia e stress nelle persone e fanno si che ci sia un pessimismo generale aumentando il rischio di suicidio, soprattutto nei giovani. Per questo motivo bisogna parlare di questo problema, far luce sui rischi, e sugli aiuti che sono presenti nel territorio. SCOPO: L’obiettivo principale dell’elaborato è quello di descrivere i fattori di rischio e i segnali di pericolo caratteristici del comportamento suicidario nell’adolescente. Indagare su quali siano le misure preventive che possono essere adottate per diminuire il tasso di suicidi. Inoltre, un altro scopo è quello di evidenziare e valutare quali cambiamenti sono avvenuti nei processi preventivi durante il Covid-19 e quali misure sono state messe in atto per la gestione del problema. MATERIALI E METODI: Per la realizzazione di questo elaborato è stata condotta una ricerca attraverso l’utilizzo di parole chiave, all’interno di un database bibliografico elettronico: PubMed. Sono stati inclusi gli articoli che soddisfacessero i seguenti criteri: 1. Retroattività 2 anni; 2. Adolescent: 13-18 years; 3. Young Adult: 19-24 years. Per quanto concerne il disegno di studi non sono state applicate restrizioni. Sono stati presi in analisi tutti gli articoli che mettevano in evidenza il problema della prevenzione del suicidio e come sono stati influenzati gli approcci rispetto a questa tematica durante il periodo di pandemia da Sars Covid-19. RISULTATI: Gli studi che sono stati selezionati ed inclusi per questa revisione comprendono 6 revisioni sistematiche di letteratura, 3 studi trasversali, 7 studi osservazionali. Si è riusciti a procedere con l’analisi individuando i principali fattori coinvolti nella prevenzione del suicidio e nell’individuazione dei fattori di rischio. È stato possibile ottenere un campione territoriale eterogeneo permettendo un’analisi della problematica a livello globale. CONCLUSIONI: Il tema del suicidio è un argomento molto sentito a livello globale. Sebbene per alcuni paesi la pandemia da Covid- 19 abbia mostrato degli aumenti per altre parti del mondo il tasso è rimasto invariato ma comunque con valori molto alti e preoccupanti. È necessario sensibilizzare tutti gli operatori sanitari sull’argomento ed istituire campagne contro il suicidio negli adolescenti, ma anche negli adulti. Sarebbe opportuno a livello nazionale eseguire una ricerca analizzando i vari servizi disponibili nel territorio mettendo a confronto i territori con più alto tasso di suicidio e valutarne l’efficacia, pensando ad interventi di potenziamento e miglioramento in quelle zone laddove il sistema risulta più carente o semplicemente vi sia una richiesta più alta. La ricerca ha dato esito positivo su tutti i quesiti che mi sono posto, rendendo ancor più importante il valore del cammino preventivo. L’infermiere deve sviluppare il lavoro di squadra a contatto con le altre figure professionali, andando a creare una multidisciplinarietà.
2021
The nurse and the prevention in the act of suicide
prevenzione
suicidio
covid
infermiere
adolescenza
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/39253